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PITTORI: Maestro romano

Sant'Agostino dottore della Chiesa

Sant'Agostino dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO ROMANO

1580-1590

Roma, Oratorio di san Silvestro in Palatio

 

Sant'Agostino dottore della Chiesa

 

 

 

Sul soffitto della splendida e coloratissima cappella laterale di san Silvestro nel Sancta Sanctorum a Roma sono stati dipinti alcuni Dottori della Chiesa, fra cui è riconoscibile la figura di sant'Agostino. Il santo è dipinto a figura intera all'interno di una strana cornice con due lobi superiori dove trovano spazio di angioletti che reggono fra le mani rispettivamente un bastone pastorale e un libro. Agostino presenta un volto di persona ormai matura con una folta barba grigiastra e con lo sguardo rivolto alla lettura di un libro aperto che regge con la mano sinistra. la sua mano destra è alzata quasi in segno di benedizione. In testa porta una mitra bianca e indossa un abito bianco con una mantella che funge da piviale. Sono ampiamente riconoscibili due simboli che lo riconducono all'ordine agostiniano: al fianco porta la tipica cintola di cuoio dei monaci che seguono la sua regola e sulle spalle è ben visibile l'abito nero proprio degli agostiniani.

Una ricca decorazione che simula strutture architettoniche marmoree sovrasta la sua figura, entro cui si nota la scritta AVGVSTINE.

 

Posto vicino alla Basilica di san Giovanni in Laterano, il Santuario custodisce il Sancta Sanctorum, cappella dei Papi nella quale si venera l'immagine del SS. Salvatore. Vi è presente anche la Scala Santa che, secondo un'antica tradizione cristiana, nel 326 fu trasportata a Roma dal pretorio di Pilato di Gerusalemme per ordine di sant'Elena, madre dell'imperatore Costantino. Questa tradizione afferma che i 28 gradini che formano la scala sarebbero esattamente gli stessi che Gesù salì più volte il giorno della sua condanna a morte nel palazzo di Ponzio Pilato. Da principio la scala si trovava nel Patriarchium, ovvero nel complesso dei Palazzi Lateranensi dove risiedevano i Papi. Sisto V Peretti nel 1589 la fece trasportare nell'attuale edificio, dove l'architetto Domenico Fontana costruì quattro rampe di scale con al centro la Scala Santa. In cima all'ultimo gradino della Scala Santa si trova l'antico oratorio privato del Papi, almeno fino al Rinascimento. E' la Cappella di San Lorenzo in Palatio, nota anche come Sancta Sanctorum per le molte reliquie di Santi che vi sono custodite. La cappella fu arricchita e abbellita da vari papi tra cui Niccolò III a cui si deve la sistemazione attuale e l'esecuzione dei preziosi affreschi dalla scuola romana del XIII secolo, l'ultimazione del mosaico sopra l'altare e il bel pavimento in stile cosmatesco. Dietro l'altare si trova l'immagine del Santissimo Salvatore Acheropìta raffigurato mentre siede in trono con la mano destra benedicente e con il rotolo del Vangelo nella sinistra.

L'oratorio o Cappella di san Silvestro è stato costruito sull'area di uno preesistente, dedicato al papa Silvestro I (314-335). Fatto costruire da Teodoro I nel VII secolo, è stato decorato con pitture e mosaici da papa Zaccaria nel corso dell'VIII secolo. Fu ulteriormente arricchito da Leone IV nel IX secolo. Esso è in comunicazione con il Sancta Sanctorum grazie a una porta che si apre sulla sinistra dell'altare. Qui si trovano due robusti battenti in bronzo, databili alla fine del IV e gli inizi del V secolo. Una ricchissima decorazione orna la volta della cappella con la raffigurazione della Trinità al centro, dei Dottori della chiesa e con l'immagine della Gloria celeste con angeli, santi e figure allegoriche.