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Chiese agostiniane IN Africa: Ippona

Basilica di S. Agostino a Ippona a fine restauro, foto di D. Martinet

Basilica di S. Agostino a Ippona nel 2013 dopo i restauri

 

 

LA BASILICA DI S. AGOSTINO A IPPONA

 

 

 

A ricordare il grande santo e pensatore che ha reso famosa Ippona nel mondo, c'č oggi una grande chiesa su un colle che sovrasta la cittā. La chiesa tenuta da monaci agostiniani, č ancora aperta e funzionante, ma i cristiani sono ben pochi: alcuni religiosi e qualche europeo che per lavoro o di passaggio si reca colā. Oltre al convento con 2 o 3 monaci agostiniani, dall'altro lato della chiesa vi č un istituto che accoglie anziani bisognosi, una specie di casa di riposo, gestito da un gruppetto di suore di diversa nazionalitā, e anche un po' su con gli anni, ma molto attive e impegnate.

La chiesa, eretta nel 1881, fu consacrata il 29 marzo del 1990, combina uno stile arabo-moresco e bizantino romano, come a sottolineare l'incontro di diverse culture attorno alla grande figura di S. Agostino. L'architetto fu Don Puquet, un sacerdote della diocesi di Avignone, che ha dato all'edificio una grande maestositā e solennitā, su un colle ove forse era anticamente l'acropoli della cittā di Ippona. Vi si conserva, come reliquia, l'avambraccio dello stesso S. Agostino, ottenuta da Pavia.

Una bella statua, nell'abside lo ricorda morente. La chiesa č custodita e officiata da un gruppo di monaci agostiniani originari dell'isola di Malta chiamati lā nel 1933. Esiste ancora una Ippona antica con resti archeologici abbastanza significativi. Anzitutto si puō vedere un bel tratto di strada romana ancora ben pavimentata, e possiamo immaginare S. Agostino che per quella stessa strada, con passo deciso, passava per recarsi al Foro.

Infatti poco dopo troviamo una bella piazza ampia e solenne: con resti di colonne rimesse in piedi, era il Foro romano, con resti di un tempio (poche tracce) - di cui non č definibile la dedicazione - soprattutto si possono ritrovare le rovine di una chiesa proto cristiana con un magnifico battistero. Probabilmente si tratta della "Basilica Maior ad dominum" citata da S. Agostino. E una chiesa a tre navate, con abside rivolta a Oriente, mentre il Battistero, incorporato in altro edificio, si trova nella parte antistante la chiesa, con tre gradini che scendono nella vasca battesimale da ovest a est.

Una testimonianza importante della presenza di quella comunitā cristiana a cui con tanta passione rivolgeva le sue prediche e cure pastorali il Vescovo Agostino. Vi č anche un piccolo museo, che raccoglie alcuni reperti trovati in loco e alcuni mosaici. Gli scavi risalgono all'occupazione francese: poco sta facendo il governo algerino.

La basilica č stata completamente restaurata nel 2013 dopo numerosi anni di lavoro.