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SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE: Conti Gerolamo

 

Sacrario militare di Oslavia

Sacrario militare di Oslavia

 

 

SOLDATI DI CASSAGO MORTI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE 1915-1918

 

CONTI GEROLAMO

(07.03.1890-2.11.1915)

 

 

 

 

L'anno millenovecentodiciassette addì ventinove di maggio ad ore nove nella Casa Comunale di Oriano Brianza. Io sottoscritto Rigamonti Angelo Sindaco Ufficiale dello Stato Civile e ho ricevuto dal Ministero della Guerra copia di atto di morte di Viscardi Francesco che trascrivo esattamente e che è del seguente tenore:

"L'anno millenovecentoquindici addi due del mese di novembre nell'Oslavia G. 188 mancava ai vivi alle ore otto il soldato Conti Gerolamo del 75° Fanteria 7° Compagnia nativo di Oriano Brianza provincia di Como figlio di Giovanni e Orsenigo Luigia celibe morto in seguito a ferita di fucile al fianco destro, sepolto ad Oslavia come consta dal mod. 147 firmato dal dottor Manì Ercole e dai testimoni Sergente Bonfanti Agar e soldato Manì Stefano.

L'Ufficiale di Amministrazione incaricato firmato Tranquillo Vicario

Roma 1 maggio 19171 firmato Direttore Cos. Golardi."

 

Eseguita la trascrizione ho munito del mio visto la copia medesima e l'ho inserita nel volume degli allegati a questo registro.

L'Ufficiale dello Stato Civile delegato Rigamonti Angelo

(Atti di Morte Comune di Oriano 1916-1925 parte II serie C anno 1917 n. 5)

 

 

Conti Gerolamo è fratello di Conti Filippo.

Atto di nascita di Filippo a Oriano nel 1891 al n. 22: la sua famiglia abita via Renate 13

Atto di nascita di Gerolamo a Oriano all'anno 1890 n. 13

La Famiglia abita a Oriano nel 1931 al n. 26

 

Ambrogio Conti sp. Valagussa Luigia

 

1. Conti Giovanni di Barzanò contadino analfabeta (19.12.1847-...) sp. Orsenigo Luigia di Giuseppe e Spreafico Luigia (14.10.1859) di Nava

 

1.1. Ambrogio Alessandro (18.11.1884) sp. Roncoroni Teresa (1891) da Malnate nel 1920

1.2. Giuseppe (3.5.1888) sp. Terenghi Rosa Chiara (11.8.1892) da Renate nel 1914

1.3.FILIPPO (4.9.1891-24.8.1917) morto in combattimento per ferita accidentale

1.4. GEROLAMO (07.03.1890-2.11.1915) morto nell'Oslavia a quota 188

1:5. Maria (7.6.1883) maritata a Nava nel 1905

 

1.1a. Filippo (8.10.1921)

1.1b. Luigi (29.3.1928) (due lire) sp. Tina Riva

 

1.2a. Giovanni (30.1.1915) (non sposato)

1.2b. Maria Giacomina (27.8.1916) (non sposata)

1.2c. Gerolamo Tranquillo (25.5.1920) sp. Lina Viganò (figlie: Elena e Brunella)

1.2d. Ismea (1924) sp. Viganò Mario di Renate (prestinaio di Renate: figlio Marino)

1.2e. Luigia (1927-1929)

 

1.1a.1 Claudia

1.1a.2 Luigia

 

 

 

Oslavia (in sloveno Oslavje, in friulano Oslavie) è una piccola frazione della città di Gorizia. Si trova al di là dell'Isonzo, a circa due chilometri dalla città, sulle propaggini orientali del Collio, sulla strada per San Floriano del Collio. La popolazione è per la maggior parte italiana, benché il territorio di Oslavia sia un insediamento storico della comunità slovena.

Il sacrario militare

Oslavia è nota soprattutto per il sacrario dedicato ai caduti della prima guerra mondiale. Il sacrario fu costruito nel 1938 su progetto di Ghino Venturi e presenta un imponente corpo centrale di forma cilindrica in pietra bianca, sulla sommità di una scalinata. Custodisce le spoglie di 57.740 soldati, di cui circa 36.000 ignoti, morti nelle battaglie di Gorizia. I militi sono per la stragrande maggioranza italiani, ma vi sono sepolti anche 540 soldati austriaci. Tra i caduti italiani che vi trovano sepoltura ci sono anche 13 medaglie d'oro, tra cui il generale Achille Papa, ucciso alla Bainsizza e sepolto al centro della cripta.

 

 

Fanteria - 75° e 76° reggimento, brigata Napoli

La Brigata riunisce i battaglioni del 75°, di stanza a Siracusa, e del 76° Fanteria, di stanza a Messina.

 

Anno 1915

La Brigata si trova all'inizio delle ostilità nei pressi di Cividale, alle dipendenze della 24a divisione. Il 12 giugno viene fatta schierare sulle alture della riva destra dell'Isonzo, a nord-ovest del Monte Sabotino. Durante la I battaglia dell'Isonzo gli uomini partecipano ad azioni proprio contro le alture del Sabotino. Dopo un periodo di riposo, alla fine di settembre la Brigata è di nuovo in trincea, schierata fra il Monte Sei Busi e l'abitato di Selz (nei pressi di Ronchi): da qui prende parte alle operazioni della III battaglia dell'Isonzo agendo contro i Monti Cosich e Debeli (sopra Monfalcone). La IV battaglia dell'Isonzo vede la “Napoli” tornare ad attaccare le posizioni del Monte Sei Busi, dove poi rimane fino alla fine dell'anno a presidio dei tratti di fronte qui conquistati.