Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Settecento: Gaspar Miguel de Berrío

PITTORI: Gaspar Miguel de Berrío

Agostino cardioforo nel suo studio

Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

GASPAR MIGUEL DE BERRIO

1730-1762

Potosí, Museo Nazionale della Zecca

 

Agostino cardioforo nel suo studio

 

 

 

La scena che raffigura Agostino si svolge all'interno di uno studio che funge anche da biblioteca. Alle spalle del santo un grande mobile contiene un gran numero di volumi disposti ordinatamente sugli scaffali.

Agostino indossa un ricco piviale dai ricami particolarmente curati e preziosi. In testa porta una mitra altrettanto elegante. Anche le stoffe che fungono da paravento sono ben curate, con le frange e disegni a forma di fiore stilizzato. Anche la sedia dove siede il santo è ben strutturata, comoda e dall'aspetto elegante. Anche la tovaglia sul tavolo rivela la ricchezza di particolari che il pittore ha voluto esprimere per rendere al meglio lo stile dell'ambiente colorato e ben curato in cui si muoveva per realizzare il suo quadro. Sul tavolo è deposto un calamaio con due penne e un libro aperto che Agostino sta osservando con grande attenzione. Il volto del santo è scarno, segnato dalle rughe del tempo, con una folta barba grigiastra che gli copre il mento. Ha gli occhi semi socchiusi per esprimere l'intensità della sua attenzione alla lettura. Il bastone pastorale, di un giallo splendente che risalta sullo sfondo scuro dei libri della biblioteca, è appoggiato alla libreria. Lo stesso Agostino regge con la mano sinistra un cuore rosso fiammante, tipico simbolo iconografico che rappresenta il grande amore che nutriva per Dio.

 

 

Gaspar Miguel de Berrío

Berrio è considerato uno dei principali esponenti della scuola di Potosí, insieme a Melchor Pérez de Holguín, di cui fu discepolo. La sua attività si svolse prevalentemente fra il 1730 e il 1762, anno della sua morte. Nato nel 1706 a Potosì, Vicereame del Perù, oggi Bolivia, le sue opere mescolano temi religiosi con echi del tenebrismo spagnolo, l'uso della foglia d'oro e la creazione di paesaggi della sua città.

Il suo stile è espressione della Scuola di Potosí dell'arte barocca vicereale, che insieme alle scuole di Cuzco, del Lago Titicaca e di La Plata si sviluppò tra il 1700 e il 1790. La Scuola di Potosí fu il centro più importante dell'Alto Perù, dove si formò la Prima Scuola di Pittura. Gli artisti che vi si formarono furono numerosi, tanto che la produzione di quadri crebbe notevolmente nel Settecento e buona parte di essa fu esportata in altri territori, tra cui il Cile. De Berrio sarebbe stato un discepolo di Melchor Pérez de Olguín, il più importante esponente di questo stile. La sua opera Il Patrocinio di San Giuseppe è conservata nella collezione d'Arte Coloniale del Museo Nazionale di Belle Arti di Santiago.