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Monachesimo agostiniano Femminile: secolo XIII

Consegna della regola agostiniana alle Monache in un quadro di Botticini

Monica consegna la Regola alle sorelle agostiniane

 

 

IL MONACHESIMO FEMMINILE AGOSTINIANO DELLE ORIGINI NEI SECOLI XIII-XIV

 

 

 

Prima ancora che si costituisse "ufficialmente" nel XIII secolo il ramo femminile del moderno Ordine agostiniano, è certo che si erano già sviluppate comunità femminili che, ispirandosi ai suoi scritti, in vario modo venerarono S. Agostino come legislatore e patrono. Furono proprio queste comunità, come vedremo, che costituirono il nucleo fondamentale da cui trassero origine le attuali forme di monachesimo agostiniano femminile.

Comunità femminili esistevano già quando Agostino era vescovo di Ippona ed anzi possiamo ragionevolmente supporre che alcune di esse furono fondate dallo stesso santo al pari delle comunità maschili. Non è improbabile che la stessa "regola" agostiniana avesse in origine proprio le monache come prime destinatarie. Agostino sicuramente fondò un monastero femminile a Ippona, nel quale fu superiora per molti anni sua sorella, una "vedova consacrata a Dio" e nel quale professarono la vita monastica anche alcune nipoti del santo.

A questa comunità femminile Agostino inviò una lettera, la numero 211, nella quale si congratulava con le monache perchè "in mezzo ai molti scandali di cui è pieno il mondo, godo invece e trovo consolazione pensando al vostro grande numero, alla vostra unione, al casto affetto, ai santi costumi e alla grazia speciale che vi ha dato il Signore per la quale non pensate a nozze terrene, ma a vivere in perfetta pace e concordia, con un'anima sola e un sol cuore in Dio".

L'esperienza cristiana della comunità femminile di Ippona si diffuse nel IV secolo nel nord-Africa occidentale generando altre comunità che non è possibile purtroppo specificare singolarmente. La loro esistenza è confortata dalle attestazioni di Possidio, il quale scrive che Agostino "lasciò alla Chiesa un clero più che sufficiente, con monasteri di uomini e di donne, pieni di persone continenti, consacrate a Dio e sotto l'ubbidienza dei loro superiori" (Vita Augustini, 28). Quello che successe dopo la morte di Agostino è poco noto. In via ipotetica si può congetturare che queste comunità femminili al pari di quelle maschili si siano forse in qualche modo trasferite dall'Africa in Spagna o sul più sicuro continente europeo dopo le invasioni vandaliche e arabe.

Tuttavia per tutto l'alto medioevo mancano sicure testimonianze di monasteri femminili, nè ad essi o a monache agostiniane si fa cenno nelle numerose bolle che Innocenzo IV e Alessandro IV diressero agli agostiniani dal 1243 al 1261. La mancata citazione di comunità femminili proprio negli anni in cui il papato aveva preso l'iniziativa per ricostituire l'Ordine agostiniano è sintomatico: tale silenzio depone sfavorevolmente all'ipotesi dell'esistenza di un monachesimo femminile agostiniano organizzato e sovra nazionale anteriore al secolo XIII. E' tuttavia tutto da esplorare il significato di alcune comunità femminili che in quegli anni o in epoche anteriori sono note nei documenti con la denominazione di monache "agostiniane".

L'uso di quest'ultima definizione non implica però che tali comunità appartenessero necessariamente ad un Ordine agostiniano. In alcuni di questi casi ad esempio è molto probabile che si trattasse in realtà di monache norbertine o premostratensi, chiamate "dell'Ordine di S. Agostino" per il motivo che ne osservavano al regola. In altri casi si può ragionevolmente supporre che si trattasse di comunità locali isolate e dipendenti dal vescovo diocesano, che aveva imposto loro la regola agostiniana. E' da comunità di quest'ultimo genere che traggono spesso origine molti monasteri che nei secoli XIII e XIV furono infine incorporati nell'Ordine agostiniano.

L'adesione all'Ordine agostiniano di questi monasteri non fu tuttavia automatica, il che dimostra che nei secoli precedenti il XIII siamo di fronte ad un arcipelago di esperienze religiose assai composite e che la definizione di "agostiniane" per tali comunità femminili non ha un valore assoluto. Non aderirono all'Ordine - tanto per citare tre esempi significativi - le monache chiamate "agostiniane" di Ronzano, che avevano già un monastero vicino a Bologna verso il 1220; neppure aderì la comunità di S. Paolo di Treviso, anteriore al 1265, nè quella che è nota anche come comunità "agostiniana del monastero di S. Margherita" a Palma di Maiorca.