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Comitato agostiniano: Benedizione prima pietra

Il cardinale Tettamanzi davanti al Monumento del Mastro Manfrini nel parco S. Agostino

Il cardinale Tettamanzi nel parco S. Agostino

Il cardinale spiega l'importanza di sant'Agostino per Cassago e per la Chiesa

Il cardinale spiega l'importanza di sant'Agostino per Cassago e per la Chiesa

Il cardinale benedice la prima pietra della Cittadella Agostiniana

Il cardinale benedice la prima pietra della Cittadella Agostiniana

La prima pietra della Cittadella Agostiniana benedetta dal cardinale Tettamanzi

La prima pietra della Cittadella Agostiniana benedetta dal cardinale Tettamanzi

 

 

BENEDIZIONE PRIMA PIETRA DELLA CITTADELLA AGOSTINIANA

Sabato 2 aprile 2011

ore 16

 

 

 

 

Grande festa per la Comunità di Cassago sabato pomeriggio 2 aprile 2011 per la visita dell'arcivescovo di Milano, il cardinal Dionigi Tettamanzi.

La sua presenza aveva una ragione ben precisa: presiedere la cerimonia della posa della prima pietra della costruenda Cittadella Agostiniana presso l'area che conserva i resti di quello che fu il Palazzo dei Pirovano-Visconti.

Come ha sottolineato il sindaco Gian Mario Fragomeli nel suo discorso, il cardinale ha accettato l'invito formulato assieme al parroco don Adriano Valagussa, nonostante il fitto calendario di impegni quaresimali.

Il cardinale è giunto in piazza della chiesa puntuale, poco dopo le 16. Ad accoglierlo era presente una numerosa folla assiepata ai lati della piazza: le autorità civili e religiose lo hanno accompagnato nel parco storico-archeologico sant'Agostino, che raccoglie numerose testimonianze della presenza del santo e della fede popolare cassaghese verso il suo Patrono. Presso il grandioso monumento del Maestro Enrico Manfrini (inaugurato nel 1986 dal cardinale arcivescovo di Milano Martini) si è svolto il primo momento della manifestazione della posa della prima pietra con il benvenuto che gli è stato rivolto da Monsignor Bruno Molinari, vicario episcopale della Zona di Lecco.

"La ringraziamo per la sua visita a Cassago - ha esordito il Vicario episcopale -  dove molto è stato fatto, soprattutto per merito della Associazione S. Agostino, per far conoscere e far amare la figura di Sant'Agostino, che proprio qui dimorò per un breve periodo della sua vita. Parecchie iniziative sono state portate avanti dalla comunità negli ultimi anni, dalle pubblicazioni ai Convegni come la Settimana agostiniana, dal Coro Adeodato al Dolce di sant'Agostino, dal Cammino di sant'Agostino fino alla recente costituzione del comitato Rus Cassiciacum che ha raccolto l'adesione di numerose e qualificate istituzioni, culturali, civili e religiose. Questa di oggi è una ulteriore occasione per scoprire l'attualità della figura di Agostino, il suo desiderio di verità, amore e libertà''.

La popolazione al seguito del cardinale e delle autorità civili e religiose si è quindi spostata in corteo verso l'area dei Ruderi Pirovano-Visconti, che a breve saranno oggetto di un intervento di recupero e consolidamento reso possibile grazie ad investimento finanziario dell'amministrazione comunale e ad un sostanzioso contributo giunto dalla Fondazione Cariplo, rappresentata nel corso della manifestazione proprio dal suo presidente Romano Negri.

Davanti ai Ruderi ha preso quindi la parola il sindaco Fragomeli che ha voluto iniziare il suo discorso da un brano tratto dalle Confessioni di sant'Agostino per poi spiegare l'importanza del progetto di recupero dei ruderi.

"Solo sette mesi fa inauguravamo il parco Rus Cassiciacum e oggi siamo qui riuniti in gran numero per la posa della prima pietra di quello che rappresenta l'inizio della futura Cittadella Agostiniana. Tra qualche giorno sarà assegnato l'appalto alla ditta che si occuperà dei lavori.

Oltre all'importanza di quest'opera, vorrei sottolineare la proficua collaborazione e la vicinanza tra le associazioni di Cassago, in particolare l'Associazione S. Agostino che da molti anni ha sponsorizzato la Cittadella Agostiniana. Ringrazio il Comitato rus Cassiciacum e i membri del consiglio comunale che hanno seguito e condiviso passo passo le fasi di questo progetto".

