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Centro Culturale sant'agostino: Angelo Scarpetti

La copertina de libro

La copertina de libro

 

 

GLI AGOSTINIANI A SAN SEPOLCRO E IL BEATO ANGELO SCARPETTI

di Czortek, Mattei e Pallone

 

 

 

 

Segnaliamo la pubblicazione di un nuovo volume della serie Monografie Storiche Agostiniane, Nuova serie (n. 9), curato dalla Biblioteca Egidiana di Tolentino (MC). Si tratta di una monografia dedicata alla presenza degli Agostiniani a Sansepolcro e alla figura del locale beato Angelo Scarpetti.

 

Il volume raccoglie tre saggi degli studiosi:

 

- ANDREA CZORTEK, Gli Agostiniani a Sansepolcro nei secoli XIII e XIV (pp. 15- 71);

 

- MARIO MATTEI O.S.A., Gli Agostiniani a Sansepolcro dal XVI e XIX secolo (pp. 73-87);

 

- CECILIA PALLONE, Il beato agostiniano Angelo Scarpetti da Sansepolcro: vicenda biografica, culto e iconografia (pp. 89-114).

 

Il testo, corredato da una sezione di tavole a colori (pp. 116-134) e dai consueti apparati, è introdotto dagli interventi di S. E. Rev.ma Mons. Gualtiero Bassetti, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, del Rev.mo P. F. Robert Prevost, Priore Generale degli Agostiniani, e di P. Mario Mattei, Segretario del Centro Culturale Agostiniano e Archivista della Provincia Agostiniana d'Italia.

 

 

Frate dell’Ordine degli Eremiti di sant’Agostino. Nacque a Sansepolcro nella prima metà del XIII secolo. Una antica tradizione locale lo dice appartenente alla famiglia Scarpetti. Entrò nel convento cittadino degli Eremiti di Giovanni Bono nel 1254 circa. Nel 1256 il convento passò al nuovo Ordine dei frati Eremiti di sant’Agostino. Di lui si ricordano alcuni episodi miracolosi avvenuti già durante la sua vita, fra cui la resurrezione di un innocente condannato a morte.

Probabile, ma non certa, la sua partecipazione alle missioni per sviluppare l’Ordine in Inghilterra. Gli scrittori agostiniani e gli studiosi locali ne hanno ricordato, fin dal XVI secolo, la profonda umiltà, la decisa carità, l’illibata purezza di spirito e di corpo, attraverso le quali si conquistò, fra i concittadini, fama di uomo accetto a Dio e ricco di carismi soprannaturali. Morì a Sansepolcro nel 1306.