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Estasi di Agostino
MAESTRO MESSICANO
1650-1699
Barcellona, Collezione Privata
Estasi di Agostino
Il quadro che raffigura la cosiddetta Visione o estasi di sant'Agostino è attualmente collocato in una Collezione privata a Barcellona. In origine questo dipinto a olio su lamina di zinco era conservata a Città del Messico. L'opera è databile alla seconda metà del Seicento.
La struttura della scena riprende visibilmente quella ben più famosa introdotta da Anton van Dick, realizzata in più copie presenti a Oxford, Anversa e Haven, tutte databili nella prima metà del Seicento.
La scena vede al centro la figura di Agostino di Ippona, che indossa il piviale episcopale sopra la tonaca nera tipica dei monaci agostiniani che seguono la sua regola. La testa è raggiante di luce per la presenza di una aureola. Il santo è fiancheggiato da due angeli: il primo guarda Agostino, mentre il secondo si rivolge allo spettatore indicando con la mano destra a guardare in alto dove appare il Cristo. Sulla sinistra c'è sua madre, santa Monica, anch'essa in abiti monacali agostiniani mentre a destra c'è San Nicola da Tolentino in ginocchio con lo sguardo rivolto verso l'alto, all'unisono con Agostino e Monica verso la figura del Cristo. Anche Nicola da Tolentino indossa una tunica da monaco agostiniano. A sinistra ai piedi di un gradino si possono notare alcuni scritti, una mitra e il pastorale episcopale di Agostino, deposti in segna di umiltà. Tutti i santi guardano in alto, dove Cristo con lo Spirito Santo è racchiuso in una nuvola, circondato da angeli con attributi diversi, tra cui una spada fiammeggiante, un occhio su un bastone, un anello che si morde la coda (simbolo dell'eternità) e un ramoscello d'ulivo.
In alto appare il Cristo in una nuvola luminosa mentre allarga le braccia in segno di accoglienza. Sopra la sua testa appare il volto di Iddio Padre con a fianco la colomba dello Spirito Santo. Una serie di angioletti lo affiancano a destra e a sinistra inneggiando e cantando con strumenti musicali.