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1602: Antonio Brambilla

Affresco medioevale di Cristo ai piedi della Croce con la madre Maria

Cristo ai piedi della Croce con la madre Maria

 

1602-1605

Antonio Brambilla è confessore delle suore del monastero benedettino di Lambrugo

 

Annales Sacri Monasterii Lambrugi, Sez. XII, vol. 168, Archivio Storico della Diocesi di Milano

 

 

1602

La contro scritta donna Angela Felice, per non essere stata in età, differse la sua professione sin alli 21 aprile, che, trovata perseverante nel buon proposito, essaminata et approbata, fu, d'ordine di monsignor Barca vicario delle monache, admessa alla santa professione dal reverendo padre nostro confessore, prete Antonio Brambilla, et la fecce in mano della molto reverenda madre abbadessa soprascritta, il dì 21 aprile sudetto.

1651, adi 23 marzo, in giovedì a hore 23 1/2, migrò al Signore di un gatar che la colse alla inprovista, de anno 66 di sua ettà, di religone 52. Hera deligentissima a tutte le hordinacione spirituale et temporale, essatissima al matutino, perseverando sino al ultimo giorno, devotissima delli santissimi sacramenti, qualli li haveva riceputo se non il giorno havanti.

 

1602

La contro scritta Donna Teodora, perseverando nel santo desiderio, et dimandando con grande istanza et humiltà la santa professione qual fu differita perchè non sapeva leggere, di comissione di Monsignor Barca vicario delle Monache, essaminata dal Molto Reverendo prete Pietro Saionesio, adì 3 aprile, d'ordine del qual fu anco admessa al Capitolo et riuscito favorevole; di comissione del suddetto fu dal Molto Reverendo prete Antonio Brambilla, il dì 30 aprile admessa alla santa professione; qual fecce nelle mani della Molto Reverenda Badessa Donna Giustina Giussana; et del sudetto nostro Reverendo Padre confessore.

 

1602

La contro scritta donna Antonia Loretta, finito il novitiato, richiese humilmente et con instanza la santa professione, dil che havvisato monsignor Giovanni Pietro Barchio, vicario delle monache, qual diede comissione al molto magnifico et molto reverendo Giovanni Pietro Saianesio che la essaminasse, sì come fecce alli 16 prile, et finalmente, essendo molto favorita dal capitolo, fu, d'ordine del sudetto nostro signor superiore, admessa alla santa professione, il 16 di maggio, celebrandosi in detto giorno l'Assensione di Nostro Signore, et questo fecce per mano del nostro molto reverendo padre confessore, prete Antonio Brambilla, et della molto reverenda madre badessa, donna Giustina Giussana. La quale migrò al Signore l'anno terzo di sua professione, alli 6 marzo 1605, di anni 19.

 

1602

Madonna Elisabetta Annona, figliuola del quondam signor Giovanni Ambrosio, del luogho di Merona, pieve di Incino, d'età d'anni 16 incirca, entrò di comissione di monsignor vcario Barca, il dì 27 giugno, per monacarse in questo monastero, ove prima era statta duoi anni et mesi 4 in educazione, et, di commissione suddetta, ricevette l'habito santo dal nostro reverendo padre confessore, prete Antonio Brambilla, essendo prima stata essaminata per il capitolo, et, di licenza di monsignor Giovanni Paolo Maggiolino, admessa al capitolo, il dì 14 novembre 1600 et, mutatogli il nome, fu chiamata sorella Antonia Serafina.

 

1603

La contro scritta donna Lucia Benedetta Curiona, sendo finito l'anno del suo novitiato, havendo perseverato detto anno con attioni di essere bona religiosa, chiese humilmente la santa professione, per il che fu avisato monsignor Barchio, nostro superiore e vicario, qual diede comissione al molto reverendo monsignor prete Pietro Saianesio che la esaminasse, et ciò fece, adì 30 aprile, et poi, havuta la licenza di fare il capitolo, si fece, quale riusì con molto suo favore et poi, havuta la licenza da detto nostro vicario, fu admessa alla santa professione, il dì 9 zugno, per mano del nostro molto reverendo padre confessore, monsignore prete Antonio Brambilla et della molto reverenda madre abbadessa, donna Eufrasia d'Annona.

La quale à visuto in abito religioso, anni 44, sempre da bona religiosa con essemplare osservanza, d'oratione spirito raro, al matutino à perseverato sino alla fine de suoi giorni, diligentissima a tutti li esercicii della religione spirituali et temporali, essatissima del silencio, paciente, masime nel'ultima sua infirmità longa de sei mesi, nel quale tempo à sempre frequentato li santissimi sacramenti et, ornata de quelli, à reso il suo purgato spirito al suo Signore in bonissimo sentimento, adì 22 luglio 1646, d'anni 64.

