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Archivio news:  Sant'Agostino uomo del Mediterraneo

Immagine della chiesa di Nostra Signora della Consolazione a Genova

Immagine della chiesa di Nostra Signora a Genova

Interno della cella di sant'Agostino a Genova

 

Mappa delle traslazioni del corpo di sant'Agostino da Ippona a Pavia

 

 

SANT'AGOSTINO UOMO DEL MEDITERRANEO

Sabato 24 novembre 2012

Genova, Chiesa di Nostra Signora della Consolazione

 

 

 

 

A Genova, presso il Salone del cinema in via della Consolazione della Chiesa di Nostra Signora della Consolazione, sabato 24 novembre, alle ore 15.45 Incontro dal titolo: Sant'Agostino uomo del Mediterraneo.

Si tratta di un dialogo a più voci sull'attualità di Agostino, africano di nascita e latino di formazione, che è davvero "figura ponte" fra le rive del Mediterraneo.

 

Programma:

 

Benvenuto di Padre Vittorio Sartirana

La tradizione agostiniana a Genova e in Liguria

 

Antonello Sacchi

Dall'Africa alla Sardegna e quindi a Pavia: le traslazioni del corpo di Sant'Agostino, un pellegrinaggio di intesa fra culture differenti

 

Mirco Oriati

Non longe a januensi civitate: tradizione, cronaca e storia del passaggio delle reliquie di Sant'Agostino per la Liguria

 

Rossana Rizzuto Oriati

La Cella di Sant'Agostino a San Pier d'Arena: storia, architettura ed arte

 

 

Memorie agostiniane in due libri recenti

Antonello Sacchi

Sant'Agostino a Pavia Le reliquie ritrovate, il pellegrinaggio  (Ed. Ancora)

 

Sant'Agostino è universalmente noto e le sue opere sono lette e studiate in tutto il mondo ancora oggi, a più di 1500 anni dalla sua morte. Non tutti sanno però che l'autore delle Confessioni è sepolto a Pavia, nella millenaria basilica di S. Pietro in Ciel d'Oro.

Ho voluto scrivere questo libro per raccontare come il corpo del santo è stato portato dall'Africa alla Sardegna prima e dalla Sardegna a Pavia dal re longobardo Liutprando poi, ma soprattutto, ho scritto questo libro per far conoscere il millenario pellegrinaggio alla Tomba di S. Agostino, che continua ancora oggi con rinnovato vigore da ogni parte del mondo.

 

Mirco Oriati - Rossana Rizzuto

Di terra, di mare Santa Maria della Cella, una chiesa sul Mediterraneo S.E.S. - Genova

 

Nella stesura di questo libro avremmo potuto limitarci ad una descrizione strettamente centrata sulla storia e il patrimonio artistico della chiesa di Santa Maria della Cella: già di per sé questo sarebbe stato interessante. Avremmo potuto, ma non lo abbiamo fatto o, quanto meno, non solo. Abbiamo scelto, pur rendendoci conto delle difficoltà a cui saremmo andati incontro, una soluzione più ambiziosa: la sola, però, che secondo noi avrebbe potuto rendere giustizia a questo luogo di culto e devozione. Abbiamo deciso di allargare l'orizzonte del nostro sguardo, immergendoci in un humus più profondo, andando, laddove possibile, a riferirci alla Storia in termini ampi e meno marginali possibile, tali da giustificare il parlare di Santa Maria della Cella in termini di rilievo mediterraneo.

 

 

Antonello Sacchi

Dall'Africa alla Sardegna e quindi a Pavia: le traslazioni del corpo di Sant'Agostino, un pellegrinaggio di intesa fra culture differenti

 

Il corpo di S. Agostino viene portato in Sardegna per porlo al riparo dall'invasione di popolazioni straniere. Nel sec. VIII il re Liutprando, per dare maggiore lustro a Pavia, capitale del regno longobardo, decide di far traslare il corpo del santo via mare fino a Genova e poi a Pavia. Una fonte contemporanea, il Venerabile Beda, così scrive: "Liutprando, venuto a sapere che i Saraceni, oltre ad aver spopolato la Sardegna, avevano anche profanato quei luoghi dove in passato, a motivo dell'invasione barbarica, erano state traslate e custodite in modo degno le ossa di Sant'Agostino, diede disposizione che, pagando un'ingente somma, le si andasse a recuperare; le fece quindi trasferire a Pavia, dove fece costruire un sepolcro degno dell'onore dovuto a tanto Padre".

 

 

Mirco Oriati

Non longe a januensi civitate

Tradizione, cronaca e storia del passaggio delle reliquie di Sant'Agostino per la Liguria

 

Dalla sintetica forma della notizia di Beda il Venerabile e di Paolo Diacono, all'enfasi agiografica di Jacopo da Varagine, all' analisi su base documentaria dello Schiaffino: un percorso affascinante nel quale si intrecciano leggenda e religiosità, conducendo al consolidarsi oggi di una tradizione che vede la Cella di Sant'Agostino a San Pier d'Arena come il luogo che, seppure per breve tempo, ebbe ad ospitare le reliquie del Santo Dottore della chiesa.

 

 

Rossana Rizzuto Oriati

La Cella di Sant'Agostino a San Pier d'Arena: storia, architettura e arte

 

La tradizione la vuole risalente all' VIII secolo; le accreditate analisi architettoniche la collocano più probabilmente tra il X e l'XI secolo, ma ciò che ci interessa di più è sottolineare che la Cella di Sant'Agostino è giunta a noi attraverso varie vicende conservando appieno il suo valore artistico, ma soprattutto storico ed architettonico. Come ebbe a dire l'imperatore Teodorico: «Conservate, sorvegliate senza posa i monumenti, la loro degradazione deve essere soggetto di lutto per il pubblico».