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François Lebouteux: LAURENTIUS

La copertina del libro di Lebouteux

La copertina del libro

 

 

 

 

LAURENTIUS

di François Lebouteux

 

 

 

Nell'arco di nove anni, alla fine del IV secolo dopo Cristo, il giovane Laurentius percorre un arduo cammino di maturazione umana e di educazione interiore. Partito dalla nativa Africa, raggiunge il suo maestro, Agostino, in Italia, per una sorta di stage filosofico a Cassiciacum, nella campagna lombarda. Quando Agostino (al termine dell'itinerario descritto nelle Confessioni) riceve il battesimo da sant'Ambrogio, Laurentius imbocca una direzione "laica": funzionario del Fisco imperiale, amante della nobile Thera, lascia Roma e Ostia per spostarsi fra scenari esotici, in una sequenza di emozionanti avventure.

Ai soleggiati paesaggi della Palestina e della Siria subentrano le foreste, il gelo, le intemperie della Germania, dove le orde barbariche premono sui confini di un Impero ormai decadente. Qui avviene, fra l'altro, il conturbante incontro con Gerd, una misteriosa profetessa germanica che, essendo cieca, si fa guidare dalla piccola Nicken.

Dopo una drammatica ritirata invernale al seguito della VI Legione - quasi un'anabasi - da Magonza a Treviri e Metz, il protagonista ritrova una Roma angosciata dalla minaccia dei Visigoti. I colloqui con l'anziano senatore Simmaco, esponente di un paganesimo colto e tollerante, cominciano a dissipare i dubbi dell'ex funzionario. Si annuncia una svolta esistenziale destinata a porre fine all'inquieta recherche di Laurentius, christianus non più incertus. E il perimetro della narrazione si chiude, così, con geometrica circolarità. Ispirato in una certa misura alle Memorie di Adriano della Yourcenar, Laurentius si snoda con accelerazioni, "campi lunghi" o primi piani, scambi di battute, dissolvenze, maestosi "esterni" che rispecchiano la sintassi cinematografica, suggerendo un irresistibile paragone con Il gladiatore, il celebre film di Ridley Scott.

La prosa flessibilissima di Lebouteux alterna sapientemente diversi registri: il flusso di coscienza, il racconto intriso di suspense, il dialogo asciutto e serrato, il fluido fraseggio delle lettere, la rozza espressività dei soldati, il raffinato argomentare del grande convertito, Agostino di Tagaste.   

 

 

Parigino di nascita (1929), François Lebouteux ha studiato all'Ecole Normale Supérieure, intraprendendo successivamente un'intensa attività nel campo dell'insegnamento e della formazione professionale, in Francia, in Algeria e in Nuova Caledonia. Il romanzo Laurentius, pubblicato in originale francese nel 2001 (col titolo Car ils ne savent ce qu'ils font), segna il suo esordio come romanziere.

Il volume è edito a cura delle Edizioni San Paolo (2003) per 256 pagine nella Collana: Letteratura / Opere letterarie. Classici / Le Vele: Testi di narrativa (in genere romanzi) capaci di coniugare le più moderne tecniche della "fiction" con i significati e i valori insiti nel pensiero cristiano.