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Preghiera di S. Agostino

Il Sindaco mentre pronuncia la sua preghiera ad Agostino

Il Sindaco mentre pronuncia la sua preghiera ad Agostino

 

 

Preghiera per la Comunità e offerta dell'olio per la lampada votiva del Sindaco Rosaura Fumagalli

 

Domenica, 4 settembre 2016

386^ Festa in onore di S. Agostino Patrono di Cassago: I Dialoghi di Sant'Agostino

 

 

 

 

" ... quando, dal più segreto fondo dell'anima mia, l'alta meditazione ebbe tratto e ammassato tutta la mia miseria davanti agli occhi del mio cuore, scoppiò una tempesta ingente, grondante un'ingente pioggia di lacrime" (8, 12, 28)

Con queste parole Sant'Agostino esprime l'atto finale di un travaglio penosissimo ma esaltante che lo ha condotto alla Conversione e introdotto al cammino verso la Santità, attraverso le agre vicende della vita pagana, le illusioni dell'orgoglio, le delusioni della vanità, le insonni letture e discussioni, le esperienze umane più stravaganti, i continui confronti col suo inappagabile cuore.

Oggi - in un'epoca di moltiplicazione e frammentazione delle esperienze e delle conoscenze - si torna a vivere la via alla Santità come ai tempi di Agostino: come un necessario quotidiano atto di coerenza e di coraggio nel proclamare e nel testimoniare fino in fondo, con l'esempio di vita, la nostra convinzione di fede. Convinzione di fede che le nostre concittadine suor Alfreda, suor Rosa, (60^ professione religiosa) e suor Francesca (51^ professione religiosa), con fedeltà, coraggio, tenacia e intelligenza hanno dimostrato a servizio delle comunità in cui sono state inviate, con un'attenzione particolare agli ultimi. Hanno conosciuto, vissuto e amato le comunità in cui hanno operato, tanto da cercare - con la forza della preghiera e con la concretezza delle azioni - di migliorarle, di contagiare con scintille di Bene, ogni relazione, ogni incontro, ogni rito.

Il loro è un esempio da imitare: ognuno di noi, nei rispettivi ruoli, deve con passione manifestare la propria profonda simpatia per il mondo in cui viviamo, per i suoi problemi, per le sue tensioni. Guerre, conflitti e persecuzioni, questa spietatezza, questo non vedere l'altro come un essere umano, questo sentimento diffuso di ostilità, questa facilità con cui si giunge all'odio e al disprezzo, tutto questo è l'orrore dei nostri tempi.

Occorre riconoscere pari dignità a chi vive la precarietà del proprio benessere perché ha perso il lavoro e a chi vive la precarietà della propria stessa vita perché minacciata dalla guerra. Occorre costruire percorsi virtuosi di convivenza a beneficio di tutti, occorre soprattutto evitare di voltare la testa dall'altra parte relegando migliaia di disperati al lavoro nero e alla criminalità organizzata. Ora più che mai occorre far emergere con più forza e visibilità il racconto dell'abbraccio, proprio sull'esempio di Sant'Agostino che - con la sua capacità di accoglienza, di dialogo, di leggere nell'animo umano - ha saputo fare della sua vita un' espressione di preghiera e di lode; in essa ha riversato con estrema naturalezza la sua esperienza interiore. Sembra dirci il Santo: meno scienza e più cuore, meno parole e più desideri.

Un cuore filiale, insomma di bambino piccolo, che sa affidarsi e che sa intuire il necessario, l'essenziale. In particolare noi Amministratori della Cosa Pubblica invochiamo l'intercessione di S. Agostino perché ci accompagni e ci sostenga nel nostro progetto amministrativo, col quale vogliamo mettere in primo piano i temi della solidarietà e della condivisione, e attivare interventi che siano in armonia con la crescita economica, lo sviluppo sociale e la tutela dell'ambiente della nostra Comunità di Cassago. In occasione del gesto di accensione della Lampada Votiva a S. Agostino esprimiamo la lode e il ringraziamento a Dio con la preghiera scritta durante il suo sacerdozio a Cassago da don Giovanni Motta:

 

L'umile gesto che compiamo dinanzi al tuo altare, o glorioso S. Agostino, assume un duplice significato: uno di imitazione e l'altro di propiziazione.

Ti offriamo l'olio da cui scaturirà innanzi al tuo altare e per tua lode la fiamma che sta a testimoniare la nostra devozione e la nostra riconoscenza.

Questo olio si trasformerà in fiamma simbolo di quella fiamma di amor di Dio che è arsa nel tuo cuore così divampante che la comunità cristiana ha raffigurata la sintesi della tua vita in una fiamma ardente che si sprigiona dal tuo cuore. Noi ci impegniamo a vivere sulla via del tuo amore di Dio, per la nostra stessa salvezza.

Ma in Te raffiguriamo anche colui che con sapienza profonda ha investigato le vie della Provvidenza di Dio nel disporre il mondo a diventare Gerusalemme celeste, come hai dimostrato in quella grande manifestazione di vita e di civiltà che fu la storia del popolo romano.

Noi, responsabili dell'ordine di un piccolo paese, ci rendiamo conto dinanzi a Dio, della cooperazione che gli dobbiamo per il bene dei nostri fratelli, nel guidarli in una condizione di vita disciplinata e ordinata. Sentiamo la fiducia che per la tua intercessione la nostra mente sia illuminata e la nostra volontà sia retta nella fortezza, per dare alla nostra piccola comunità di Cassago, che il tuo soggiorno terreno ha onorato, i sensi e la misura della santità. I voti della nostra preghiera siano nella benignità della tua intercessione e nella volontà operante della Misericordia di Dio.