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Oratorio di san Rocco

 san Rocco: dipinto di Da Sesto (1523)

san Rocco: dipinto di Da Sesto (1523)

 

 

ORATORIO DI SAN ROCCO

di Luigi Beretta

 

 

 

Sono scarse le notizie che riguardano questo luogo sacro. Certamente fu costruito dopo la metà del Trecento, quando il culto e la devozione verso san Rocco si diffusero in tutta Europa. Rocco fu proclamato e riconosciuto ben presto come il santo taumaturgo per eccellenza contro la peste. A Cassago gli fu dedicata, come accenna san Carlo, una cappella nell'area cimiteriale attorno alla chiesa di santa Brigida. Nella relazione della sua visita pastorale del 1571 san Carlo infatti afferma che la chiesa di Cassago non aveva una sacrestia, ma che veniva usato a questo scopo un oratorio, dedicato a san Rocco, che esisteva nel cimitero che si estendeva attorno alla chiesa, verso nord-est.

"Non adest sacrestia - scrive il funzionario carolino - salvo quod parochus nuperrime instauravit quoddam oratorium sancti Rochi super ipso cimiterio de ante dictas eius aedes constructum quod minabatur ruinam et illud aptare intendit pro sacrestia."

Il suggerimento del vescovo è quello di riutilizzare questo edificio come sacrestia da annettere alla chiesa e questo tanto più che minaccia di cadere in rovina.

In questo oratorio si conservava probabilmente come altare la pietra nera che ora è stata murata nell'altare della cappella di sant'Agostino nella chiesa parrocchiale. A questa pietra furono associati e riconosciuti nel primo seicento legami con la permanenza di Agostino nel rus Cassiciacum di Verecondo.