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2007: Via Crucis

 

La piazza della Chiesa gremita di fedeli

La piazza della Chiesa gremita di fedeli

 

 

VIA CRUCIS CON IL CARDINALE TETTAMANZI

9 marzo 2007

dal periodico del Comune di Cassago

 

 

 

Gente, gente e poi gente ancora: è difficile valutare quante persone hanno partecipato alla Via Crucis che, per la Zona pastorale III, si è svolta a Cassago venerdì 9 marzo alla presenza del cardinale Dionigi Tettamanzi.

Una stima, e forse per difetto, parla di 4000 presenza. Puntuale, è stato lo stesso cardinale ad aprire la processione serale del venerdì alle 20.45 dalla piazza del Comune dove si era assembrata una folla immensa sotto l'occhio vigile dei volontari della Protezione Civile e dell'Oratorio. La croce, che accompagnava il cardinale, ha imboccato il viale delle Rimembranze e quindi via Visconti per giungere in piazza della Chiesa lungo le strade della vecchia Cassago, che è divenuta per una sera la via del Calvario del Risorto: il corteo avanza silenzioso, colorato dalle luci delle candele lungo le finestre delle case in mezzo all'abitato cittadino addobbato con cura per l'occasione.

Stazione per stazione i fedeli sono stati accompagnati da letture, meditazioni e testimonianze che invitavano a una riflessione sulla propria vita da spendere ogni giorno per gli altri, sostenuti dalla propria fede. Sette sono state le stazioni proposte per la meditazione secondo lo schema della Via Crucis biblica, che rispetto alle stazioni tradizionali, propone alcuni momenti scelti e significativi tratti dai racconti evangelici elaborati con uno schema alternativo alla Via Crucis tradizionale.

A Cassago sono stati scelti brani tratti dai Vangeli di Luca, Giovanni e Matteo. Questa proposta di Via Crucis biblica è apparsa per la prima volta nel Libro del Pellegrino che venne offerto in occasione dell'Anno Santo del 1975. Ancora una volta, come ha voluto in questi anni in tempo di quaresima, il cardinale ha voluto ricordare la passione e la morte di Cristo in ogni angolo della sua vastissima Diocesi e lo ha fatto con una Via Crucis affollatissima piena all'inverosimile.

Questa commovente processione silenziosa, nel cuore di Cassago, è stata capace di sedurre i giovani presenti e inumidire gli occhi di moltissimi anziani. Uno spettacolo veramente emozionante, ricco di fede e di partecipazione. la processione si è conclusa in piazza, da dove Tettamanzi ha voluto lanciare il proprio invito per la sequela della Croce e dare indicazioni per la Quaresima, iniziata già da due settimane. Dall'alto delle gradinate della chiesa, davanti a una folla che occupava l'intera piazza, il parco sant'Agostino, il giardino della scuola materna e che si allungava ancora lungo via Visconti, nella sua omelia il cardinale ha ricordato come il grido di Gesù morente sia "anche il grido di milioni e milioni di persone vittime di violenza, ingiustizia, di sfruttamento. Il grido della moltitudine dei senza diritti, senza casa, senza cure, senza cultura."

Poi Tettamanzi ha concluso l'omelia con un invito all'impegno: "Il messaggio che ci lascia Cristo è questo, l'ultima parola spetta al bene che trionfa sul male." Moltissimi i fedeli provenienti da tutti i paesi vicini, sia della zona pastorale III, che di altre zone, che hanno voluto salutare il cardinale il quale, disponibile come sempre, si è fermato a stringere la mano a tutti coloro che lo desideravano e ha posato volentieri per le foto con i diversi gruppi di volontari. Molto partecipe la comunità cristiana cassaghese che, con grande sforzo ha organizzato una processione davvero all'altezza dell'importante ospite: erano presenti anche molti giovani della comunità stessa e altri provenienti dai paesi limitrofi. Numerosissimi non solo i fedeli, ma anche le persone che hanno aiutato lo svolgersi della processione. Dai tanti volontari, ai ragazzi che hanno distribuito il libretto della Via Crucis, dalla Protezione Civile, non solo locale ma pure dei gruppi lecchesi, alle autorità comunali, ai carabinieri, ai volontari della Croce Bianca, per finire con tutte quelle persone che hanno aiutato con il proprio lavoro o che hanno esposto sui balconi delle abitazioni luminarie durante tutto il percorso della processione, contribuendo così a creare il clima meditativo proprio della Via Crucis.

Un grazie particolare va al Coro che ha accompagnato tutta la processione con splendidi canti ed ai lettori che hanno saputo creare un clima di meditazione e di atmosfera spirituale propizia alla riflessione personale del grande mistero di Cristo. Un forte dispiegamento di energie, la parte volontarie, per un evento che ha reso Cassago orgoglioso di aver ospitato almeno per una sera, l'arcivescovo di Milano.