Percorso : HOME > Cassago > Archivio Storico > Cinquecento > 1571 Ordinationi

1571: Ordinazioni del Borromeo per la chiesa di Cassago

san Carlo in un'opera del cerano del primo Seicento

San Carlo: quadro del Cerano

 

20 agosto 1571

Ordinazioni di san Carlo per la Chiesa di Cassago

 

Archivio Curia di Milano, pieve di Missaglia, vol. 18.

 

 

Cassago i57i alli XX d'Agosto.

Ordinationi per la Chiesa dei santi Jacomo et Brigida parochiale del luogo di Casago pieve di Massaglia. Si faccia il scudellino d'argento nella pisside. Si faccia la lunetta col suo fondo d'argento nel tabernacolo che siano amouibili. Si faccia un padiglione di qualche cosa di seta honorevole sopra il tabernacolo di legno. Il Battisterio si ritiri più verso il muro facendogli sotto il piede un solo alquanto più eleuato dal piano della Chiesa con la sua ferrata atorno. Nel cantone pressoal detto Battisterio si faccia il sacrario col suocoperchio et chiaue et si tenga serrato.

Il tabernacolo di legno ch'è sull'altare maggiore si faccia dipingere et indorare condecentemente. Si proueda d'una pietra sacrata maggiore secundo la forma in termine di tre mesi, et questa che vi è no si adoperi più passato detto termine, quale s'inserisca meglio nell'altare secondo l'istruttionj generali. L'altare di sancta Maria s'alzi con asse o con pietre murate che sia dell'altezza data nell'istruttioni generali. Se li proueda di bredella secondo la forma dell'istruttioni.

Non si adopri più la pietra sacrata che vi è ma se li proueda d'un'altra che sia grande alla misura quale s'inserisca nell'altare. Se li proueda di croce et candeglieri d'ottone. La metà della cantina che è doppo l'altare grande si faccia per sacrestia facendoli la sua trameggia di muro fra un mese con uno uscio che riesca in chiesa dandoli i suoi lumi condecenti.

Ci contentiamo che il curato di questo luogo si possa servire per camera dell'oratorio di sancto Rocco che è fuori della Chiesa dentro della casa sua fabricato di nuovo in modo di camera in cambio della metà della camera ch'egli dà per sacristia. Gli huomini di Cassago deputino uno, o duoi hominj idonei quali si oblighino di pagare al curato lire i40 che si sono convenuti di pagargli per sua mercede, acciò il detto curato non habbi travagliare per la sua mercede. Si leuino et estirpino fra un mese gli arbori et vite che sono sul cimiterio d'essa chiesa sotto pena al parochiano di scudi sei. Si faccino due finestre moderne nel muro della chiesa verso corte del parochiano con le sue ferrate et stamogne per dar lume alla chiesa. Si leuino di presente tutte le bradelle da donna fuor di chiesa. Si proueda dell'infrascritti paramenti et ornamenti. Se faccia un paramento bianco intiero cioe stola, manipolo, amito, pianeta, et palio conformi. Una pianeta di saia verde per accompagnare il palio che si troua con l'altre forniture necessarie. Si guarniscano i camisci del colore dei paramentij. Si faccino tre borse conforme ai paramenti per riponere dentro i corporali. Duoi veli per metter sopra li calici. Un vaso per lavar dentro i purificatori, quali non si adoprino in altro che a quell'uso.

Una continentia grande per portare il sanctissimo sacramento. Un astensorio ornato, che non sia di spongia per accompagnare con il sedelino che vi è. Una scatola ornata et foderata di dentro per l'hostie. Due salviette per li battesimi. Quattro mantili per asciugare le mani alla messa. Un torribolo con navicella et cocchiaio per incensare. Due baccilette per gli orzoli. Due paia d'orzoli di vetro netti e politi vi siano sempre. Il Vicario foraneo visiti personalmente quel spatio di terra quale confina col cimiterio dellaChiesa et commoda à Giouanni di Cassago che la ricerca in vendita, et pigli diligente informatione in scritto del valore, et il tutto mandi quanto prima nelle mani nostre insieme con l'oblatione che farà il detto Giouanni et all'hora faremo quella deliberatione che ne parerà conveniente. Il Vicario Criminale termini quanto prima la causa che avanti lui pende tra Lucia della Baretta et Helisabetta de Sacchi per non havere egli notificato in tempo all'offitio certi della loro famiglia heretici, imponendogli anco la debita penitenza per essere inconfesse. Contentiamo che il curato per la tenuta delle sue entrate possa pigliar obligo ordinario di quattro messe feriali la settimana in questa chiesa o in altra. Gio:Pietro della Berretta satisfaccia da qui a Pasqua prossima allo legato delle lire cento imperiali del quondam Martino della Berretta per testamento lasciato da spendersi in una pianeta et calici per l'altare di sancta Maria et in tutto et per tutto come ha promesso per publico instromento di obligo rogato per Gio:Jacomo di Bessana sotto pena di pagare il doppio. Il medesimo Gio:Pietro satisfaccia dentro di tre anni prossimi a diece annuali di messe quattro l'uno à quali è obligato per legato di uno annuale di messe quattro l'uno per anni diece dal quondam suo padre lasciato per testamento, et a quali sin hora non ha satisfatto, et non possa far celebrare meno di quattro messe per volta, come di tutto ciò n'ha fatto pubblico instrumento di promessa rogato dal infrascritto Notario della visita. Francesco di Nava non manchi di satisfare a quanto ha promesso et dato sicurtà nelle mani dell'infrascritto Notario della visita, cioè di far celebrare dentro tre anni prossimi messe numero 88 per satisfattione del legato d'uno annuale di messe sei per anni otto lasciato per testamento dal quondam suo padre et d'uno altro annuale di messe quattro per anni dieci lasciato per testamento dal quondam Giannotto Nava suo padre. Ne faccia celebrare non meno di sei messe per volta come si contiene in detto instrumento.

