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Percorso : HOME > Iconografia > Cicli > Settecento > Antonio VilcaPITTORI: Antonio Vilca

Agostino consegna la sua regola ai Canonici
ANTONIO VILCA
1748-1764
Cuzco, chiesa de la Merced
Agostino consegna la sua regola ai Canonici
Il dipinto presenta simbolicamente il momento in cui Agostino consegna la sua regola a un gruppo di canonici che la ricevono. Il testo in didascalia riporta: "Agustino Erige sus Canonicos en la Yglesia de Milan da les Reglas para Vivir santamente y funda Combentos con este memsmo titulo y Bestuario de uno y de otro Sexsso." Agostino avrebbe dunque fondato i Canonici nella chiesa di Milano, assegnando loro una regola per vivere santamente e consegnato loro il compito di fondare nuovi conventi sia maschili che femminili.
Agostino è ritto in piedi e indica con la mano destra un libro aperto, dove è scritta la regola. La scena si svolge in un locale adibito a biblioteca, con un'ampia apertura sulla destra che mostra in lontananza un monastero con un monaco sulla porta d'entrata. I religiosi che affollano numerosi la scena portano una tunica bianca sopra la tunica nera e lasciano supporre che si tratti forse di Canonici. Orbene il termine canonico indicava in origine il sacerdote iscritto a un "canone", cioè all'elenco ufficiale di una certa chiesa locale; la qualifica di regolare connota la scelta di vivere secondo una "regola" comunitaria. Il clero non regolare veniva chiamato "secolare". Nel Medioevo, comunità di Canonici Regolari sorsero in tutta Europa, con il compito dell'Ufficio corale nelle principali chiese; tra le prime regole adottate, le più note e diffuse furono quelle di S. Crodegango di Metz (712-766) e quella di Aquisgrana, promulgata nell'anno 816.
Già nel 1142, quando il convento di Novacella venne fondato dal beato Hartmann, vescovo di Bressanone, ed affidato ad una prima piccola confraternita di Canonici agostiniani, per la celebrazione della liturgia e la preghiera collettiva divennero necessari testi come il libro con la regola di S. Agostino (il padre fondatore dell'Ordine) e testi per l'insegnamento nella scuola conventuale, istituita poco dopo la fondazione del cenobio.
La regola agostiniana fu adottata da numerose congregazioni, anche medioevali, fra cui anche i norbertini o premostratensi, seguaci di Norberto di Xanten.
Vilca Antonio
Nato a Cuzco in Perù, questo pittore fu attivo nella sua città natale tra il 1778 e il 1803. Figura tra i più notevoli insegnanti della scuola di Cuzco all'epoca della fine del Vicereame. Da un punto di vista artistico, egli segue lo stile di Marcos Zapata, di cui ha ribadito i tipi umani idealizzati, insieme ad una predilezione per le vivide tonalità del rosso e del blu. I suoi soggetti, come Zapata, prediligono l'iconografia mariana tuttavia usano modelli più avanzati. Per questo motivo Vilca può essere considerato uno degli artefici della introduzione della decorazione tedesca settecentesca e della decorazione rococò nell'arte del sud andino. È autore di alcune opere nelle chiese di Zurite e Pujiura, i cui soggetti si sono ispirati alle stampe dei fratelli Klauber. Fra le sue opere di maggior pregio ricordiamo la Virgen de la Candelaria nella chiesa di Pujiura a Cuzco (1778), la Serie delle litanie Lauretane sempre nella chiesa di Pujiura(1778) e la Serie delle Litanie Lauretane nella chiesa di Zurite a Cuzco (1803).