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1976 : visita san pietro in Ciel d'Oro a Pavia

Omaggio floreale di Cassago davanti all'Urna di sant'Agostino in san Pietro in Ciel d'Oro

Omaggio floreale di Cassago davanti all'Urna di sant'Agostino

 

PELLEGRINAGGIO A PAVIA

10 maggio 1976

tratto da Notiziario Parrocchiale di Cassago anno III, n. 27 aprile 1976

 

 

 

Dal 25 aprile (data del Battesimo di S. Agostino) al 2 maggio, la gotica Arca che contiene le ossa di S. Agostino trasferite da Ippona a Cagliari e da qui nella Basilica di San Pietro in Ciel d'Oro nel secolo VIII a Pavia, rimarrà aperta alla venerazione dei fedeli. Approfittando della giornata festiva e della vigilia dell'apertura della Missione, l'Associazione Sant'Agostino assieme alla Parrocchia, organizza un mini-pellegrinaggio a Pavia con il seguente programma:

Sabato 1 maggio:

ore 7.30: Partenza dalla piazza della Chiesa.

ore 9.30: Santa Messa davanti all'Arca di S. Agostino; sollievo.

ore 11.30: Sosta all'abbazia di CHIARAVALLE fondata nel 1135 dai Cistercensi.

Visita all'insigne monumento guidata da un monaco.

 

Quota a persona: L. 2.500 da versarsi all'iscrizione o al Parroco o al Sig. Cattaneo Pierino entro il 25 aprile.

 

 

 

 

PELLEGRINAGGIO ALL'URNA DI SANT'AGOSTINO A PAVIA

di Anita Savini

tratto da Notiziario Parrocchiale di Cassago anno III, n. 29 giugno 1976

 

 

 

Quest'anno, il primo maggio, con uno splendido sole, 23 cassaghesi, hanno interrotto la motononia del tempo e delle abituali occupazioni per dar corso ad un buon inizio di stagione e della Santa Missione con un proficuo appuntamento nella basilica di san Pietro in Ciel d'Oro a Pavia. Dopo una breve sosta al ponte del Ticino ed uno sguardo al Castello visconteo, Sant'Agostino, presenti le sue Ossa, racchiuse sotto cristallo, fra le arcate dell'antico Tempio, in una cornice marmorea ad Arca, simbolo di salvezza, ci accoglie ! La santa Messa viene concelebrata dal Parroco e da padre Angelo Giussani, provinciale degli Agostiniani, che fu già fra noi a Cassago venuto apposta da Milano per inaugurare la Sede-Museo, che tiene una elevata omelia.

Il gruppo dei presenti è compreso e devoto in preghiera! Una coppia di stranieri si unisce partecipando al rito. Si scattano le foto. Un giovane Padre agostiniano, a nostro sollievo spirituale, dopo averci illustrata la storia della Basilica, ci fa visitare l'Arca marmorea di Sant'Agostino (davanti alla quale viene posto l'omaggio floreale dell'Associazione) e le Tombe di S. Severino Boezio, senatore, console, filosofo ucciso dal re Teodorico e del re Flavio Liutprando, illustre capo dei Longobardi. Ci fa passare nella sontuosa sacristia, dallo stile pompeiano, dove si acquista qualche ricordo che conservi in noi ed arricchisca la conoscenza del nostro Ospite del passato perché riviva nel presente e sia continuata nell'avvenire la sua protezione.

AI Parroco vengono consegnate in dono alcune pubblicazioni sulle Settimane agostiniane che subito passa al sig. Cattaneo Pierino per il Museo agostiniano. Da Pavia si puntò poi su Milano per una tappa a Chiaravalle nel celebre Monastero cistercense "della Ciribiciacula!" dove, all'ingresso, ci dà il benvenuto la statua a mezzobusto di San Bernardo, il fondatore dell'Ordine, il cantore della Madonna, di colui che al saluto rivolto alla Vergine, passando davanti alla sua Immagine: «Ave, Maria!" si sentì rispondere: "Ave Bernardo! ".

Un Padre ci fa da guida e da cicerone ma la sua cordiale e senese eloquenza viene interrotta da una austero ed ieratico monaco ben giovane ma zelante e puntuale per la recita dell'ora di Sesta in coro, a mezzogiorno.

Il Parroco interrompe la recita del Rosario per non disturbare il soavissimo canto dei monaci che, in bianche vesti con cocolla e cappuccio monacali, cantano e si inchinano profondamente. Stiamo ad osservare in commosso silenzio lo snodarsi della salmodia e dell'azione liturgica in perfetto latino! Dopo il «coro» ritorna a noi chi ha sospeso per breve di illustrarci il valore e l'onore della Certosa. A rendere glorioso l'Or- dine cistercense, un Albero genealogico dipinto sul Iato destro del Transetto ci da la visione esatta del rigoglioso ramificarsi dell'Ordine nella Chiesa.

E la lunga scala che dal Transetto sale, sale verso la Clausura mi fa pensare alle Scale che congiungono la terra al cielo e che fanno storia, ogni tanto nella provvidenza umana (da Giacobbe a sant'Angela Merici) sulle quali gli Angeli salgono e scendono a servizio di Dio! Visitiamo, per ultimo, il chiostro freddo ed umido. A riconoscenza il Parroco che poggia i piedi a terra e valuta il concreto chiede una elemosina per i Monaci e la consegna al Senese con un piglio tutto brianzolo cioè senza busta e dicendo: "Cassiciaco ha bisogno di preghiere! "

Altre foto ed una capatina al bar e poi ... ritorno nell'afa del meriggio a Cassago per dare inizio alla Santa Missione.