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PITTORI: Guerrieri Giovanni Francesco

La Madonna della Cintura con i santi Agostino, Monica

La Madonna della Cintura con Agostino, Monica

 

 

GUERRIERI GIOVANNI FRANCESCO

1620-1625

Mondolfo, chiesa di Sant'Agostino

 

La Madonna della Cintura con i santi Agostino e Monica

 

 

Questa buona tela, che viene attribuita a Francesco Guerrieri, raffigura la Vergine in trono con il Bambino, che offrono la cintura ai santi Agostino e Monica. L'opera è conservata Mondolfo nella chiesa di sant'Agostino.

Al centro della tela, in alto su una nube, la Vergine cinta da una luminosa aureola, con il bambino sulle ginocchia, è intenta a dare una cintura di cuoio a sant'Agostino. Il Bambino rivolge la sua attenzione a madre Monica, anch'essa genuflessa ai piedi di Maria. In alto due angioletti volano reggendo una corona di stella da porre sul capo della Vergine. La Madonna è la figura che più cattura l'attenzione per i colori vivaci del vestito, per il viso dolce e attraente, di nobile espressione e dai delicati lineamenti.

Anche le figure di Agostino e Monica rivelano una spiccata vena naturalistica. Molto bello il piviale del santo, ricco di effetti luminosi e di colori cangianti. Sia Agostino che Monica indossano la nera tunica dei monaci agostiniani a rimarcare la stretta dipendenza dell'ordine da queste due figure straordinarie del cristianesimo.

Agostino ha un volto ancora giovanile con una folta e ben curata barba. Il suo sguardo è devotamente rivolto alla Vergine e con la mano sinistra accoglie il sacro cingolo portandolo al petto. Monica invece ha lo sguardo dimesso che si volge verso la sacra cintura con profonda attenzione e devozione. Ai piedi della Vergine Agostino ha deposto le sue insegne episcopali: la mitra bianca è posata sopra il bastone pastorale, mentre un angelo bambino tiene aperte un grande e grosso libro indicando con la mano destra una pagina aperta. Ai piedi di Monica è deposto un crocifisso. Lo spazio intorno ai quattro personaggi principali è etereo, senza la presenza di evidenti panorami, il che rende la scena senza tempo e senza spazio.

 

 

Giovanni Francesco Guerrieri

Questo pittore è noto anche come Giovanni Francesco Guerrieri da Fossombrone, perché nacque in questa città nel 1589. Guerrieri è stato un artista di spicco nell'orizzonte culturale pittorico marchigiano della prima metà del Seicento. La sua pittura fu spesso paragonata dai suoi contemporanei a quella di Caravaggio, sia pure con toni più tenui. Caravaggio in effetti fu un modello per lui in età giovanile, quando trascorse un periodo formativo a Roma. Le sue opere sono conservate in vari musei, pinacoteche e chiese nel pesarese e nell'urbinate.

Quando ritornò a Sassoferrato, Guerrieri dipinse nella chiesa di S. Maria del Piano i miracoli di san Nicola da Tolentino nella cappella omonima. La cappella era stata fatta edificare nel 1613 da monsignor Vittorio Merolli archiatra di Paolo V Borghese, come ricorda lo stesso artista nelle sue memorie. In quella occasione ricevette oltre a un compenso in scudi anche il rimborso delle spese per i colori e il vitto per un servitore per sé. La tela con il Miracolo della canna è firmata e datata 1614 dal pittore che si dichiara ventiseienne. Sempre in Sassoferrato, e sempre in S. Maria del Piano, si conserva anche la tela qui presentata con la Vergine, il Bambino e i santi Agostino e Monica. Quest'opera risale al 1615. Morì a Pesaro nel 1657.