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L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

Disputa della Immacolata Concezione in un dipinto di Maratta del sec. XVII

Immacolata Concezione di Maratta

 

 

L'ORDINE AGOSTINIANO E LA DEVOZIONE ALLA MADONNA

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

tratto da Sanctus Augustinus vitae spiritualis magister, Settimana internazionale di Spiritualità Agostiniana, Roma 1956

 

 

 

Natura della Santa Schiavitù

 

Dall'esposizione dei fondamenti e delle verità basilari suddette il P. Ríos trae l'ovvia conseguenza che noi, se siamo soggetti a Cristo, lo siamo anche eminentemente a Maria, per mezzo della quale andiamo a Gesù; e, se a Lei anche soggetti, anche di Lei siamo i servi o, meglio, gli schiavi d'amore, e quindi a Lei consacrati.

Dunque la Santa Schiavitù non è altro che la consacrazione totale e assoluta di se stessi a Maria, ciò che si identifica con la perfetta rinnovazione dei voti e delle promesse battesimali. Perciò essere schiavo di amore vuoi dire consacrarsi anche più intimamente a Gesù, ai Quale facemmo le promesse nel Battesimo e al Quale Maria ci conduce. Essere schiavo d'amore richiede il consacrare a Maria ogni nostro bene, di qualsiasi ordine (corpo, anima, beni di fortuna, ecc.), con disinteresse e ragionevolmente, cioè indirizzandoci alla Vergine come fine prossimo e intendendo Dio come fine ultimo.

Così, in pratica, la Santa Schiavitù è un vero sistema ascetico, non una qualunque, per quanto lodevole, devozione; un sistema che investe tutta la vita spirituale, dura fin che si vive e comprende in sé ogni altro sistema.

Il P. Ríos, ribattute alcune difficoltà contro la Santa Schiavitù, arriva ad affermare che, sotto l'aspetto della gratitudine per i benefici ricevuti la quale ci dispone ad essere umili dinanzi al benefattore, il titolo di schiavo di fronte a Maria è preferibile a quello di Figlio, perché, se è vero che di Lei siamo figli in certo modo adottivi, ne siamo pure, come sommamente beneficati, veri schiavi. Del resto non è stato il P. Ríos a inventare questa forte e cara espressione, che egli la ritrova in santi e scrittori antichi e moderni, dei quali stende un elenco.