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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Disputa della Immacolata Concezione in un dipinto di Maratta del sec. XVII

Immacolata Concezione di Maratta

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

Feste mariane nell'Ordine

 

L'Ordine solennizza tutte quelle imposte dal Calendario romano, a cui per regola si uniforma. Fuori del rito romano, in particolare celebra quelle della Madonna di Consolazione (o della Cintura), del Buon Consiglio, del Soccorso e delle Grazie; e di ciò parleremo più sotto. In passato l'Ordine ha celebrato le feste mariane seguenti, delle quali alcune estese a tutta la Chiesa e alcune pro aliquibus locis tantum:

a) Assunzione al cielo. Antica nell'Ordine come nella Chiesa; e nel calendario agostiniano del 1531 appare anche con la vigilia. I nostri, sin dal sec. XIII, erano tenuti in tal giorno a comunicarsi. Benedetto XIV diede facoltà ai nostri d'impartire anche la Benedizione papale, con annessa indulgenza plenaria. Chiese e conventi nostri, fregiati del titolo dell'Assunzione, sono frequenti e anche antichi.

b) Cuor di Maria. Nel 1847 l'Ordine ottenne di celebrarne la festa, fissata nella domenica III dopo Pentecoste. Nel 1855, essendone stata rinnovata la ufficiatura, si ottenne la rinnovata per il nostro breviario. Era chiamata del Purissimo Cuor di Maria, e venne meno con la riforma di S. Pio X.

c) SS. Nome di Maria. Nel 1627 l'Ordine ebbe facoltà di celebrarla, ponendola al 20 ottobre.

d) Patrocinio di Maria. Ottenuta dall'Ordine nel 1847 e fissata nella II domenica di novembre, cadde con la riforma di S. Pio X.

e) Maternità di Maria Vergine. Ottenuta nel 1792, venne fissata nel I sabato non impedito di Quaresima; ma la riforma di S. Pio X la tolse.

f) Aspettazione del Parto di Maria Vergine. Fissa al 18 dicembre, appare nei libri liturgici dell'Ordine fin dal 1802. Anch'essa fu tolta nella riforma di S. Pio X.

g) Sette Dolori di Maria. Di una festa dei Dolori di Maria, detta Transfixio Virginis, parla il capitolo del 1459 della Congregazione del V. Alarcòn: era fissa al 29 gennaio. Nel 1683 fu estesa a tutto l'Ordine e posta nel venerdì di Passione.

h) Purità di Maria. Fu ottenuta dall'Ordine nel 1790 e posta al giorno 11 di marzo: ma cadde con la riforma di S. Pio X.

i) Marta Auxilium Christianorum. Fin dal 1821 appare nei libri liturgici dell'Ordine, fissa al 24 maggio; e finì con la riforma di S. Pio X.

l) Immacolata Concezione di Maria. Circa il culto dell'Ordine all'Immacolata notiamo che a Parigi gli Agostiniani, fin dal 1440, avevano una Confraternita ad Essa intitolata, approvata da Eugenio IV nel 1442 e arricchita di indulgenze e favori spirituali da lui e da Nicolò V, Sisto IV e Innocenzo VIII. Così anche il generale dell'Ordine Guglielmo Becchi da Firenze esorta nel 1463 gli Agostiniani di Tournai a fondare una Confraternita in onore della Concezione e di S. Nicola di Tolentino. Nell'Ordine la festa della Concezione già si celebrava nel sec. XV, mentre nella Congregazione del V. Alarcòn in tal secolo appare con l'ottava; e con l'ottava appare nel calendario dell'Ordine nel 1551. Nel 1667 Clemente IX, dietro preghiera del generale agostiniano Girolamo Valvasori, con un breve stabilì che la festa dell'Immacolata fosse per l'Ordine de praecepto. Dietro preghiera dello stesso Generale, nel 1670 Clemente X concesse all'Ordine di recitare l'ufficio dell'Immacolata tutti i sabati, purché non impediti da altro doppio o semidoppio: come si usava già nei conventi di Spagna e delle Indie spagnole.

