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Giovanni Maria Dozio: Notizie di Missaglia e sua Pieve

Edizione critica degli appunti di Giovanni Dozio su Missaglia e la sua Pieve

Edizione critica degli appunti di Giovanni Dozio su Missaglia e la sua Pieve

 

 

 

SANT'AGOSTINO E CASSAGO

di Giovanni Maria Dozio

Estratto dal manoscritto Notizie di Missaglia e sua Pieve Raccolte dal 1853 in poi depositato presso la Biblioteca del Capitolo Metropolitano di Milano con la segnatura II-F-5-08-01

 

 

Don Giovanni Maria Dozio nacque nel 1798 a Porchera, una frazione di Olgiate Molgora, da Carlo Ambrogio e Carolina Galavresi. Nel 1820 poco più che ventenne occupò la cattedra di Lettere del seminario di Polleggio nel Canton Ticino. L''anno seguente fu ordinato sacerdote a Lugano nella chiesa dei frati cappuccini.

Nel 1839 ottenne la nomina a Dottore all'Ambrosiana di cui divenne Viceprefetto. Uomo erudito, dedito allo studio della teologia e della liturgia, si interessò alla storia della chiesa, al medioevo e alla paleografia. Sensibile alla condizioni di precarietà in cui vivevano i poveri e i più deboli istituì l'Opera Pia Dozio. Scrisse numerose opere, fra cui va ricordato l'ambizioso progetto di ricostruire la storia delle Pievi briantine. Il primo lavoro fu la stampa del volume "Notizie di Brivio e della sua Pieve" edito nel 1858 a Milano. Grazie alle sue ricerche paleografiche e alle indagini in ambito alto medievale fu chiamato a partecipare alla "Regia Deputazione per gli studi di storia patria", collaborando alla stesura del Codice Diplomatico Longobardo e ai "Monumenta Historiae Patriae". Dozio fu anche un notevole liturgista ambrosiano e  nel 1855 compilò il Cerimoniale Ambrosiano, fondamentale riferimento per gli studi liturgici e per l'attenta ricostruzione della storia del cerimoniale milanese dalle sue origini.

Afflitto da una dolorosa malattia, negli ultimi anni della sua vita si ritirò nella natia parrocchia di san Zeno, dove morì il 5 agosto del 1863 nella frazione di Valmara del Comune di Olgiate Molgora.

 

 

Il manoscritto Schede contenenti Notizie di Missaglia e sua Pieve Raccolte dal 1853 in poi è depositato presso la Biblioteca del Capitolo Metropolitano di Milano con la segnatura II-F-5-08-01. Si compone di 194 fogli di dimensioni disomogenee. Fu scritto in un arco di tempo che va dal 1853 fino al 1862. Ne riportiamo la parte relativa a Cassago.

Il personaggio che legato la sua storia a Cassago è indubbiamente sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa. Dozio richiama quanto scritto dal Ripamonti, secondo il quale la località in cui si sarebbe ritirato Agostino per prepararsi al battesimo corrisponderebbe proprio a Cassago nella Pieve di Missaglia: ipotesi che considera plausibile perché sorretta, a suo giudizio, da qualche fondamento.

Rileva poi che in Cassago nel 1659 c'era la "Stanza di sant'Agostino", evidenziando questa notizia con una sottolineatura.

 

 

foglio 103r

Cassago - Cassiacum, Cassiciacum

Esemi di nomi accorciati, in guisa da contraddire alla teoria delle fasi lessicali, messa in campo dal signor Cossa [1]

Samoriacum, Cod. Fum. pag 115         Somirago

Germaniaca, ivi                                    Germignaga

Asbigiade, ivi                                       Albizate

Buiragum, nel Cod. della Croce, passim       Burago

Andiciagum, Cod. Fumag. i, p. 229      Inzago

Glasiade, v. ancho p. 322                   Gessate

Biliciago, ivi                                         Billinzago

Congorciola, ivi                                   Gorgonzola

Basilianum, Cod. Fumag. p. 355         Basiano

 

Cassiacum carta dell'854, co. Fumag. pag. 297 è probabilissimo che sia il nostro Cassago, perché il contratto è fatto in Arlenico, sopra Lecco / Acto Leoquo, vico Aurolinigo, ove fu poi un monastero di monache cistercensi / e vi sono due testimonii di Aquate, de vico Coade.

Questi fatti, se non m'ingannano, stan contro alla teoria delle fasi lessicali.

 

...

 

Foglio 104r

Cassago

1° Non è vero che il nostro Cassago sia costantemente denominato Cassagum.

Qui si esponga la serie delle carte nelle quali è detto Cassiagum etc.

