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Monachesimo di regola agostiniana prima del XIII secolo

L'Africa agostiniana con i monasteri da lui fondati in una stampa del 1659 di Lubin

L'Africa agostiniana con i monasteri fondati: stampa del 1659 di Lubin

 

 

DE ORIGINE ORDINIS SANCTI AUGUSTINI

 

 

 

 

Agostino fondò, dopo il suo ritorno in Africa alcuni monasteri, da dove uscirono uomini santi che servirono la Chiesa cattolica d'Africa.

Ricorda Possidio: "Progredendo intanto l'insegnamento divino, coloro che nel monastero servivano a Dio sotto la guida del santo Agostino e insieme con lui, cominciarono ad essere ordinati preti della chiesa di Ippona.

Così di giorno in giorno s'imponeva e diventava più evidente la verità della predicazione della chiesa cattolica, e così anche il modo di vita dei santi servi di Dio, la loro continenza e assoluta povertà: perciò dal monastero che quel grande uomo aveva fondato e fatto prosperare con gran desiderio (varie comunità) cominciarono a chiedere e ricevere vescovi e chierici, sì che allora prima ebbe inizio e poi si affermò la pace e l'unità della chiesa.

Infatti circa dieci uomini santi e venerabili, continenti e dotti, che io stesso ho conosciuto, il beato Agostino, richiesto, dette a diverse chiese, alcune anche molto importanti.

D'altra parte costoro, che dal loro santo modo di vita venivano a chiese di Dio diffuse in vari luoghi, si dettero ad istituire monasteri, e poiché cresceva lo zelo per l'edificazione della parola di Dio, preparavano a ricevere il sacerdozio fratelli, che furono messi a capo di altre chiese."

 

Si ha motivo di presumere che alla morte di Agostino fossero attivi nel nord Africa decine di monasteri che ne seguivano la Regola. Scomparvero rapidamente dopo le invasioni arabe, ma i monaci trapiantarono la loro esperienza in Europa, dove la regola agostiniana rimase viva e vitale in varie comunità, fino a quando nel 1256 fu adottata dal neo costituito Ordine degli Eremitani di sant'Agostino.

Non è noto quali fossero esattamente tutti i monasteri attivi nell'Africa del V secolo, tuttavia una ricostruzione storica tradizionale sembra avallare i seguenti insediamenti, come proposto dalle tavole seicentesche di Lubin:

VETUS AFRICA AUGUSTINIANA

Sive Istituti Eremitici a Sancto Aurelio Augustino nondum Episcopo in Africa fundati paucorum ex plurimis Monasteriorum cognitae positiones.

Possidius in vita Augustini c. 2 Baronius Tomo 4 ad annorum Christi 391

 

Hipponense Monalium

Hipponense in horto Valerij

Thagastense in Agris sancti Augustini adhuc Laici

Thagastense alterum virorum et tertium Monalium

Byzazenum

Capsense

Byracenense seu silvestrium

Rhuspense

Circinensa

Adrimetinum

Vaccarissense Monalium

Frabacenum Monalium

Ibidem alterum

Biguense

Carthaginense

Viva Vivecense

 

Monasteri di regola agostiniana nell'alto medioevo

 

 

440             NAPOLI           

Presso Napoli vengono fondati monasteri dai santi Quodvultdeus e Gaudioso di Abitinia che seguono la regola agostiniana. (G. Morin, Etudes, textes, découvertes, Maredsous-Parigi 1913, 37)

     

 

440 CAPUA 

Prisco fonda un monastero nella cittadina campana e segue la regola agostiniana.

(G. Morin, Etudes, textes, découvertes, Maredsous, Parigi 1913, 37)

VOLTURNO

Castrense fonda un monastero nella regione del Volturno in Campania. Forse ne fonda altri. (G. Morin, Etudes, textes, découvertes, Maredsous, Parigi 1913, 37)

       
505-512 CAGLIARI

Esiliato in Sardegna, S. Fulgenzio di Ruspe fondò un monastero fuori di Cagliari, "in un luogo lontano dallo strepito della città" - dice il suo biografo - "e unito alla basilica di san Saturnino." Ancora: "Fulgenzio fondò un monastero distante dallo strepito della città di Cagliari e riuscì a tenervi più di quaranta monaci, conservando integri l'ordine e la disciplina cenobitica ... ai suoi mani imponeva soprattutto che nessuno possedesse cosa alcuna come propria, ma che tutte fossero comuni ... " (PL 65, 138 e 143)

 

 

VI secolo AGAUNE

In questo monastero Tarnatense si professava la regola agostiniana.

