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Chiese agostiniane IN COLOMBIA: Barranchilla

La chiesa dedicata a san Nicola da Tolentino

La chiesa dedicata a san Nicola da Tolentino

 

 

LA CHIESA DI SAN NICOLA DA TOLENTINO A BARRANCHILLA

 

 

 

La prima amministrazione parrocchiale fu esercitata dal parroco spagnolo di Galapa don Luigi Suarez (1730), che promosse la costruzione di una chiesa di tegole nella stessa piazza attualmente occupata dalla chiesa di San Nicola. La nuova costruzione rimpiazzò quella di terra e di paglia caduta da alcuni anni, assenza questa che obbligò il popolo a celebrare la santa messa all'interno di un oratorio.

A cavallo tra il 1734 e il 1735, su permesso della Curia alla quale fu presentata una lista di sostenitori e benefattori, iniziarono i lavori per la costruzione della nuova chiesa di San Nicola a tre navate in stile romanico, con fondamenta di pietra, struttura di legno e tetto di tegole di Spagna o di canne. La chiesa fu costruita con le offerte in denaro o materiali dati dalle popolazioni vicine e la comunità locale contribuí secondo le proprie possibilità economiche o per mezzo di persone che prestarono gratuitamente il proprio lavoro. Uomini e donne, dopo la messa domenicale, in processione con in testa il sacerdote raccoglievano pietre da utilizzare per la costruzione della nuova chiesa.

Dopo un periodo di interruzione dei lavori, durante il quale il consigliere Lorenzo Telelz scrivendo al Governatore di Cartagena si lamentava di questa pausa, sotto il parroco Suazer fu ripresa la costruzione della chiesa. Di questo periodo esiste la testimonianza di un anziano di questa città, nato ai primi del 1772, che fu uno dei bambini battezzati nello stesso giorno in cui nella nuova chiesa portarono ornamenti e vasi sacri. Grazie a questa testimonianza, si puó supporre che la chiesa di San Nicola fu terminata alla fine del 1771 e cominció ad essere funzionante per i fedeli agli inizi del 1772. Il vescovo della diocesi di Cartagena, monsignor don Diego de Paredo, dopo aver visitato la chiesa presentò un preciso resoconto alla corte di Spagna scrivendo: "Barranquilla, città degli spagnoli, posta nelle vicinanze della palude o delle canne del fiume della Maddalena, ha una chiesa parrochiale di pietre, legno e tegole, molto grande e decente".

Nel 1846, dopo un banchetto offerto al Generale Tomàs Cipriano de Mosquera, allora Presidente della Repubblica, gli invitati che avevano tutti una stella d'oro sul bavero, alla fine donano questa al manto di San Nicola, patrono di Barranquilla. Infatti, fino al XX secolo, il santo Patrono portó come abito un manto stellato.

Nel 1864, si costruisce, sul lato sud della chiesa, il campanile di forma ottagonale, alto 24 metri, essendo maestro dell'opera l'ingegnere di Cartagena Fulgenzio Gambín. Nel 1874 si stabilisce una "Piccola giunta per il rifacimento della Chiesa di San Nicola", presieduta dalla signora Isabel Sarda Arjona, per riparare la chiesa che era in pessimo stato e minacciava un crollo imminente.

Con la Bolla di papa Pio IX questa parrocchia fu separata dalle altre della Provincia di Barranchilla (Barranquilla EIUSQUE DISTRICTUS) sotto la giurisdizione del vescovo di Cartagena (governata dal signor Bernardo Medina) e fu aggregata a quella di Santa Marta (governata dal signor Giuseppe Romero). Negli anni 1876-1880 si incominció il lavoro di abbattimento della parte alta della torre della Chiesa di San Nicola, per ricostruirla secondo il piano del maestro Mansueto del Chiaro.

Nel Marzo del 1882, con una Bolla del papa Leone XIII, si includono le parrocchie e la vicaria di Barranchilla nella diocesi di Cartegena.

Nel 1905 si comincia la costruzione della nuova facciata che, a causa del dislivello del terreno della piazza, richiede profonde fondamenta a forma di 5 archi, corrispondenti alle 5 navate della Chiesa. Le pareti sono alzate per piú di 1 metro. É probabile che di questo periodo sia il soffitto liscio, a forma di volta, sopra alla navata centrale e alle due laterali piú antiche.

Il 24 gennaio del 1908 è benedetta l'imponente facciata della Chiesa dal vescovo di Cartagena, mons. Pietro Bioschi. Il lavoro tecnico di detta facciata si deve all'architetto signor Mastellari. Nella stessa data è consacrato l'altare di marmo, dedicato alla Vergine del Carmine. Nel 1932 la "Santa Sede" crea la diocesi di Barranchilla e dichiara San Nicola di Tolentino patrono della città e la chiesa ViceCattedrale.

Nel 1982 la chiesa cessa di essere cattedrale e si costruisce quella di Maria Regina. Nel 1999 la parrocchia di San Nicola é dichiarata Monumento storico locale essendo parte del centro Storico di Barranchilla.