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Archivio news:  CITTADELLA AGOSTINIANA

Il cardinale di Milano mons. Dionigi Tettamanzi

Il cardinale di Milano mons. Dionigi Tettamanzi

 

 

POSA DELLA PRIMA PIETRA

DELLA CITTADELLA AGOSTINIANA

 

 

Sabato 2 aprile ore 16

Cassago, parco Rus Cassiciacum

 

 

 

L'Arcivescovo di Milano Cardinale Dionigi Tettamanzi ha accolto l'invito dell'Amministrazione Comunale e della Parrocchia di Cassago a presenziare alla cerimonia di Posa delle Prima Pietra della Cittadella Agostiniana di Cassago Brianza, che si terrà sabato 2 aprile 2011 alle ore 16.

 

La posa della prima pietra si colloca temporalmente vicino all'avvio dei lavori che porteranno alla valorizzazione dei ruderi della Villa Pirovano-Visconti con l'obiettivo di ridare fruibilità al Colle di Cassago, l'antico Rus Cassiciacum di Verecondo e  Sant'Agostino.

 

Agostino ricorda con grande affetto questo luogo così come l'amico Verecondo che lo ospitò con grande magnanimità: "Verecondo si consumava d'ansia per questo nostro bene, perché a causa dei tenacissimi legami che aveva, si vedeva già abbandonato dalla nostra piccola comunità. Non ancora cristiano, aveva una moglie battezzata, che tuttavia era proprio l'ostacolo più arduo sul cammino che avevamo intrapreso: e lui non voleva essere cristiano, diceva, in un modo diverso da quello che d'altra parte non gli era consentito. Certo, con grande generosità ci offrì di vivere nella sua villa per tutto il tempo che saremmo rimasti là. Lo ricompenserai, Signore, nella resurrezione dei giusti, tu che lo hai già ricompensato con la loro eredità. Noi già non c'eravamo più, eravamo a Roma, quando si ammalò: si fece cristiano e ottenne il battesimo, poi emigrò da questa vita. Questo fu un gesto di compassione da parte tua, non soltanto per lui ma anche per noi: sarebbe stato un gran tormento infatti pensare alla squisita umanità dell'amico verso di noi, e non poterlo annoverare nel tuo gregge. Grazie a te, Dio nostro! Siamo tuoi. Lo dimostrano i tuoi consigli e i tuoi conforti: fedele alle promesse renderai a Verecondo, in cambio della sua terra a Cassiciaco dove in te riposammo dalla furia del secolo, la primavera eterna, il tuo giardino. Perché le colpe che ebbe sulla terra tu gliele hai condonate lassù sulla montagna della gioia, bianca di latte e cacio.