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AFRICA ROMANA: Fumos Minus

Mosaico tombale che porta l'epitaffio del vescovo Flavius Vitalis oggi al Museo del Bardo

Mosaico tombale di Flavius Vitalis

 

 

FUMOS MINUS

 

 

 

Mosaico tombale che porta l'epitaffio del vescovo Flavius Vitalis. L'iscrizione è circondata da una corona e la decorazione è formata da una serie di simboli di grande significato cristiano: colombe opposte da una parte all'altra rispetto a un cantare, rose, fagiani.

Il mosaico risale alla fine del IV e inizio del V secolo d. C. Attualmente è conservato al Museo del Bardo. La cittadina romano-bizantina conserva numerosi altri mosaici che rivelano la notevole influenza e la presenza delle comunità cristiane in loco.

Mosaico tombale di un medico municipale (archiatra) che si chiamava COTTINUS oggi al Museo del Bardo

Mosaico tombale di un medico municipale (archiatra) che si chiamava COTTINUS

Tra questi ricordiamo il mosaico tombale di un medico municipale (archiatra) che si chiamava COTTINUS. Da una parte e dall'altra dell'epitaffio, la decorazione mostra due colombe che si appoggiano entrambe su un piccolo monte (simbolico) da dove dovrebbero scendere i quattro fiumi del Paradiso.

 

Un nuovo mosaico funerario cristiano che ci arriva da Fumos Minus raffigura l'epitaffio di un bambino di nome VICTOR.

La dicitura riporta alcune informazioni relative alla sua tenera età: VICTOR INNOX IN PACE VIXIT ANNI SOCIO MENSES TRES DIEBUS VIGINTIUM.

Mosaico funerario cristiano che ci arriva da Fumos Minus e che raffigura l'epitaffio di un bambino di nome VICTOR oggi al Museo del Bardo Mosaico funerario cristiano proveniente da Fumos apparteneva alla tomba di un bambino di nome BLOSSUS oggi al Museo del Bardo

Epitaffio del bimbo VICTOR                Mosaico funerario di Blossius

Si vede in alto una corona con una rosa al suo centro, un motivo tipico delle sepolture cristiane. Il mosaico risale alla fine del IV e inizio del V sec. d. C. Attualmente è conservato al Museo del Bardo.

 

Un altro bel mosaico funerario cristiano proveniente da Fumos apparteneva alla tomba di un bambino di nome BLOSSUS. Sopra l'epitaffio propriamente detto si vede una bella corona con al suo interno una rosa.

Il mosaico risale alla fine del IV e inizio del V secolo d. C. Attualmente è conservato al Museo del Bardo. Sono rimasti anche altri interessanti mosaici fra cui uno dai significati simbolici paradisiaci relativo alla lastra tombale di un medico, un certo Cottinus.