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1585: Processo canonico per violenza carnale

palazzo di Angera: la Sala della Giustizia

Sala di Giustizia nel Palazzo di Angera

 

17 ottobre 1585

Processo canonico avverso Giovanni Antonio Cazzaniga per violenza carnale commessa nei confronti di Caterina Visconti

 

 

Archivio Curia di Milano, Pieve di Missaglia.

 

 

1585 die Jovis 17 mensis 8bris.

Coram M. Reverendus Dominus Jo:Angelus Pronnio Cancelliere Ordinario et Visitatore Illustrissimi Domini Archiepiscopi Mediolani. Catherina de Vicecomitibus filia quondam Baptae et relicta per Baptistam Meronum habitans Cassaghi plebis Missaliae medio eius Juramento deponatur citra congruerit quod exponens per ultra sequentia.

Dieci già fu anni del mese di Giugno Gio:Antonio di Caccianiga figliolo di Pietro Rainerio habitante in Treonzino sotto la Cura di Cassago della Pieve di Massaia con molte parole lusinghevoli et promesse che si sarebbe maritato con lei, ricercò che lo volesse compiacere carnalmente et ciò fece per ogni giorno perseverando per più di un mese et una poi tra l'altre si nascose ch'io non mi accorsi in casa mia di note, et mi fu alla vita tentandomi perchè li compiacesse.

Et perch'io era renitente mi percosse dandomi di schiaffi et perchè nolse cridare mi chiuse la bocca con un fazzoletto stringendomi la gola et quella notte mi promesse di pigliarme per moglie et così dormì meco consumando insieme la copula carnale come se foccimo stati maritati et moglie, com'io fui pretendo esser sua moglie per tal promessa dicendo io quella notte avanti all'atto ch'io non voleva consentire et esso mi disse et replicò ch'egli aveva più fede che la Chiesa et ch'ogni altro testamento et così esso andò sequitando dormire meco sin la pasqua come fossimo stati maritati et moglia.

Et accorgendosi lui ch'io era gravida si ritirò dalla pratica et in notte della festa di sancto Bartolomeo mi minacciò con la spada che non voleva che dicesse ch'io fossi gravida perch'io li hauea detto ch'era gravida. Quando mi minaciò con la spada eravi presente Polisana moglie di Biel habitante in Trionzino che li gridò perchè mi minaciava, et vi era ancora Tognino figlio del quondam Angelo Molinari habitante in Trionzino il quale fece gli gridò, ancora sai vi erano anco Catherina et sua sorella di detto Gio:Antonio querellato la qual mi disse che mi farebbe tirare a coda di cavallo s'io hauessi hauto ardire di dire che fossi gravida di detto Gio:Antonio suo fratello.

La Creatura che io partori fu battezzato dal Curato di Cassago et li fu posto nome Pietro et di poi fu portato all'ospitale da Jacomo Marzadigo che sta in Cassago perchè lui non volse mai accettare la Creatura.

Et dimissa est in patre, Aetatis est annorum 32 vel circa.

Die suprascripto Coram ut supra Constitutus Antonius di Caccianigo filius petri habitans in treonzino plebis Missaliae et Juratus et excitatus deposuit ut infrascripta.

E' vero ch'io hauuto pratica carnale con donna Catherina di Vesconti Vedoa, che habita in Cassago forsi cinque o sei volte et sono più di tre anni passati dalla festa di sancto Bartholomeo in qua ch'io non ho havuto pratica carnale con lei.

Interrogatus respondit:

Io non gli ho promisso pregharla per moglie, nemmeno lo voglio, et se ho hauto far con lei l'ho pagata.

Interrogatus respondit: Jo non ho tolta la Creatura perchè non l'ho ingravidata io, et perciò non ho voluto pigliare et dimissas fuit.

Est aetatis annorum 30 vel circa.