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Centro Culturale sant'agostino: Beato Novello

Immagine del beato Agostino Novello

Immagine del beato Agostino Novello

 

 

BEATO AGOSTINO NOVELLO OSA

di Sr. Dina Roda

 

 

 

 

Segnaliamo la pubblicazione di un volumetto dedicato al B. AGOSTINO NOVELLO OSA, opera di Sr. Dina Roda, dell'Eremo agostiniano di Lecceto (Siena). Il prossimo 19 maggio, a Termini Imerese (PA), inizierà l'anniversario sette volte centenario della morte del beato (1309-2009): alle manifestazioni religiose e culturali prenderanno parte il Rev.mo Priore Generale dell'Ordine, P. Francis Robert Prevost, il Priore Provinciale d'Italia, Gianfranco Casagrande, P. Giuseppe Turco consigliere delegato per la Sicilia.

 

Il beato agostiniano Agostino Novello, al secolo Matteo (1240 ca. – Siena, 19 maggio 1309), è stato reso celebre dalla splendida tavola a lui dedicata dal pittore Simone Martini. Sulla data ed sul luogo di nascita molto si è discusso. Secondo talune fonti potrebbe essere nato a Tarano, nella provincia di Rieti, oppure a Termini Imerese (lo rivendicano anche Trapani, Taormina, Gela e la stessa Palermo): la disputa sulle origini del beato Agostino viene citata nell'opera Recitazione della controversia liparitana dedicata ad A.D. di Leonardo Sciascia. Dopo aver studiato diritto all'Università di Bologna, lavorò nella cancelleria del regno di Sicilia, alla corte di re Manfredi. Morto il re nella battaglia di Benevento (1266), e lui stesso ferito e malato, decise di cambiare radicalmente vita. Abbandonò la corte e i suoi privilegi, si recò nell'eremo di Rosia degli Agostiniani, presso di Siena.

A Rosia professò i voti religiosi come semplice fratello laico col nome di Agostino. Si racconta che, fortuitamente, in occasione di un processo in merito ai diritti del suo convento la perizia giuridica che espresse ne rivelò la vera identità. Quando l'allora Priore Generale dell'Ordine, il beato Clemente da Osimo, conobbe il talento e le virtù di frate Agostino lo chiamò a Roma dove fu impiegato presso la Curia dell'Ordine e fu ordinato sacerdote. Apprezzato dal papa Nicolò IV, Agostino fu nominato penitenziere apostolico e confessore del pontefice, funzioni che svolse per quasi 10 anni, anche sotto i pontificati di Celestino V e Bonifacio VIII.

Nello stesso periodo collaborò alla stesura delle Costituzioni degli Agostiniani, le cosiddette Ratisbonenses, approvate a Regensbur (Bayern) del 1290. Un'altra delle sue fatiche giuridiche del nostro Beato fu la redazione del primo statuto del celeberrimo "Spedale" di Santa Maria della Scala, eretto presso la cattedrale di Siena. Il Capitolo generale dell'Ordine riunito a Milano nel 1298, in sua assenza, lo elesse Priore Generale dell'Ordine agostiniano e Bonifacio VIII lo confermò "senza alcun esame".

Accettò con umiltà l'incarico, ma dopo due anni convocò in anticipo il Capitolo per rinunziare all'onere del generalato e tornare alla quiete del suo eremo. Governò con giustizia e grande umanità, promulgando utili disposizioni per tutto l'Ordine. Trascorse gli ultimi anni di vita nell'eremo di S. Leonardo al Lago, presso il più noto eremo di S. Salvatore di Lecceto (Siena), "riposando all'ombra della divina contemplazione". Morì il 19 maggio 1309. Il suo corpo fu traslato nella chiesa di S. Agostino di Siena. La sua iconografia lo rappresenta n compagnia di un angelo - "l'angelo sussurrante" - simbolo della divina ispirazione. Eccettuate alcune insigni reliquie, rimaste a Siena e presso l'Eremo di Lecceto, il resto del suo corpo è stato trasferito a Termini Imerese, in Sicilia nel 1977.

Nel 1759 Clemente XIII ne approvò il culto. L'Ordine agostiniano celebra la memoria del beato Agostino il 19 maggio, unitamente a quella del beato Clemente da Osimo.