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John Capgrave

La riedizione dell'opera medioevale di John Capgrave

La riedizione dell'opera medioevale di John Capgrave

 

 

JOHN CAPGRAVE

Life of Saint Augustin

 

Edito dalla British Library Additional MS 36704

edizione dell'anno 2001

 

 

 

Nella sua opera Life of Saint Agustin conservata nel manoscritto MS 36704 l'autore medioevale per indicare il luogo dove sorgeva la villa di Verecondo utilizza il termine Cassiate. John Capgrave, monaco agostiniano, viaggiò in Italia nel 1449-1450 raggiungendo Roma.

 

 

 

Pag. 37

 

(14) And because bat al his desire was fot to prey and stydy solitarily, he

(15) left be cite of Melan and forth into de cuntre he went into a feld bei cleped

(16) Cassiate, to a place longing to a worchipful man cleped Verecundus. This

(17) Verecundus graunted him to dwellw bere/onto be tyme bat he schuld be

(18) baptized. So in his same place abood he and Alipius and obir frendis of his

(19) with his modir, alle in o desire to forsake be delectable onstabilnesse hf his

(20) world.

 

 

 

Nelle note alla linea 16:

16 Cassiate]

Jordanus, ‘Cassiaco’; Conf. 9.3, ‘Cassiciaco’. Two locations have been suggested: present day Cassago de Bianza, 35 kilometres, and Casciago, 55 kilometres from Milan. Perler, Les voyages, 179-196, on the basis of linguistic, archaeological and geographic factors, holds that Cassago de Brianza is the most likely site of ancient Cassiciacum.

 

Jordanus, "Cassiaco"; Conf. 9.3, "Cassiciaco". Sono state proposte due ubicazioni: l'attuale Cassago de Bianza, a 35 chilometri, e Casciago, a 55 chilometri da Milano. Perler, Les voyages, 179-196, sulla base di fattori linguistici, archeologici e geografici, sostiene che Cassago di Brianza sia il sito più probabile dell'antica Cassiciacum.

 

 

Ora il suo cuore cominciò a essere saldamente riposto nel nostro Signore, poiché quelle vanità e quelle opinioni in cui prima aveva avuto grande gioia, ora sono completamente cadute da lui, e quella scuola, che gli era stata una pena da lasciare, ora lasciarla è per lui una gioia. Ma pensò che lasciare la sua scuola improvvisamente e lasciare i suoi studenti desolati non era la cosa migliore, perché i giorni del raccolto erano vicini, quando la scuola è solita chiudere. Così decise di permettere loro di andarsene solennemente. Quando trascorsero venti giorni, iniziò la cessazione che gli era stata a lungo desiderata, per il grande desiderio che aveva di servire Dio con una vita più solitaria; poi fu liberato del suo grande lavoro che aveva nell'insegnamento della retorica.

(14) E poiché tutto il suo desiderio era di pregare e studiare in solitudine,

(15) lasciò la città di Milano e andò in campagna, in un campo chiamato

(16) Cassiate, in un luogo appartenente a un uomo onorevole chiamato Verecondo.

(17) Verecondo gli concesse di abitare lì fino a quando non fosse stato battezzato.

(18) Così in questo stesso luogo abitarono lui e Alipio e altri suoi amici

(19) con sua madre, tutti con l'unico desiderio di abbandonare l'instabilità deliziosa di questo

(20) mondo.

E in questo stesso luogo Agostino compose diversi libri, cioè un libro intitolato 'De Academicis', che nella nostra lingua significa 'Di opinioni incerte'.

 

 

 

 

John Capgrave nacque nel 1393 a Bishop's Lynn, oggi King's Lynn nel Norfolk. I suoi genitori sono sconosciuti, ma potrebbe essere stato nipote di un omonimo che ottenne un dottorato in teologia a Oxford nel 1390 e fu anche un frate agostiniano. Entrò nell'ordine a Lynn intorno al 1410 e fu ordinato sacerdote nel 1416 o 1417. Studiò quindi teologia presso la scuola dell'ordine a Londra. Nel 1421 rivestiva già la carica di lettore, che lo qualificava per insegnare a quasi tutti i livelli scolastici dell'ordine. Il priore generale lo inviò a Cambridge per ulteriori studi, dove tenne il suo sermone d'esame in latino nel 1422 divenendo maestro di teologia. Più tardi ne scrisse una versione inglese sotto forma di trattato sui dodici ordini che seguono la regola di sant'Agostino.

Storico e agiografo, Capgrave prima del 1422 scrisse in inglese la sua prima opera che descriveva la Vita di San Norberto. I suoi commentari perduti intitolati In regum erano dedicati a Humphrey di Lancaster, primo duca di Gloucester, e a John Low, priore provinciale degli Agostiniani dal 1427 al 1433 e in seguito vescovo. Nel 1446 era priore del convento agostiniano di Bishop's Lynn e nel 1449-1450 visitò Roma per l'anno santo del Giubileo. Il viaggio gli permise di scrivere uno straordinario resoconto che fornisce uno panorama delle storie, delle leggende, delle tradizioni nella chiesa di quel tempo.

Solo dodici delle 45 opere conosciute di Capgrave sopravvivono. La sua Nova legenda Angliae deriva dal Sanctilogium che il cronista Giovanni di Tynemouth aveva completato nel 1366. La Nova legenda fu stampata da Wynkyn de Worde nel 1516 e di nuovo nel 1527. L'opera più importante per i posteri fu la sua Abbreviacion of Cronicles, che fornisce una cornice per la storia mondiale all'interno di un contesto agostiniano, attingendo alle cronache di St Albans di Thomas Walsingham e altri. Il libro riunisce quelli che Capgrave riteneva fossero gli eventi più importanti nella storia mondiale e in quella inglese successiva. Il suo Liber de illustribus Henricis, completato tra il 1446 e il 1453, era una raccolta di vite di imperatori tedeschi (918–1198), re inglesi (1100–1446) e altri famosi Henrici in varie parti del mondo (1031–1406). Capgrave morì nel 1464 a Bishop's Lynn.