Questo ufficio settimanale finì con la riforma di S. Pio X. Nel 1844 Gregorio XVI estese all'Ordine la facoltà, già concessa ad altri, di aggiungere nel prefazio della festa la parola "Immaculata" alle parole "Et Te in Conceptione" e d'inserire nelle Litanie l'invocazione "Regina sine labe originali concepta". Nel 1847, pregato dal Generale dell'Ordine, Pio IX estese ai nostri il nuovo ufficio e la nuova Messa dell'Immacolata e sua ottava, di fresco nello stesso anno approvati per Roma e l'anno seguente permessi per tutto il mondo. E' da notare che, per il 10 dicembre, le lezioni del II notturno erano di S. Tommaso di Villanova. In fine, nel 1850, Pio IX diede agli Agostiniani la facoltà, già concessa al Regno di Sicilia, di celebrare liturgicamente la Vigilia dell'Immacolata. L'Ordine, nella festa della Concezione, ha la facoltà di impartire la Benedizione papale con annessa indulgenza plenaria.

m) Sposalizio di Maria Vergine. Tale festa compare nei libri liturgici nostri nei primi anni del secolo XIX, fissa al 23 gennaio. Terminò con la riforma di S. Pio X, benché vi sia ancora rimasta l'indulgenza plenaria per chi visita le nostre Chiese.

n) Purificazione di Maria Vergine. Festa generale e antica nella Chiesa e nell'Ordine. Il cap. gen. del 1385 vi ordina il digiuno e la vigilia. Ora vi è annessa l'assoluzione generale con indulgenza plenaria.

o) Annunciazione di Maria Vergine. Vale per essa quanto si e detto per la Purificazione. Benedetto XIV vi aggiunse la facoltà di impartire la Benedizione Papale, che più tardi venne trasferita all'Immacolata Concezione; sicché oggi v'è rimasta solo l'assoluzione generale con annessa indulgenza plenaria.

p) Visitazione di Maria. Il cap. gen. del 1397, ossequiente agli ordini di Urbano VI, che l'aveva messa per tutta la Chiesa, accolse tale festa fissa al 2 luglio. Nel capitolo del 1483 della Congregazione del V. Alarcòn è supposta con l'ottava.

(q) Festa dei Prodigi di Maria. Appare nei libri liturgici dell'Ordine, fissa al 9 luglio, almeno dal 1846 ed ebbe termine con la riforma di S. Pio X.

r) Madonna della Neve. Ne obbliga l'ufficio il cap. gen. del 1324 e viene fissata al 5 agosto.

s) Natività di Maria. Festa antica nella Chiesa e nell'Ordine, con ottava e digiuno e astinenza nella vigilia secondo le Costituzioni, le quali prescrivevano la Comunione nella festa. Oggi vi è annessa l'assoluzione generale con l'indulgenza plenaria.

t) Presentazione di Maria al tempio. Compare nel calendario dell'Ordine del 1551 fissa al 21 novembre; ma tale festa appare già nominata nel capitolo del 1495 della Congregazione del V. Alarcòn.

u) Madonna di Loreto. Fissa al 10 dicembre, la vediamo nei libri liturgici dell'Ordine a metà del s. XIX; e finì con la riforma di S. Pio X.

Non bisogna dimenticare che la S. Sede ha concesso sempre indulgenze ai religiosi e ai fedeli che frequentano le nostre chiese nelle solennità mariane: basta dare uno sguardo ai diversi sommari d'indulgenze dell'Ordine. Né bisogna tacere che, secondo le prescrizioni dei nostri rituali passati e presenti, dobbiamo invocare la Vergine in molte circostanze ufficiali e liturgiche (vestizioni e professioni, erezione del III Ordine secolare e delle Confraternite della Cintura, visita al SS. Sacramento e orazione serotina e termine degli esercizi spirituali e dei ritiri mensili, sacre visite, atti scolastici, ecc.).