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Il Cammino di sant'Agostino: Binzago

Immagine della Madonna della Frasca

Immagine della Madonna della Frasca

 

 

DA RANCATE A BINZAGO

24 marzo 2024

 

 

 

Seconda tappa del 2024 del Cammino di sant'Agostino che porta dal Santuario di Santa Maria Assunta a Rancate di Triuggio al Santuario di S. Maria della Frasca a Binzago di Cesano Maderno.

La tappa è suddivisa in due semitappe:

Triuggio - Santuario di Santa Valeria di Seregno e Seregno - Binzago per un totale di 24 Km (13 + 11) circa

 

Ritrovo: ore 8.30: presso Santuario di Rancate a Triuggio

ore 9:00: partenza

ore 12.30: arrivo a Santuario Santa Valeria Seregno e colazione al sacco in Oratorio

ore 14.00: partenza per seconda semitappa

 

Il percorso è agevole, misto sentiero e marciapiede pedonale. Si consigliano scarpe da trekking comode e abbigliamento di stagione. Per iscrizioni info@camminodiagostino.it entro venerdì 22 marzo: purtroppo per questa tappa non c'è la possibilità di usufruire del treno che arriva al mattino a Triuggio (il primo arriva alle ore 9.57): per la tappa del pomeriggio c'è un treno che parte da Cesano Maderno alle ore 12,22 - linea S9 - e arriva a Seregno alle ore 12.29: dalla Stazione al Santuario occorrono 20 minuti circa (Km 1,5).

Per arrivare a Cesano consultare orari Linea S9 di Trenord sulla Milano - Seveso - Asso. E' una delle tappe interessanti soprattutto per il tratto sul Lambro, grotte di Realdino e Basilica di Agliate, una delle 4 basiliche romaniche che si incontrano sul nostro cammino in Brianza (S. Pietro e Paolo ad Agliate, S. Pietro al Monte sopra Civate, Basilica di S. Gottardo e S. Colombano ad Arlate e S. Vincenzo a Galliano di Cantù).

 

Alcune notizie

Santuario Beata Vergine dei Miracoli a Rancate di Triuggio

La chiesa santuario sorge a Rancate, una frazione posta a nord del capoluogo Triuggio. L'edificio attuale fu costruito agli inizi del Seicento su indicazione del cardinale Federico Borromeo arcivescovo di Milano sul luogo di una precedente cappella che risaliva al 1507 e dedicata alla Vergine Maria Assunta, a ricordo di un'apparizione della Madonna a due bambini in pericolo, uno dei quali, sordomuto, acquistò la parola per poter raccontare agli altri la Celeste Apparizione.

Meritevoli di menzione gli episodi biblici affrescati da Andrea Appiani (1785), eseguiti qualche anno prima di quelli che si possono ammirare all'interno della Villa Reale di Monza, tele di Bartolomeo Roverio (detto il Novesino, o Genovesino) di Giulio (o Camillo) Campi pittori cremonesi e stucchi del ticinese Giocondo Albertolli (1742 -1830), professore presso l'Istituto d'arte a Brera.

 

Basilica di Agliate

Edificata nel IX secolo, presenta una bella facciata in ciottoli di fiume, con un bel portale sovrastato da due monofore con la figura del Cristo nella lunetta, e due porte laterali. L'interno è a tre navate, con archi e colonne in pietra di riuso risalenti al IV-V secolo con scritte sui capitelli; originariamente la pieve, così come l'attiguo battistero, doveva essere ricoperta da affreschi del XI-XV secolo, mentre ora sopravvivono solo minime porzioni di intonaco affrescato sulle due ultime arcate della navata di sinistra e nella volta a botte. Il battistero, a cui si accede dalle absidi laterali, è uno dei pochi esempi di battistero a sette lati con piccola nicchia absidale, probabilmente coevo e uguale alla basilica nella tecnica costruttiva; al suo interno, si conservano affreschi alto medioevali, trecenteschi e quattrocenteschi. Interessanti sono inoltre la cripta, realizzata nel XII secolo, e la settecentesca sacrestia. Verso la fine dell'800, il complesso religioso di Agliate subì massicci lavori di restauro coordinati dall'architetto Luca Beltrami; della stessa epoca è anche il campanile di forma quadrata.