Quelli dell'infrascritti che apparono obligati a far celebrare annuali, et a far elemosine per legati fatti dal anno i540 in qua et dicono hauer satisfatto senza torne altra cauzione in scritto, non faciendone loro et ciascuno di loro fra un mese fan fede à bocca con il giuramento da duoi testominij idonei informati di tal pagamento avanti il curato, et rispetto à quelli altri infrascritti debitori che apparono obligati in virt de legati dal detto anno i540 indietro non facendone loro fare medesime fede, ò almeno non giorando essi debitori proprij fra il medesimo termine nelle mani d'esso curato di haver satisfatto si costringano dal medesimo vicario generale sommariamente senza processo in esecutione di questa nostra uscita alla debita satisfatione, come qui à basso.

Li heredi di messer Bernardo Cazaniga obligati a uno annuale di messa trenta et staia dodeci di formento per anni quaranta come per testamento sotto li 23 di genaro i524.

Li heredi di Francesco di sappi obligati d'uno annuale di messe sei et staia duoi di formento per anni diece, quali heredi sono Antonio e fratelli di sappi, et come per testamento sotto li 20 di giugno i524.

Li heredi Angelino Brambilla di obligati a uno annuale di messa sei et stara tre di formento per anni diece come per testamento sotto li 27 di giugno i524.

Li heredi di Jacomo de Catia obligati a uno annuale di messe quattro et staia duoi di formenti per anni otto quale herede è Antonio suo fratello, come per testamento sotto li 3 di luglio i524.

Li heredi di Francesco Nava obligati a uno annuale di messe XIJ et stara otto di formento per anni dodeci, quale herede è un suo figliolo, et come appare per il suo testamento sotto li quattro di liglio i524.

Li heredi di Jacomo Madioni filius quondam Stefano obligati a uno annuale di messe sei et stara duoi di formento per anni dieci et soldi quaranta in una volta, come per testamento sotto li i4 di luglio i524.

Li heredi di Simone ... obligati a messe due ogni anno per anni quindeci come per testamento sotto li Xij d'Agosto i528.

Li heredi di Antonio Noffeno obligati a uno annuale di messe quattro et staia duoi di formento per anni sei, et come per il suo testamento sotto li 24 di settembre i529 quale herede è una Angelina sua figlia.

Li heredi di Andrea Cazaniga obligati a uno annuale di messe sei et stara tre di formento per anni otto et sono heredi li suoi figlioli, et come per il suo testamento sotto li 24 di settembre i530.

Li heredi di Thomaso di Brambilla obligati a uno annuale di messe sei per anni diece, quale herede è un Martino suo figliolo, et come per il testamento sotto li 3 di novembre i533.

Li heredi di messer Mattheo da Nava obligati a uno annuale di messe dieci per anni venti, quale herede è un messer Giovanni de Nava et come per il testamento sotto li 23 di settembre i524.

Li heredi di Pietro di sappi obligati a uno annuale di messe dieci et et stara quattro di formento per anni diece, quale herede è Gio:Battista de Sappi, et come per il testamento sotto li otto di maggio i546.

Li heredi di Ambrosio de Sappi, cioè Maina de Sappi obligata a uno annuale di messe sei et stara duoi di formento per anni diece, come per il testamento sotto li i8 d'aprile i541.

Battista Tronzanio come herede di suo padre obligato à distribuire ogni anno stara quattro di pane di formento in ellemosina cioè pan duoi per fuogo.

Lucia marsona in virtù del legato fatto per suo marito obligata à uno annuale di messe sette, et stara quattro di formento ogni anno, come lei ha confessato.

A tutti quelli delli soprascritti debitori, quali spontaneamente confessando il debito, domandarono termine a satisfare, il curato li conceda quella dilattione, che gli parerà conveniente hauendo riguardo al stato delle persone, mentre però si oblighino et diano idonea cautione per istrumento publico.

Messer Gio:Pietro Brambilla obligato per il testamento del quondam Antonio da Mauero esistente appresso messer Sebastiano Mortignone in Milano a fare celebrare una messa la settimana insino a certo tempo ci produchi nelli atti della visita tra termine di diece giorni il detto testamento et mostri d'hauerlo essequito in questa parte per il tempo passato, ouero ci deduchi la causa, perchè non sia tenuto alle cose predette, o non hauendo che dedurre in contrario si riconoschi del detto obligo promettendo satisfare fra quel breue termine, che dal nostro Vicario foraneo di comissione gli sarà assegnato. Concediamo al Curato di tagliare quelli duoi alberi di castagne infruttuose, quali sono sopra li beni della Chiesa per farne asse da riparare la casa del massare della Chiesa, et accomodare il campanile.

M.D.LXXi alli 20 d'Agosto.