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1977: Festa di S. Agostino

Sant'Agostino vescovo e cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

FESTA DI SANT'AGOSTINO

dal Notiziario Parrocchiale, anno IV, n. 43 ottobre 1977

 

 

 

In un clima di semplicità reso ancora più intimo dalla giornata autunnale carica di pioggia, si è celebrato il 28 agosto scorso la festa del nostro compatrono S. Agostino che la tradizione vuole ospite del nostro paese nel lontano 386, con cerimonie semplici ma significative quale la Messa dell'offerta celebrata dal prof. don Giovanni Buga vice rettore del Seminario di Seveso accompagnata dai canti dei nostri giovani che per l'occasione si erano preparati con impegno.

Il pomeriggio con un'ora di preghiera comunitaria davanti a Gesù solennemente esposto, preparata dai giovani stessi con la guida del signor Parroco. In questo modo e con questo spirito la nostra parrocchia si prepara a celebrare l'anno centenario del soggiorno di S. Agostino e dei suoi amici nel 1986 come era nel desiderio del compianto Parroco don Giuseppe Panzeri.

Una preparazione attiva che ci deve vedere impegnati in campo spirituale, ma l'impegno nostro deve essere anche di studio e di ricerche per convalidare questa nostra tradizione. In questo nostro impegno trova la sua giusta collocazione il sempre devoto pellegrinaggio a Pavia alla tomba del Santo e la camminata Agostiniana. Pellegrinaggio che ha visto un buon numero di partecipanti anche di giovani che con i loro canti hanno sottolineato i punti più salienti della Celebrazione Eucaristica mentre il nuovo Parroco, che con grande sensibilità e cortesia ha voluto accompagnarci, durante la S. Messa, prendendo lo spunto dalle letture e collegandole al pensiero di S. Agostino tracciò per noi motivi di meditazione per una nostra crescita spirituale.

In precedenza abbiamo avuto la gioia di visitare uno dei più insigni monumenti di Pavia, la chiesa di S. Michele, gustando ogni particolare grazie alla competenza e cordialità del Parroco del posto e alle sue spiegazioni argute e brillanti.

Un'altra gradita sorpresa ci era riservata, la visita all'abbazia di Viboldone. Peccato d'essere arrivati quando le ultime note del vespero in canto gregoriano si spegnevano sotto le volte gotiche della insigne basilica, ma la spiegazione di una suora sulla vita di preghiera e di lavoro che loro fanno e il sorriso e quel senso di pace interiore che emanava da quel volto, ci hanno ripagato in pieno lasciando in ognuno di noi il desiderio di ritornare a respirare un po' di quell'aria e godere di quella pace e tranquillità che aleggia in quel posto. In quel momento il mio pensiero non poteva non andare al nostro S. Agostino e me lo immaginavo immerso nei suoi pensieri e nel silenzio immenso (ormai perduto) della nostra campagna di quel tempo e mi venne spontaneo il dire e il capire come un giorno il grande Agostino abbia detto: «Signore ci hai fatti per Te ed inquieto è il nostro cuore fintanto non riposi in Te ».

Una parola anche sulla camminata Agostiniana non può mancare, se non altro per dire un grazie sentito ai giovani della Polisportiva e qui sarebbe il caso anche di fare nomi se non avessi timore di offendere la loro modestia, per averla organizzata in modo veramente egregio. Peccato che la partecipazione per una serie di circostanze non è stata pari all'aspettativa. Come inizio non possiamo che essere contenti ripromettendoci di fare di più e di meglio per i prossimi anni.