 

1603

Madona Clara Palavicina, figliuola del quondam signor Hieronimo del luogho di Centemolo, entrò nel monastero, adì 8 maggio, d'ordine di superiori, et ne l'istesso giorno fu vestita dell'habito religioso dal molto reverendo padre confessore, monsignor prete Antonio Brambilla, curato di Masnaga, mutatoli il nome, fu chiamata donna Paola Hieronima, essendo prima statta in educatione, un anno e 4 mesi, in questo monastero, et poi levata fuori, secondo gli ordini, per gli sei mesi di probatione, nel qual tempo fu esaminata per il capitolo dal molto reverendo monsignor prete Pietro Saiananesio et, adì 8 maggio del 1603, sendo di età d'anni 22 in circa.

 

1603

La contro scritta donna Antonia Serafina, sendo vicino l'anno del suo novitiato nel quale, havendo perseverato mediante il santo timor d'Iddio nel bon proposito già incominciato, chiese con molta humiltà e contento di tutta la congregatione di far la santa professione, per la quale fu dato aviso all'illustre et molto reverendo monsignor Barchio nostro, quale diede ordine di esaminarla al molto reverendo monsignor Sainesio, rettore del seminario alla Noce, e così l'esaminò, alli 12 di maggio, et hautala esaminata diede la relatione al sudetto superiore, quale diede l'orine che fossi fatta professa, et diede licenza al nostro molto reverendo padre confessore, monsignore prete Antonio Brambilla, quale la fece nella solennità del Principe degli Apostoli, il 29 zugno.

 

1603

Madona Cecilia Carpana, figliuola del signor Alto Bello, del loco di Herba, pieve d'Incino, de età de anni 22 in circa, entrò nel monastero, di comissione di monsignor Barchio, nostro vicario, il dì 22 maggio, per farsi monaca in questo monastero, essendovi prima statta in educacione e poi levata fori per gli sei mesi di probatione, nel qual tempo fu esaminata per il capitolo dal molto reverendo monsignor prete Saianesio et, di comissione di detto signor nostro superiore, le fu dato l'habito della santa religione, il sudetto giorno, dal nostro molto reverendo padre confessore, monsignore prete Antonio Brambilla, et, mutatoli il nome, fu chiamata sorella Francesca Margarita.

 

1604

La contro scritta donna Francesca Margarita Carpana, havendo perseverato, l'anno del novitiato, nel santo proposito di servire a Nostro Signore nel nostro monastero, al tempo debito chiese di fare sua professione, di che ne fu dato aviso all'illustra et molto reverendo monsignor Barchio, nostro superior et vicario, il quale diede ordine di esaminarla al molto reverendo signor Giovanni Pietro Saianesio, rettore del seminario, et così l'esaminò, et favorita dal capitolo fu, d'ordine del detto monsignor, admessa ala santa professione, nel qual atto mostrò molto fervore, sendo fatto questo ministerio dal nostro reverendo padre confessore, monsignor prete Antonio Brambilla, curato di Masnaga, per mano della molto reverenda madre abbadessa, donna Eufrasia d'Annoni, il dì delli Gloriosi Apostoli santi Pietro e Paolo.

 

1604

madona Catterina, figliola del signor Francesco Oliva, habitante nel oco di Fabrica, entrò nel nostro monastero, adì 25 luglio, per ricevere l'habito di monica vellata, essendo prima, d'ordine di monsignor Barchio, nostro vicario, stata esaminata dal molto reverendo signor Giovanni Pietro Saianesio, rettore del seminario alla Noce, et, aprobata dal capitolo et con licenza del sudetto, pigliò l'habito della religione per mano del molto reverendo padre nostro confessore, monsignor prete Antonio Brambilla, curato di Masnaga, et chiamata sorella Catterina Francesca, sendo d'ettà d'anni 20 in circa.

 

1604

Madona Lucia Annona, figliola del quondam signor Giovanni Ambrosio Annone, habitante in Merone, entrò nel nostro monastero per farsi monaca, l'anno sudetto 1604, a dì 7 novembre, essendovi prima stata in educacione anni et poi levata fori, nel qual tempo, d'ordine di monsignor barchio nostro superiore, fu esaminata da monsignor rettore del seminario alla Noce et poi aprobata dal capitolo, dal quale essendo molto favorita, in capo de i sei mesi, fu di novo esaminata dal sudetto monsignor, il quale, havendo visto la sua bona dispositione, ne diede di novo aviso all'illustre et molto reverendo monsignor Barchio, il quale diede licenza di darle l'habito della santa religione al nostro reverendo padre confessore, monsignor prete Antonio Brambilla, il quale le lo diedo il sudetto giorno, essendo nell'ettà d'anni 15 in circa, et, mutatoli il nome, la nominò sorella Bianca Antonia.

 

1605

Madona Margarita Ripamonte, figliola del signor Giovanni Ambrosio habitante nel loco di Rogeno, entrò nel nostro monastero, adì 20 novembre, et le fu dato l'abito de la santa religione dal nostro reverendo padre confessore, monsignor prete Antonio Brambilla, curato di Masnaga, il che fece per ordine di monsignor Barco, nostro superiore, sendoli mutato il nome, fu nominata sorella Angela Catterina, sendo de anni 16 in circa.