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1571: Cassago idest Caseatus

1571: documento di Curia con l'appellativo di 
								CASEATUS per Cassago

1571: documento di Curia con l'appellativo di CASEATUS per Cassago

 

1571

Descrizione della parrocchia di Cassago

 

Archivio Curia di Milano, pieve di Missaglia, vol. 18.

L'anonimo scrivano di Curia descrivendo Cassago fa un paragone inusuale, ma ricco di allusioni culturali e religiose: definisce Cassago caseatus con una aggettivazione che richiama il passo delle Confessioni di S. Agostino in cui nel nono libro ricorda il suo soggiorno nel rus Cassiciacum dell'amico Verecondo.

Lo stesso accostamento fu richiamato da Francesco Petrarca in un passo del suo De Vita Solitaria. Probabilmente il funzionario della Curia di Milano conosceva bene l'opera di Petrarca e gli venne naturale accostare Cassago al rure caseato agostiniano di petrarchesca memoria.

 

 

 

 

 

Cassago.

In dicto loco Cassaghi Constructa est ecclesia parochialis, habet altare solum, sub titulo sanctorum Jacobi et brigide. Ecclesia predicta nullos certos habet reditus, verum parochiani solvunt Curato mercenario lire 200 Imperij ex sua devotione, et adhuc nullum fecerunt instrumentum obligationis. 

 

 

Advertatur quod dictus Cassaghus, idest Caseatus, habet Inquam loca fertilia et nulli oneri supposita.

Sub dicta parochialis ecclesia adest oratorium sanctorum Marci et gregorij In loco de orliano dictae plebis massalie.

Presbiter Antonius Brambilla, Curatus mercenarius est.