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PITTORI: Maestro di Bogotà

Agostino trafitto dall'amore di Cristo

Agostino trafitto dall'amore di Cristo

 

 

MAESTRO DI BOGOTA'

1720-1770

Bogotà, Collezione Provincia Nuestra Señora de la Gracia

 

Agostino trafitto dall'amore di Cristo

 

 

 

L'opera di ignoto autore, conservata a Bogotà nella Collezione Provincia Nuestra Señora de la Gracia, ci presenta un tema, che nella iconografia agostiniana vuole mostrare il profondo legame fra Agostino e il Cristo. In diversi passi delle Confessioni Agostino esprime il suo desiderio di amore per Gesù, che sfocia in un simbolico esempio che ha come strumento la freccia che trapassa il suo cuore.

In questo caso Agostino sta scrivendo su un libro che ha aperto davanti a lui sulla scrivania. Impugna con la mano destra una penna, mentre con la mano sinistra trattiene una freccia, la cui punta ha perforato il suo cuore fiammante. la scena si svolge in una camera piuttosto oscura, dove l'immagine di Agostino risalta con chiarezza per la luce che lo colpisce.

Una foltissima barba e una fluente capigliatura affollano il volto del santo, dai lineamenti gorssolani.

Il tema del cuore trafitto compare in alcuni testi di Agostino:

 

Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.

AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1

 

Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sagittaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanctum Augustini cor fuisse.

CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S. R. E. doctoris vita   (Anversa 1616)