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2013: Labaro

Il Labaro della Associazione S. Agostino viene benedetto da don Sergio Ceppi

Il Labaro della Associazione S. Agostino viene benedetto da don Sergio Ceppi

Il presidente Luigi Beretta presenta e illustra il Labaro

Il presidente Luigi Beretta presenta e illustra il Labaro

 

 

IL LABARO DELLA ASSOCIAZIONE S. AGOSTINO

1 settembre 2013

Chiesa parrocchiale di Cassago

 

 

 

 

 

La messa celebrata in parrocchia nella mattinata di domenica 1 settembre è stata la cerimonia centrale della Settimana Agostiniana, che aveva preso il via lo scorso 27 agosto a Cassago.

A celebrare la funzione religiosa, nella ricorrenza della 383° Festa in onore di Sant'Agostino patrono di Cassago, oltre al parroco don Adriano Valagussa anche don Sergio Ceppi, che ha festeggiato il sessantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco Gian Mario Fragomeli insieme ad assessori e consiglieri.

All'offertorio è stato offerto l'olio per la lampada votiva da parte del primo cittadino e della autorità comunali cassaghesi. Al termine della celebrazione, il presidente dell'Associazione storico-culturale dedicata al Santo, Luigi Beretta, ha presentato ai fedeli il nuovo Labaro dell'Associazione.

 

Il Labaro si presenta con due facciate: sulla prima figura l'immagine del cenacolo agostiniano ripresa dall'artista brianzolo De Nova.

Le diciture ricordano la data di fondazione dell'Associazione, il 1967,  e il rapporto fra Cassago e il rus Cassiciacum di sant'Agostino.

Sull'altra facciata vi sono invece due frasi riprese dai Soliloquia che sono intramezzate dal simbolo degli "agostiniani", un libro aperto con un cuore fiammante trafitto da una freccia.

La prima frase in latino recita "Deum et animam scire cupio", ed è tratta dall'incipit dei Soliloquia, mentre la seconda è "Un cuor solo e un'anima sola in Dio" che riprende l'inizio della regola agostiniana.

 

Il labaro è stato realizzato su indicazione dei Soci dell'Associazione che ne hanno indicato immagini e testi. Vi hanno lavorato alcune signore che si sono impegnate pazientemente per diversi mesi.

Nessuna di loro ha voluto rivelare la propria identità preferendo restare nell'anonimato, perchè si tratta di un lavoro eseguito per una associazione che ha sempre lavorato per valorizzare la Comunità cassaghese.