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Giovanni Flechia: DI ALCUNE FORME DE' NOMI DELL'ITALIA SUPERIORE, DISSERTAZIONE LINGUISTICA

La voce Cassago nella interpretazione di Flechia

La voce Cassago nella interpretazione di Flechia

 

 

 

DI ALCUNE FORME DE' NOMI DELL'ITALIA SUPERIORE, DISSERTAZIONE LINGUISTICA

di Giovanni Flechia

da Memorie della Reale Accademia delle Scienze di Torino, 1871 Serie II, tomo XXVII, 297-298

 

 

 

Casciago (dial. Casciagh), Cassiciacum, Cassicius.

Già Alessandro Manzoni in una sua lettera al Poujoulat, ha con grandissima verisimiglianza identificato l'odierno Casciago del distretto di Varese col rus Cassiciacum che S. Agostino (Conf. IX, 3) dice essergli stato dato a conoscere dall'amico Verecondo e che, secondo l'opinione più comune, venne sinor confuso con Cassago, terra appartenente essa pure alla provincia di Como.

Alle ragioni fonologiche allegate dall'illustre milanese perché Casciago e non Cassago devesi più regolarmente tener derivato da Cassiciacum, egli ne aggiunge anche altre, dedotte dalle circostanze del luogo, le quali rispondono meglio che quelle di Cassago non farebbero, a certe allusioni del santo relative ai dintorni della villeggiatura.

Io qui non aggiungerò altro, se non che anche questo Cassiciacum si deduce un gentilizio Cassicius attestato da parecchie iscrizioni romane (cfr. Muratori, Th. V Inscript.) le quali fanno fede come fossevi una gente Cassicia donde poté per avventura essere riuscito quel Cassicius che forse qualche secolo prima era stato possessore e denominatore di quel fondo destinato a servir poi di campestre dimora a S. Agostino.

Un locale francese, che parrebbe rispondere assai regolarmente a Cassiciacum, è Chassezac, nome di una corrente che può essere stata così denominata da un vicino fundus Cassiciacus. Cf. Cassago e Cazzago.* * *

 

 

CASSAGO (Com. dial. Cassagh), Cassacco (Friul. dial. Ciassà), Cassiacum, Cassius.

Questo nome locale, in quanto è del Comasco, come già fu notato, viene dal Giulini, dal Bambognini, dal Fabi, da Zuccagni Orlandini e da altri fatto rispondere al Cassiciacum di S. Agostino, al quale già abbiamo contrapposto come rispondente Casciago. All'identificazione di Cassago con Cassiciacum ostano del tutto le ragioni fonetiche del dialetto lombardo; mentre esso verrebbe ad essere un risultato affatto regolare di Cassiacum (attestato d'altronde dalle antiche carte), come lo è il frequente Cassano di Cassianum. Un Cassago d'identica origine trovasi pure nella Liguria, dove, sebben rare, pur sono alcune di queste forme in ago. Cf. Cassano, Casciano (Nap.), e Cassiano, la quale ultima forma, in quanto è dell'Alta Italia, potrebbe piuttosto originarsi da Cassilianum, Cassilius. (V. p. 9 e seg.).

Parecchi i Cassii e i fondi Cassiani registrati dalla tavola di Velleja.