(G. Bonjour, in AAug II, 487-492)

 
VI secolo JURA

Monastero dipendente da quello tarnatense, che professava la stessa regola.

(H. Noris, Historia pelagiana, Padova 1673, II, 3 e PL 59, 415-520)

 

570 JATIVA

Donato monaco giunge in Spagna dall'Africa accompagnato da circa 70 monaci e con numerosi codici. Fonda il monastero Servitano di regola agostiniana: gli succede l'abate Eutropio.

(PL 96, 200)

 
575 REIMS

Il Capitolo della cattedrale segue la regola agostiniana: "... affinchè nessuno per ignoranza tralasci di fare quello che dovrebbe, comandò (l'arcivescovo) che si leggessero ogni giorno l'institutum di S. Agostino e i decreti dei Padri ..."

(C. Dereine, RHE 41 (1946), 366)

La regola agostiniana si impone definitivamente a Reims nel 1067

 
1050 NARBONA

In Francia la regola agostiniana viene applicata già prima del 1050 a Narbona

 
1050 AVIGNONE

Ad Avignone la regola agostiniana viene applicata già prima del 1050 a San Rufo (Saint Ruf)

 
1050 GRAN SAN BERNARDO

Bernardo fonda un ospizio monastero dedicato a saint Nicolas de Myre sul passo del Gran San Bernardo e adotta la Regola agostiniana

 
1062 PÉBRAC

Pietro di Chavon fonda a Pébrac (Haute-Loire) una casa di Canonici Regolari posta sotto la regola di s. Agostino. Avvia un movimento canonicale che tende a sottomettere i canonici ad una regola più severa di quella dell'816 ed in particolare ad imporre loro la vita in comune e la povertà individuale.

 
1063 MILANO

Per mandato del papa Alessandro II i membri di tale Capitolo cominciarono a vivere secondo i precetti di san Gerolamo e Nepoziano ... e la Regola di S. Agostino in vita comune e senza possedere niente in proprio ..."

(D. Gutierrez, Gli Agostiniani nel Medioevo I, Roma 1986, 37)

 
1073 PASSAU

In Germania fra le prime congregazioni di canonici regolari tenuti a professare i voti la troviamo a partire dal 1073 a Passau (S. Nicola)

     
1073 ROTTENBUCH

In Germania una delle prime congregazioni di canonici regolari tenuti a professare i voti è attestata a partire dal 1073 a Rottenbuch

     
1089-1090 MARBACH

Le usanze del capitolo di Marbach (Alsazia), fondato nel 1089-90, ebbero un ruolo decisivo per diversi capitoli di canonici regolari presenti sul territorio svizzero: S. Leonardo a Basilea (risalente al 1117-34), Kreuzlingen (1125), S. Martino sullo Zürichberg (1127), Interlaken (1127/28), Saint-Maurice (1128), S. Lucio a Coira (1149), Ittingen e Köniz (entrambi fondati attorno al 1150), Saint-Maire a Losanna (1144/59), Gran San Bernardo e Därstetten (sorto prima del 1224). A Marbach, Ittingen e Interlaken al convento maschile si affiancò inizialmente anche un convento agostiniano femminile; con il tempo queste comunità femminili cessarono di esistere.

 
1108 PARIGI  
 
1118  

S. Giovanni di Matna adotta la regola agostiniana per i suoi religiosi trinitari

 
1120  

Norberto di Magdeburgo sceglie l'osservanza della regola agostiniana per i suoi canonici regolari premostratensi

 
1130 APPIANO

Alcuni canonici di S. Stefano in Appiano fondarono verso il 1130-1140 la Canonica di S. Bartolomeo al Bosco, forse in un momento di crisi spirituale all'interno del Collegio plebano. Essa sorse ad un paio di chilometri da Appiano, lungo l'antica strada che unisce questo paese a Tradate "in una fitta boscaglia, fino a scendere quasi lievemente sul ciglio di un piccolo dirupo ove ormai fuori della folta vegetazione, si incontrano ancora i resti di quella che fu la Canonica di S. Bartolomeo al Bosco ..." Così Giorgio Picasso che presenta questa comunità di Canonici Regolari Agostiniani attraverso l'analisi di un diploma di Robaldo, arcivescovo di Milano dal quale appare che nel 1155 si inasprirono alcuni contrasti tra il clero della pieve di Appiano e i canonici della chiesa di S. Bartolomeo al Bosco, sorta un ventennio prima. La vita della canonica finì nel 1277 quando l'arcivescovo ottone Visconti la soppresse e la assegnò con i relativi possedimenti al Capitolo degli ordinari del Duomo. (G. Picasso, L'origine della Canonica di san Bartolomeo del Bosco in Ricerche storiche della Chiesa Ambrosiana, VI, 1976, pp. 29-35 e E. Cazzani, La Parrocchia della SS. Annunciata in Caccivio, Olgiate Comasco 1983, 20-22)

