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PITTORI: Maestro di Lima

Agostino medita il mistero trinitario

Agostino medita il mistero trinitario

 

 

MAESTRO DI LIMA

1760-1780

Lima, Collezione Barbosa-Stern

 

Agostino medita il mistero trinitario

 

 

 

Il quadro presenta allo spettatore vari spunti di riflessione, che corrispondono alle tematiche esposte dal pittore sotto forma visiva. Non v'è dubbio che il tema centrale è costituito dalla Trinità, che si rivela e nello stesso tempo è oggetto di riflessione per Agostino. Non manca anche una chiara allusione ad una leggenda medioevale sullo stesso tema che ha per protagonista Agostino. Il santo, dal volto giovanile e meditabondo, sta seduto su un grande trono e seggiola sostenuta da alcune nuvole. Agostino porta l'indice della mano destra sulla fronte accentuando la sua condizione di persona in profonda meditazione, tanto più che gli occhi sono al di là della realtà terrena e si volgono, quasi in tono interrogativo, verso l'alto, dove si trova la Trinità che appare in alto a destra sotto forma di triangolo raggiato con un occhio posto centralmente.

Alle spalle del santo due finti angioletti, che si innestano sulla sedia e osservano e guardano la scena. Alle spalle del santo sopra il bordo della seggiola si vedono mitra e bastone pastorale, due attributi della dignità episcopale di Agostino. Sul petto del santo è ben visibile un cuore che arde, tipico simbolo che ricorda l'amore nutrito dal santo per Dio. Ai suoi piedi volteggia un angelo-bambino che con la mano destra alza verso l'alto un cucchiaio. Il suo gesto allude ad una leggenda medioevale che vede protagonista Agostino mentre sta pensando al mistero della Trinità.

L'episodio descritto in questa leggenda è abbastanza noto: Agostino, grande indagatore del mistero della Trinità, un giorno passeggiava per una spiaggia quando incontrò un bambino-angelo che con un secchiello prendeva dell'acqua di mare e la versava in una piccola cavità nella sabbia. Alla domanda del Santo su che cosa stesse facendo, il bambino avrebbe risposto che voleva porre tutto il mare dentro quel buco. Quando il Santo gli fece notare che ciò era impossibile, il bambino avrebbe replicato che così come non era possibile versare tutto il mare dentro la buca allo stesso modo era impossibile che i misteri di Dio e della SS. Trinità entrassero nella sua piccola testa di uomo.

 

 

La Collezione Barbosa-Stern ospita una significativa collezione di dipinti, sculture, argenteria e oggetti d'arte risalenti alla metà del Cinquecento, che valorizza il patrimonio artistico del Perù. Fondata nel 1966 questa Collezione oggi costituisce una delle maggiori attrazioni della capitale peruviana, che documenta le opere d'arte create nel periodo storico che segnò l'evoluzione dello stato coloniale fondato nel 1544. L'introduzione del Cristianesimo e la conquista spagnola dell'Impero Inca trasformarono profondamente lo stile di vita della popolazione locale, i cui caratteri trovarono il loro nuovo riflesso nell'arte. Nella collezione si può agevolmente notare come i modelli creati dal Manierismo italiano, dal Barocco fiammingo e dal Neoclassicismo furono assorbiti e adattati nel Nuovo Mondo, diventando parte integrante del modello culturale locale. Un'attenzione particolare meritano gli oggetti in argento esposti, la cui forma insolita ed elaborata testimonia l'abilità straordinaria degli orafi locali. Tra i manufatti in oro spiccano gli eccezionali Tupus, spille metalliche decorative utilizzate per fissare elementi di vestiario, rimaste sempre in uso nel mondo andino, dai regni pre-incaici fino ai giorni nostri.