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BEAti dell'Ordine Agostiniano: ANGELO da FURCI

Immagine del beato Angelo da Furci di Hajnal

Immagine del beato Angelo da Furci di Hajnal

 

 

Beato ANGELO da FURCI

(1246 - 1327)

di Agostino Giacomini O.S.A.

 

 

 

Nacque a Furci in Abruzzo nel 1246 da genitori agiati, che, essendo sterili, lo ottennero (secondo la tradizione, sulla qua le del resto riposano tutte le notizie sulla sua vita) per intercessione di san Michele Arcangelo, al cui santuario, sopra il non lontano Gargano, si erano recati in pio pellegrinaggio. Nel battesimo ebbe il nome di Angelo, che conservò poi anche in religione. Educato esemplarmente dai genitori, fu in seguito affidato a uno zio materno, abate benedettino di Cornaclano, presso Furci, con cui fece rapidi progressi sia nella scienza che nella santità. Morto lo zio, Angelo tornò a Furci.

Defunto poco dopo anche il padre, si recò a Vasto, dove entrò, nel 1266, fra gli Agostiniani, presso i quali compì gli studi regolamentari e ascese al sacerdozio. Intorno ai venticinque anni fu mandato a studiare alla Sorbona di Parigi, dove si sarebbe trattenuto cinque anni. Tornato in Italia, insegnò in vari conventi, finché fu destinato allo studio agostiniano di Napoli, da dove non si mosse più fino alla morte. Si distinse come teologo e oratore: anzi, gli storici gli attribuiscono un commento su s. Matteo e una raccolta di sermoni, che oggi non sappiamo dove si conservino.

Nel 1287 fu eletto superiore della provincia napoletana. Più tardi rinunziò ai vescovati di Acerra e Melfi. Morì a Napoli nel convento di S. Agostino alla Zecca il 6 febbraio 1327, e qui ebbe sepoltura. Il popolo, che già lo venerava da vivo come un santo, incominciò a raccomandarsi a lui, ottenendo favori e grazie. In seguito venne aggregato tra i santi compatroni di Napoli e festeggiato il 6 febbraio e il 13 settembre. Grande è la devozione verso di lui anche a Furci, dove nell'agosto 1808 fu traslato il suo sacro corpo. Il 20 dicembre 1888 Leone XIII ne approvò il culto ab immemorabili.

 

 

Da PERINI:

de Furcio B. Angelus, Aprutinus, an. 1246 ex patre Adalipto et matre Albitia ortus, eique nomen Angeli impositum ferunt, quia illum pii parentes, cum diu prole caruissent, S. Michaelis Arcangeli patrocinio impetrarunt. Postquam adolescentiam in viam mandatorum Dei constanter traduxisset, duodeviginti annos natus, in Eremitano Histonii coenobio habitum sumpsit. Philosophicis studiis in Italia imbutus, a B. Clemente Auxinano Lutetiam Parisiorum deinde missus fuit, ubi praeceptorem nactus est eximium eiusdem Ordinis doctorem Aegidium Romanum, quo magistro in sacra theologia mirum fecit profectum.

In Italiam reversus, ab eodem B. Clemente in maioris S. P. Augustini Neapolis coenobio studiorum moderator constituitur, quod munus cum magno alumnorum in doctrina atque pietate profectu semper, quoad vixit, studiose exercuit. Tot vero inter egregias dotes, ea B. Angelus excelluit humilitate, ut binos episcopatus, Acernensem scilicet et Melphiensem, ultro sibi oblatos constantissime recusavit. Tandem meritis cumulatus, ac etiam multis miraculis clarus, octogenario maior die 6 febr. 1372 Neapoli ad coelestem patriam migravit, ibique sepultus et arca marmorea conditus. Sed eius exuviae an. 1808, die 13 augusti, pio Furcensium studio, in patria translatae fuerunt, eiusque cultum ab immemorabili tempore eidem Beato praestito Leo XIII confirmavit. B. Angelus autem ms. reliquit:

1. Commentaria super Matthaei Evangelium. Insuper.

2. Volumen eius sermonum asservabatur in nostra Bibl. Bononiensi. 

 

 

 

 

Sacra Rituum Congregatione. Neapolitana seu Vasten. Confirmationis cultus ab immemorabili tempore praestiti Servo Dei Fr. Angelo a Furcio, Romae 1888; *LANZA, F., OSA., Vita del b. A. da E, Roma 1889; *PERINI, D., OSA., Il B. A. da Furci, agostiniano. Note biografiche 1327-1927, Firenze 1927; DI GIOVANNI, M., Una gloriosa figura d'Abruzzo. Vita del Beato A. da Furci, Furci (Chieti) 1959; The life of Blessed A. da Furci (Chieti, ltaly), Siena 1959.