2° Le osservazioni del Signor Cossa sulla singolarità dello staccarsi la s dalla c nel pronunciare Casciago è sottile e ingegnosa. Ma queste ed altre tali osservazioni son contraddette dal fatto. Perocché io credo che per innumerevoli esempi delle carte è dimostrato sia che i nomi corografici, nell'uso sovente capriccioso del popolo, non soggiacquero a determinate fasi lessicali, ma furono corciati o modificati con infinita varietà di modi, da escludere ogni legge ed ogni norma.

Asianum (carta del ... nel Cod. di Mario Lupo) Alzano

Classiate o Glaxiate, Gessate: carta dell'873, cod. Fumagalli

Badaglum, Baggio (ivi)

Ameglao, Miglao, Muggiò 8ivi)

Canimalum, Carimate (ivi)

Anticiacum, Inzago (carta dell'874 cod. Fumagalli)

Olegiate, Olgiate (carta dell'875)

Luanum, Lugano

Bugionacum, Busnago

Eporeanum, Oreno

Evornacum, Ovornacum, Organo.

 

 

Foglio 105r

Cassago

Di Cassago così scrisse il Ripamonti sul finire del terzo libro della sua storia della Chiesa milanese, "Cassiciacum, in Massaliae regione, collis inclitus armorum et litterarum gloria" ma lo scrisse certo fantasticando, perché io non so quei curiosi fasti d'armi qui sia avvenuti, né qual uomo valente in lettere sia qui nato, o v'habbi soggiornato. Ben è credibile molto che questo Cassago sia il Casgiacum o cassiciacum, dove per alcuni mesi dimorò S. Agostino in preparazione al battesimo.

 

 

Foglio 106r

Corografia

Cassago o Cassiciacum, Cassiacum, Cassagum. Non so dire dell'epoca in cui per influenza, come io credo fondata la parochia dedicata all'apostolo S. Giacomo de' monaci di S. Giacomo di Pontida che vi ebbero possessi ed un oratorio di S. Maria in Campolungo ma ciò avvenne certamente dopo il secolo XIII. Buoni argomenti persuadono che qui soggiornasse S. Agostino. L'attual chiesa fu edificata, in più comodo sito che non l'antica verso il 1756: l'antica  ch'era allora angusta e cadente, fu demolita, perché que' materiali servissero alla costruzione della nuova: e nel demolirla fu trovata una lapide di cerizzo di figura semicircolare lunga circa 3 braccia, colla seguente iscrizione gentilesca:

Marilla

R. Omini F.

O. V. M. F.

 

Letta così

Marilla

Recepto Omine Fausto

Oraculo Veneris Monumentum Fecit.

 

Nell'antica chiesa erano alcune antiche pitture di maestro Paolo da Soma fatte nel 1542.

 

 

Foglio 107v

Cassago

iscrizione trovata nella chiesa vecchia di Cassago sopra una lapide di cerizzo di figura semicircolare di larghezza braccia e circa.

Marilla

R. Omini F.

O. V. M. F.

 

Letta così

Marilla

Recepto Omini (sic) Fausto

Oraculo Veneris Monumentum Fecit.

 

Iscrizione sopra la volta del coro dell'una e dell'altra parte ove restava appoggiato l'architrave della suddetta chiesa:

H. O. F. F. Cristoforus

Ambrosius de Brambilla

Fratribus III idus Iulii

M.D.XXXXII

H. Opus pinsit

M. R.  Paulus Sumensis

Calendas Iulii M.C.XXXII

 

 

Fol. 108r

La parochia di Cassago fu certamente fondata dopo il secolo XIII.

Membro della parochia di Cassago:

Suzzanò, o Zizanò - Oriano - Tremoncino - Rosello - Campi Asciutti, campi sicci.

L'attual chiesa parochiale di Cassago fu edificata nel 1755, coi materiali della vecchia chiesa.

1659 in Cassago, Stanza di Santo Agostino.

 

 

 

(1) G. Cossa, Di alcuni luoghi abitati nell'agro milanese e comasco che dal medio evo in poi cambiarono nome e più non esistono, in Giornale dell'I. R. istituto lombardo di scienze, lettere e arti, Milano 1851, tomo III, pp. 6-7: "Alla metamorfosi puramente lessicale dei nomi corografici, in  una colla notata tendenza di accorciare i vocaboli, concorsero altre fonetiche abitudini di questo o quel dialetto. fanno al proposito nostro le denominazioni di Auximate, oggi Usmate, e volgarmente Oeus; Aurelianum, divenuto Orliano, poi Oriano ... Quale esempo ancora più singolare di tali  trasformazioni, allegherò da ultimo Codegurtis, che (se m'è lecito avventurare una congettura corroborata da analogie) proferivasi da principio Caput de Curte: niuno, io credo, saprebbe a priori riconoscervi menzionato il casale che presentemente diciamo Cogò nel circondario di Missaglia."