 
1131 LILLE  
 
1133 AOSTA

Il Capitolo di S. Orso adotta la regola di sant'Agostino

 
1140 CRESCENZAGO

La prepositura dei canonici regolari di Santa Maria di Crescenzago viene fondata nell'anno 1140 circa, al tempo dell'arcivescovo di Milano, Robaldo e i canonici si ispirano alla regola di sant'Agostino

 
1180 CHANTEMERLE

Abbazia in Normandia fondata nel 1180 che segue la regola di sant'Agostino

 
1201

La regola agostiniana viene seguita dai fondatori dell'ordine chiamato "Vallis cholarium"

(Ph. Labbe, Nova Biblioteca, I, Parigi, 1657, 391-394)

 
1210            LISBONA

Il giovane Fernando, futuro sant'Antonio da Padova, a motivo della mediocrità morale, la superficialità e la corruzione della società entra nel monastero agostiniano di São Vicente, fuori le mura di Lisbona, per vivere l'ideale evangelico senza compromessi. Fernando dimorò A São Vicente per circa due anni.

 
1212            COIMBRA

Antonio da Padova, dopo un viaggio di 230 chilometri, si trasferisce da Lisbona nel monastero agostiniano di Coimbra, allora capitale del Portogallo. Fernando aveva 17 anni. Arrivava in un ambiente dove sarebbe convissuto con una grande comunità di circa 70 membri per 8 anni, dal 1212 al 1220. Furono anni importantissimi per la formazione umana e intellettuale del Santo, il quale, poteva fare affidamento su valenti maestri e su una ricca e aggiornata biblioteca. Fernando si dedicò completamente allo studio delle scienze umane e teologiche, anche per estraniarsi dalle tensioni che attraversavano la comunità religiosa.

 
1232 MILANO

Il Savio riporta la notizia che nel 1232 l'ordine fondato da Goffredo da Bussero nell'ospedale di S. Stefano in Brolo, l'attuale Ospedale Maggiore, era governato da monache di regola agostiniana. Già nel 1238 queste venivano però poste da papa Innocenzo IV sotto la direzione dei domenicani, tanto che nel 1265 si trasformarono in domenicane. Più tardi furono conosciute come signore bianche, attestazione nota anche da una carta del monastero di Chiaravalle, che nel 297 indica una Domus Veteris Dominarum Blancharum. (F. Savio, La Basiliche di Milano al tempo di Sant'Ambrogio, Torino 1904; F. Savio, Gli antiche vescovi d'Italia dalle origini al 1300 descritti per regione, La Lombardia, Firenze 1913; F. Savio, Di alcune chiese di Milano anteriori a S. Ambrogio, Roma 1986 e F. Savio, Breve studio della Chiesa, Torino, 1902-1904)

 
1261 OSMA

Galvano Fiamma scrive che S. Domenico da Guzman fu accolto dai canonici della Basilica di san Nazaro di Milano perché vestiva come loro "labito regolare", ossia quello che dal 1196-1197, all'età di 24 o 25 anni aveva assunto come canonico del Capitolo della Cattedrale di Osma, che seguiva la regola di sant'Agostino. (E. Cattaneo, Le vicende storiche in La Basilica di Sant'Eustorgio in Milano, 1984, 26 e G. Odetto, La cronaca maggiore dell'Ordine domenicano di Galvano Fiamma, in Archivium Fratrum Praedicatorum, 10 (1940), 320-324)

 
XIII secolo MILANO

La nobildonna milanese Floriana Crivelli dà vita ad un monastero femminile nell'antica Contrada del Torchio a Milano. Annessa al monastero sorge la chiesa di san Bernardino alle Monache. Le religiose vestivano il bianco abito degli Umiliati ma seguivano la Regola di sant'Agostino.

 
XIII secolo  

La regola agostiniana è seguita dai Mercedari

 
XIII secolo  

I Servi di Maria adottano la regola agostiniana

 
XIII secolo  

La maggior parte degli Ordini Ospedalieri e militari adotta la regola di sant'Agostino