 

Grotte di Realdino

Dal parco retrostante la basilica si può raggiungere a piedi la località di Realdino, sorta sul fiume attorno ai numerosi mulini qui esistenti fin dal Medioevo. Realdino era famosa fin dall'inizio dell'Ottocento per le sue fresche "grotte" scavate nel ceppo e per l'acqua che vi sgorgava invitante. Qui sorsero anche osterie e trattorie, per cui si diceva che "a Realdino si visita l'acqua e si beve il vino".

 

Santuario Madonna di S. Valeria a Seregno

Tra i monumenti da visitare a Seregno c'è il Santuario della Madonna di Santa Valeria. Le origini dell'edificio di culto sono incerte. Nel 1579 il vescovo di Milano Carlo Borromeo decise di far abbattere un piccolo santuario in rovina e di far costruire un nuovo santuario che venne inaugurato solo nel 1653. Nell'Ottocento furono apportate varie modifiche al monumento dotandolo di un organo nuovo, abbellendolo con affreschi, restaurando l'altare maggiore e ampliandolo con una cappella laterale offerta a San Vitale e a Santa Valeria. Tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo vennero progettati vari interventi di ampliamento del monumento, ma solo nel 1922 i lavori ebbero inizio e nel 1930 il cardinale Alfredo Ildefonso consacrò l'edificio. Nel 1965 fu costruito l'imponente campanile che si configura come uno dei più alti in Italia visti i suoi 81 metri di altezza. All'interno è presente un concerto di sei campane. Il Santuario della Madonna di Santa Valeria presenta una pianta a croce latina con tre navate.

 

Santuario Madonna Pellegrina a Desio

Il moderno Santuario della Madonna Pellegrina a Desio è stato costruito verso il 1950 su iniziativa di un cittadino della città come ex-voto per una grazia ricevuta dalla Madonna. In seguito ad una gravissimo incidente automobilistico la sua vita era seriamente compromessa, ma l'invocazione alla Vergine lo trasse dal pericolo. Questa origine, quasi contemporanea, rende il santuario, che ha dimensioni modeste, caro agli abitanti della cittadina e a tutti coloro che lo visitano. L'edificio non è sempre visitabile, poiché è aperto ai fedeli solo in determinate circostanze: si trova nella zona di nuova edificazione di Desio, ai confini nord verso la città di Seregno. Nonostante la posizione un poco defilata rispetto al centro cittadino, il Santuario è un luogo di culto apprezzato, dove si svolgono frequentemente celebrazioni e specialmente matrimoni.

 

Santuario di S. Maria della Frasca a Binzago

Il Santuario di S. Maria delle Grazie detta anche alla Frasca è nella frazione di Binzago in territorio di pertinenza del Comune di Cesano Maderno ed anticamente era annesso al convento delle monache Umiliate. Si tratta di una costruzione di modeste dimensioni, ma assai pregevole per la semplice armonia delle sue linee e le delicate bellezze dei suoi affreschi. Il cenobio umiliato era a fianco di questa chiesa. Si trattava di monache di clausura, dove la vita era in comune di lavoro, preghiera e penitenza, che si svolgeva intensamente fra le mura delle case. Il contatto di queste suore con lo svolgersi delle funzioni religiose avveniva attraverso una grata che divideva il corpo vero e proprio della Chiesa con il cenobio claustrale. Da queste grate le monache ricevevano le candele alla Candelora, le ceneri alle Ceneri, la Comunione sei volte all'anno. L'affresco principale rappresentante la Madonna è stata fatto eseguire dalla Badessa del Convento ed appunto ai piedi della Madonna vi è il suo ritratto.

 

Altri luoghi: Villa Tittoni Traversi e Casa Papa Ratti a Desio