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Chi ro

La lapide con il simbolo del Chi Ro e l'immagine capovolta di un uomo orante

La lapide con il simbolo del Chi Ro e l'immagine capovolta di un uomo orante

 

CHI RO

il Monogramma di Cristo ovvero l'uomo orante

 

 

Nel parco storico-archeologico sant'Agostino è conservata una pietra in granito che riporta in forma stilizzata il monogramma di Cristo. Il manufatto, come si dirà più sotto, in realtà riutilizza una incisione di età ben più antica, probabilmente di origine celtica.

L'incisione non presenta iscrizioni che possano permetterne una datazione. La pietra venne scoperta mercoledì 12 novembre 1986 durante alcuni lavori di restauro di una volta delle cantine del demolito palazzo Pirovano Visconti. La pietra era stata riutilizzata nella costruzione di un arco di volta. E' assai probabile pertanto che fosse preesistente alla costruzione stessa in cui è stata inserita, esattamente come molti altri reperti di età romana o tardo romana rinvenuti nel corso della demolizione del Palazzo.

Il Monogramma di Cristo, emblematicamente ricorda il Sole e i suoi raggi. Graficamente il monogramma di Cristo o Chi Rho o CHRISMON è una combinazione di lettere dell'alfabeto greco, che formano una abbreviazione del nome di Cristo. Il simbolo è antico e ha un aspetto significativo di natura solare tanto da essere iscritto in un cerchio con più raggi che rammenta la ruota cosmica derivante dagli antichi emblemi solari dell'Egitto. Dall'età romana è stato tradizionalmente usato come simbolo cristiano ed è uno dei principali cristogrammi.

L'utilizzo del Monogramma come simbolo di Cristo ha origine nelle regioni orientali dell'Impero romano, dove l'alfabeto e la lingua usata erano greci. Paradossalmente questo monogramma non compare sui primi monumenti cristiani, ma incomincia a comparire nel III secolo in contesti di uso privato tipo i sarcofagi.

 

La sua diffusione pubblica è posteriore all'editto di Milano, che permise il libero culto religioso e pertanto anche l'uso di simboli che, come il Monogramma, apparvero nelle chiese e nella basiliche cristiane. Il monogramma comparve anche sulle monete coniate da Costantino nel periodo dal 322 al 333 e dall'epoca di Costantino fu impresso sugli stendardi militari di tutti gli imperatori cristiani romani e bizantini.

L'interpretazione del suo uso come un simbolo specificatamente cristiano è comunque rafforzata dal fatto che l'imperatore Giuliano lo rimosse dalle sue insegne e che fu ristabilito solo dai suoi successori cristiani.

 

Una più accurata osservazione del manufatto ha messo in evidenza in basso a destra la presenza di una figura stilizzata di uomo con le braccia alzate. L'incisione nella sua originaria funzione aveva dunque ben altro significato: il cerchio costituirebbe il sole, la croce che ne ripartisce la superficie delimiterebbe le quattro stagioni, mentre l'uomo sarebbe un orante la divinità solare. Una simile interpretazione dell'incisione daterebbe il manufatto all'età del ferro, al V-VI secolo a. C.