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Stanza di S. Agostino

L'atto di battesimo di Giulio Cesare Riboldo con l'annotazione della Stanza di santo Agostino

L'atto di battesimo di Giulio Cesare Riboldo con l'annotazione della Stanza di santo Agostino

Porticato del palazzo Pirovano-Visconti dove gli anziani parlavano di una Camera di S. Monica

Porticato del palazzo Pirovano-Visconti dove gli anziani parlavano di una Camera di S. Monica

 

 

STANZA DI SANT'AGOSTINO

 

 

 

Giovanni Maria Dozio in una pagina del suo manoscritto "Notizie di Missaglia e sua Pieve Raccolte dal 1853 in poi" depositato presso la Biblioteca del Capitolo Metropolitano di Milano con la segnatura II-F-5-08-01 parla di una non meglio precisata Stanza di sant'Agostino, che riporta con una sottolineatura.

Indica anche una data, il 1659, all'indomani della acclamazione a Patrono di Cassago del santo dopo lo scampato pericolo della peste del 1630.

Finalmente abbiamo scoperto da quale documento Dozio ha tratto questa notizia: è l'attestazione di nascita di Giulio Cesare Riboldo. Il bambino nacque nel 1659 e nel II° Registro delle nascite si legge: "Mille seicento cinquantanove adi cinque ottobre Giulio Cesare Riboldo figlio di Messer Carlo et Madona Anna iugali nato il di quatro suddetto e stato battezzato da me Prete Filippo Balsamo Curato di Cassago Il campadre e stato il signor Giovanni Nava da Cizano la commadre Issabella Giussana tuti di questa Cura di Cassiciago stanza di santo Agostino".

 

 

Fol. 108r

La parochia di Cassago fu certamente fondata dopo il secolo XIII.

Membro della parochia di Cassago:

Suzzanò, o Zizanò - Oriano - Tremoncino - Rosello - Campi Asciutti, campi sicci.

L'attual chiesa parochiale di Cassago fu edificata nel 1755, coi materiali della vecchia chiesa.

1659 in Cassago, Stanza di Santo Agostino.

 

 

 

 

Don Giovanni Maria Dozio nacque nel 1798 a Porchera, una frazione di Olgiate Molgora, da Carlo Ambrogio e Carolina Galavresi. Nel 1820 poco più che ventenne occupò la cattedra di Lettere del seminario di Polleggio nel Canton Ticino. L''anno seguente fu ordinato sacerdote a Lugano nella chiesa dei frati cappuccini.

Nel 1839 ottenne la nomina a Dottore all'Ambrosiana di cui divenne Viceprefetto. Uomo erudito, dedito allo studio della teologia e della liturgia, si interessò alla storia della chiesa, al medioevo e alla paleografia. Sensibile alla condizioni di precarietà in cui vivevano i poveri e i più deboli istituì l'Opera Pia Dozio. Scrisse numerose opere, fra cui va ricordato l'ambizioso progetto di ricostruire la storia delle Pievi briantine. Il primo lavoro fu la stampa del volume "Notizie di Brivio e della sua Pieve" edito nel 1858 a Milano. Grazie alle sue ricerche paleografiche e alle indagini in ambito alto medievale fu chiamato a partecipare alla "Regia Deputazione per gli studi di storia patria", collaborando alla stesura del Codice Diplomatico Longobardo e ai "Monumenta Historiae Patriae". Dozio fu anche un notevole liturgista ambrosiano e nel 1855 compilò il Cerimoniale Ambrosiano, fondamentale riferimento per gli studi liturgici e per l'attenta ricostruzione della storia del cerimoniale milanese dalle sue origini.

Afflitto da una dolorosa malattia, negli ultimi anni della sua vita si ritirò nella natia parrocchia di san Zeno, dove morì il 5 agosto del 1863 nella frazione di Valmara del Comune di Olgiate Molgora.

 

 

Il manoscritto Schede contenenti Notizie di Missaglia e sua Pieve Raccolte dal 1853 in poi è depositato presso la Biblioteca del Capitolo Metropolitano di Milano con la segnatura II-F-5-08-01. Si compone di 194 fogli di dimensioni disomogenee. Fu scritto in un arco di tempo che va dal 1853 fino al 1862. Ne riportiamo la parte relativa a Cassago.

Il personaggio che ha legato la sua storia a Cassago è indubbiamente sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa. Dozio richiama quanto scritto dal Ripamonti, secondo il quale la località in cui si sarebbe ritirato Agostino per prepararsi al battesimo corrisponderebbe proprio a Cassago nella Pieve di Missaglia: ipotesi che considera plausibile perché sorretta, a suo giudizio, da qualche fondamento. Rileva poi che in Cassago nel 1659 c'era la "Stanza di sant'Agostino", evidenziando questa notizia con una sottolineatura.