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monaci agostiniani celebri: Agostino da Scarperia

Chiostro del monastero agostiniano di Scarperia

Chiostro del monastero agostiniano di Scarperia

 

 

AGOSTINO DA SCARPERIA

(1320-1390 circa)

 

 

 

Agostino da Scarperia nacque da Naddo Lotini intorno al 1320. Frate eremitano e teologo, ebbe probabilmente la sua formazione religiosa in S. Spirito a Firenze.

Nel 1384 era priore a Lucca, ma a settembre dell'anno dopo il generale Bartolomeo da Venezia lo destinò come conventuale a Scarperia. Eletto priore di Pietrasanta nel 1387, il generale l'appoggiò nella rinunzia fatta quell'anno stesso. Fu dottore della Sorbona ed uno dei primi teologi dello Studio Fiorentino.

Apprezzato oratore, curò un volgarizzamento dei sermoni di Sant'Agostino che è uno dei primi libri di prosa italiana e testo di lingua volgare. Curò altresì la traduzione in volgare del Libro del Soliloquia di S. Agostino, edito per la prima volta a Venezia nel 1480; la traduzione in volgare della Scala dei Claustrali, o Scala di S. Agostino o del Paradiso, di cui curò un'edizione Francesco Tassi nel 1836.

Produsse anche l'edizione dei Sermones ad fratres in eremo - falsamente attribuiti a s. Agostino - conservato nel ms. 25, plut. XXVII, della Laurenziana di Firenze con il titolo: Gli ammaestrevoli sermoni di messere S. Augustino, recati di latino in volgare dal rev.mo et divoto religioso fr. Agostino della Scarperia dell'Ord. dei Frati Romitani, a divotione et chonsolatione d'alquanti divoti giovani, che servì per l'edizione bolognese del 1818.

Agostino non va perciò confuso, come alcuni fanno, con Agostino da Firenze, del medesimo Ordine, morto nel 1340. L'origine di questo errore è dovuto a Domenico Maria Mann che, nelle Notizie intorno al traduttore dei Sermoni di S. Agostino scritte nell'edizione fiorentina del 1730, per carenza di documenti, confonde frate Agostino di Scarperia col maestro Agostino di Firenze, anch'egli agostiniano, che morì nel 1340.

  APPROFONDIMENTO

 

 

Referenze:

Arch. gen. agostiniano, Roma, Dd. 2, ff.15v, 19, 19v, 21v, 29, 57v;Dd. 3, f. 39; Iordani de Saxonia, Liber qui dicitur Vitasfratrum, a cura di R. Arbesmann e W. Humpfer, New York 1943, pp. XXVII s.; T. de Herrera, Alphabetum Augustinianum, Matriti 1646, p. 52; G. Poggiali, Serie dei testi di lingua che si citano nel Vocabolario della Crusca, Livorno 1813, p. 6; F. Tassi, Sul testo inedito della Scala di S. Agostino o de Paradiso, in Arti dell'Imperiale e Reale Acc. della Crusca, III (1829), pp. 406-433; F. Zambrini, Le opere volgari a stampa, Bologna 1884, col. 7; U. Chevalier, Répert. des Sources hist. du Moyen Age: Bio-Bibliographie, I, Paris 1905, col. 382; D. A. Perini, Fra Agostino dalla Scarperia, in Bollett. stor. agostiniano, I (1925), pp. 168-173; II (1926), pp. 17-19, 41-46; Id., Bibliographia Augustiniana, III, Firenze 1935, pp. 164-170; P. Cherubelli, Le edizioni volgari delle opere di S. Agostino, Firenze 1940, p. 14.