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9 aprile 2010: Incontro su Agostino con Preziosi, Fisichella e Lupi

I relatori della serata: mons. Rino Fisichella, l'on. Maurizio Lupi e l'attore Alessandro Preziosi

I relatori della serata, mons. Fisichella, l'on. Lupi e l'attore Preziosi

Il pubblico presente all'incontro con mons. Rino Fisichella, l'on. Maurizio Lupi e l'attore Alessandro Preziosi

Il folto pubblico presente all'incontro

Le autorità civili e religiose presenti all'incontro con mons. Rino Fisichella, l'on. Maurizio Lupi e l'attore Alessandro Preziosi

Autorità civili e religiose presenti al dibattito

 

Incontro su sant'Agostino

Chiesa parrocchiale di Cassago

venerdì 9 aprile 2010

 

La Fondazione "Costruiamo il futuro" in collaborazione con l'Associazione storico culturale sant'Agostino e la Parrocchia di Cassago ha aperto la Settimana dedicata al santo di Ippona con un significativo incontro dedicato alla sua figura come presentazione alla mostra "Si conosce solo ciò che si ama", allestita presso l' oratorio maschile del paese dal 10 al 18 aprile 2010.

Una chiesa colma di fedeli e di appassionati alla figura di Agostino ha accolto con un lungo applauso Monsignor Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense e cappellano della Camera dei Deputati, Alessandro Preziosi, noto attore ed interprete del Santo di Ippona nella fiction di Rai Uno a Lui dedicata, e Maurizio Lupi, Presidente della fondazione "Costruiamo il futuro" che hanno animato la serata con i loro interventi.

Il tema dell'incontro è stato approfondire, testimoniare ed interrogarsi sull'immagine di un grande Santo segnato dal desiderio profondo di ricercare il senso della vita e della felicità, che accompagna le aspirazioni di ogni uomo. Ne è sortita la personalità di un uomo bisognoso di una fede ragionevole e non soltanto razionale, alla continua ricerca della Verità che lo ha condotto nella Sua vita all'incontro fatale e suggestivo con Cristo, fino alla conversione. Filo conduttore dello straordinario quanto inusuale dibattito è stato il titolo della Mostra "Si conosce solo ciò che si ama". I relatori che si sono succeduti hanno ripercorso il segno essenziale e il significato dei pannelli esposti che, subito, propongono due forti e spiazzanti interrogativi, propri anche a sant'Agostino nel suo percorso di vita, "Che cos'è la Verità? Dove possiamo riconoscerla?" ed infine la fatidica domanda che la madre di Agostino, Monica, pone al figlio amato, suscitando in Lui un profondo dissidio e sgomento, "Tu sei felice?".

Nel suo intervento Alessandro Preziosi, ha cercato di rapportarsi al grande vescovo, che ha impersonato nella fiction, e ha espresso con vigore l'idea che  "la figura di Agostino non è riducibile all'immagine di un Santo, vissuto 1600 anni addietro, ma è tuttora estremamente viva, strettamente attuale. Ogni fatto che accadeva al Santo, ogni singolo episodio del quale Egli era protagonista, è stato per Agostino motivo di approfondimento, uno scavare a fondo dei Suoi desideri, dei Suoi interrogativi, rimanendo sempre ancorato alla realtà, tanto che l'avvicinarsi al Mistero di Cristo cresceva in maniera proporzionale alle Sue esperienze quotidiane. Il conoscere, l'arrivare ad una Verità più grande di Lui, è stato il frutto di una passione irrefrenabile, quella dell'anima. Non si conosce, che per amicizia. Egli ci ha infatti lasciato questo grande messaggio. Ogni giorno facciamo degli incontri e molteplici sono i modi di rispecchiarci nella nostra vita ed in quella degli altri. Posso dire con estrema sincerità che il mio personale incontro con Sant'Agostino, da me interpretato nella fiction, è per la prima volta assolutamente umano, senza filtri. Quando riguardo gli episodi, come abbiamo appena fatto insieme, vedo Alessandro, nient'altro".

Conoscere, avvicinarsi e riscoprire il Santo di Ippona grazie a una miniserie televisiva è stato eccezionale per l'attore Alessandro Preziosi, soprattutto in "un momento in cui, sebbene siano passati ormai 1600 anni, la cristianità è sempre più minata ed ogni giorno noi tutti ci nascondiamo nel nostro reale, una modernità superflua, senza cercare e riuscire a trovare la nostra felicità, senza fare chiarezza nel nostro Io più profondo". Intensa e toccante anche la testimonianza di monsignor  Rino Fisichella che ha ricordato, con un accorato tuffo nel suo vissuto giovanile, di aver incontrato sant'Agostino il 27 agosto 1968, alla giovane età di diciassette anni.

"Non passa giorno senza che io consulti e frequenti sant'Agostino. E' per me una necessità - ha sostenuto mons. Rino Fisicghella - un'esigenza poiché trovo le Sue Confessioni piacevoli, vissute ed attuali. Per capire Agostino non dobbiamo uscire da noi stessi. Egli ci dice infatti che la Verità abita nell'uomo interiore. Non siamo più educati ed abituati al silenzio per rispondere ad interrogativi profondi che accompagnano la nostra vita quotidiana. E' più facile ovviarli, lasciarli scorrere. Agostino, incontrando l'uomo, ha incontrato Dio ed è avvenuta la Sua Conversione, struggente, vissuta fino alla fine, liberatoria, conquistata. Il Santo ha infatti pensato, messo in discussione la Sua fede. Domandarsi il motivo del credere è una fatica quotidiana per noi, un percorso instancabile che ha condotto Agostino alla Verità ed al Mistero di Dio. Una vita la Sua in continua evoluzione, ricca di interrogativi, pensieri, provocazioni, non priva di peccato, ma giunta al culmine nel pianto liberatorio della Conversione".

La mostra, curata da Giuseppe Bolis è stata presentata per la prima volta al Meeting di Rimini nell'agosto 2009, e si pone oggi come un'esigenza, attuale e veritiera nella sua storicità. Un sentito ringraziamento espresso dal Sindaco Gian Mario Fragomeli e dal parroco Don Adriano Valagussa è stato rivolto agli ospiti ed ai presenti all'incontro nella speranza che la figura del santo Patrono di Cassago possa essere strumento di comprensione della verità cristiana.