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Teologi agostiniani: GERARDO DA BERGAMO

Gerardo da Bonaventura, immagine dalla Libreria del convento di S. Barnaba a Brescia

Gerardo da Bonaventura

Libreria del convento

di S. Barnaba a Brescia

 

 

GERARDO DA BERGAMO

( Serina ... - 1355 )

 

 

 

Così ne parla LANTERI, Illustriores Viri Augustinienses qui sanctitate et doctrina fluoruerunt, Tolentino, I, 1858, 104-106).

«Il Beato Gerardo, nato nel paese di Serina dalla famiglia Carrara, entrò nell'Ordine degli Eremitani a Bergamo all'età di 21 anni. Giovane di grande ingegno, a Parigi si dedicò con grande profitto a studi assai impegnativi e divenne eccezionalmente dotto in teologia e, come testimonia Sesto Senese, espertissimo in diritto canonico.

Subito dopo aver conseguito il titolo di Maestro, gli fu comandato di occupare la cattedra teologica in quella celeberrima scuola, e chiosò con somma erudizione il Magistrum Sententiarum ... Le eccellenti virtù dell'uomo si segnalarono al Sommo Pontefice Clemente VI, che pertanto lo promosse, anche se egli non lo voleva, al Vescovato di Savona della Liguria Occidentale. Creato Vescovo, si dedicò completamente al gregge affidatogli, specialmente quando la pestilenza, nel 1348 e nei due anni seguenti, devastò tutta l'Europa ... Gerardo, rimasto incolume per grazia divina, compi molte opere assai utili alla sua Diocesi e al nostro Ordine.

Per gli Agostiniani che risiedevano fuori delle mura di Savona costruì a sue spese un convento in città, e favori moltissimo il convento di Bergamo, nel quale egli era entrato a far parte della famiglia degli Eremitani. Sebbene impegnato nelle cure dell'ufficio pastorale, non intero ruppe mai lo studio delle lettere, ed alle dotte opere che aveva scritto prima del Vescovato,ne aggiunse una nuova, e cioè la storia dei suoi predecessori: opera che tuttavia, come scrive Ughello, andò perduta per l'incuria dei successori. Recatosi infine a Bergamo per rivedere i suoi, li mori con larga fama di santità nel 1355, e fu seppellito presso gli Agostiniani.

Le sue opere sono:

1) Sul Sesto delle Decretali, un libro.

2) Sui libri delle Sentenze, quattro libri.

3) Sul Cantico dei Cantici, un libro.

4) Commento di tutte le Epistole di S. Paolo.

5) Sull'Epistola agli Ebrei, un libro.

6) Concordanze delle Epistole di Paolo con Salomone.

7) Concordanze del Nuovo e del Vecchio Testamento.

8) Due «quodlibet» disputati a Parigi, un libro. E molti altri».

 

 

Bibliografia:

Marco Palma: Carrara dei Vasconi, Gerardo (Gerardo da Bergamo), in Dizionario biografico degli italiani, XX, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1977, 706-708.