Il sindaco, dopo avere salutato tutte le autorità presenti, i Sindaci dei paesi vicini, il Prefetto, i responsabili della Soprintendenza, si è quindi rivolto all'arcivescovo: "Se siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo è anche grazie a lei, eminenza. Ricordo la sua prima visita avvenuta nell'agosto 2004 per l'apertura della Settimana Agostiniana, poi la Via Crucis del 2007. Ha seguito il nostro percorso aiutandoci a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati".

E' seguita la cerimonia di benedizione della prima pietra e il cardinale, prendendo la parola, ha desiderato sottolineare la figura di sant'Agostino legandola al concetto di santità, soprattutto in questo anno in cui si celebrano i 400 anni della canonizzazione di San Carlo Borromeo.

"La vocazione che deve accompagnare ognuno di noi deve essere la santità. Non dobbiamo avere paura di noi stessi, ma saper entrare nel profondo della nostra anima, allontanandoci dalla periferia e dalle cose futili. Siamo spesso impegnati a pensare ad altro, dimenticandoci di ciò che è importante, ovvero il nostro rapporto con il Signore".

Sant'Agostino, per il cardinale, è il prototipo dell'uomo chiamato alla santità, un esempio che ha accompagnato le esperienze della Chiesa cattolica in Europa di questi ultimi millenni. In questa linea che ha privilegiato la sacralità del luogo e soprattutto l'orizzonte della santità per ogni uomo, mons. Tettamanzi ha voluto anticipare i nomi dei prossimi Beati per la diocesi di Milano, che gli sono stati comunicati proprio in mattinata dal Papa.

Ha tratteggiato a questo punto rapidamente le figure di don Serafino Morazzone, parroco di Chiuso di Lecco, di Padre Clemente Vismara originario di Agrate Brianza e di Suor Enrica Alfieri, che espresse il suo apostolato fra le carceri di san Vittore a Milano.

Il cardinale ha quindi proceduto alla benedizione della prima pietra ed infine ha firmato una pergamena a ricordo dell'avvenimento. La cerimonia si è spostata infine nel Parco Rus Cassiciacum per i saluti finali, alla presenza dei giovani del Coro Adeodato che ha allietato l'arcivescovo e i numerosi presenti con alcune canzoni, mentre l'Associazione S. Agostino rivolgeva il suo saluto all'arcivescovo: "S'era levato un sole splendente. La serenità del cielo e la mite temperatura ci invitò a scendere nel prato. Lo facevamo assai spesso quasi per abitudine ... Partito per la campagna - aggiunge Agostino - con tutti i miei familiari, ti benedicevo gioioso. Quanto mi basterà il tempo per mettere in scritto tutti i tuoi grandi benefici a noi accordati in quel periodo ? Quando ricorderò tutti gli avvenimenti di quei giorni di vacanza? Non li ho dimenticati, né tacerò la durezza del tuo flagello e la mirabile prestezza della tua misericordia. Anche Cassago non ha mai dimenticato questo grande Santo e l'ha voluto suo Patrono nel 1631: oggi Le vogliamo offrire alcuni semplici doni che ricordano questa nostra devozione. Sono piccola cosa, ma preziosa."

Dei ragazzi hanno consegnato a questo punto i segni del lavoro e dell'espressione devozionale cassaghese:

Ecco dunque il libro "Con il tricolore al collo" del prof. Alzati che ricorda l'Unità dell'Italia e del Mediterraneo romano,

poi il volume per ragazzi "Adeodato e l'umbra tenebrarum" un romanzo che presenta il figlio di Agostino, il più piccolo di tutti, ma con un ingegno che prometteva grandi cose,

quindi il dolce di S. Agostino che mamma Monica confezionò il 13 novembre nella villa di Verecondo per il compleanno del figlio e infine una copia de "Il Cammino di sant'Agostino" dell'ing. Renato Ornaghi che propone un grande pellegrinaggio mariano sulle orme del Santo in Brianza fino a Milano e Pavia.

"Grazie all'arcivescovo - ha concluso infine il parroco don Adriano nel saluto di commiato - non penseremo a questo progetto solo come opera muraria, ma come pietra viva, quella che il Signore ci insegna ad essere. Sant'Agostino deve essere per noi fattore di umanità e civiltà".

Il cardinale, dopo aver salutato i fedeli, si è portato nel Nuovo Municipio da dove è salito in auto alla volta di Calolziocorte, per una messa da concelebrare insieme al vescovo di Bergamo.