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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: José de AlcibarPITTORI: José de Alcibar

Agostino trafitto dall'amore di Dio
JOSE' DE ALCIBAR
1751-1803
Guadalajara, Museo Regionale
Agostino trafitto dall'amore di Dio
Il quadro di Alcibar ci presenta Agostino seduto al suo scrittoio davanti a un libro aperto mentre impugna una penna. Altre penne sono disposte sul tavolo in un calamaio a indicare che il santo probabilmente sta scrivendo. Il suo capo è cinto da una sottile aureola, mentre il suo sguardo si alza verso l'alto in direzione di una luce che emana da una nube dove si manifesta il triangolo con un occhio simbolo della Trinità.
Il volto del santo esprime una grande pacatezza e serenità d'animo. Una folta barba nera ben curata e il viso aggraziato rendono una immagine del santo particolarmente gradevole. La mano e il braccio sinistro sono leggermente alzati in segno di saluto. Alle spalle di Agostino si vede un mobile su cui sono deposti molteplici volumi, mentre in margine al tavole si nota la presenza della mitra episcopale. Il santo sotto il rosso piviale indossa l'abito nero dei monaci agostiniani come appare ben visibile all'altezza del collo.
Il suo cuore fiammante è stato simbolicamente trafitto da una freccia che indica il suo diretto rapporto con Dio e Gesù. Questo tema ricorre in alcuni passi dei suoi scritti come ad esempio nelle Confessioni:
"Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?"
AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3
Ne troviamo un altro accenno in un brano di Lancelotz:
"Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sagittaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanctum Augustini cor fuisse."
CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S. R. E. doctoris vita (Anversa 1616)
José de Alcibar
José de Alcíbar o José de Alzíbar fu un pittore spagnolo attivo tra il 1751 e il 1806. Sicuramente divenne uno degli artisti più importanti e rappresentativi di Città del Messico durante la seconda metà del Settecento. Fu uno dei membri fondatori della Reale Accademia di Belle Arti di San Carlos nel 1784, dove fu presente fino alla sua morte. I suoi quadri principalmente raffigurano tematiche religiose e ritratti.