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Chiese agostiniane in Grecia: Rethimno

resti della chiesa agostiniana a Rethimno

Resti della chiesa agostiniana a Rethimno

 

 

LA CHIESA DI S. MARIA A RETHIMNO

 

 

 

Rethymno è la terza città di Creta per dimensioni e importanza, dopo Heraklion e Chania, e aveva nel Cinquecento e nel Seicento un insediamento di monaci agostiniani che apparteneva alla provincia di Terra Santa.

La città conserva ancora il porticciolo veneziano oltre cui si estende il lungomare Venizelou, cuore della città. Nella parte più antica si alzano ancora vari minareti, vestigia di un passato di occupazione turca che ha cercato di modificare il panorama e la cultura greca. L'insediamento agostiniano ha subito il medesimo destino e oggi, trasformato in teatro, conserva ancora i segni del passato che ridusse la chiesa in moschea nel 1657, dopo la partenza dei veneziani. Accanto alla chiesa fu costruito un minareto nel 1890 che segnala la presenza della chiesa di S. Maria, in origine annessa a un convento veneziano costruito nel Cinquecento.

Questa condizione è l'esito delle conseguenze del periodo di crisi che si sviluppò nel secolo XVI, quando la presenza ottomana si fece sempre più minacciosa. I veneziani cercarono di difendersi provvedendo alla costruzione di mura di cinta disegnate dall'architetto Michele Sanmicheli. L'opera tuttavia non valse a impedire saccheggi successivi da parte di pirati saraceni. Nel 1571 Rethymno fu data alle fiamme. In conseguenza di questi tragici eventi i Veneziani provvidero tra il 1573 e il 1582 ad ampliare il vecchio castello che sorgeva sul promontorio di PaleoKastro (letteralmente "vecchia fortezza"), ad ovest del porto.

La fortezza era destinata ad accogliere l'amministrazione ed il presidio militare con la cattedrale di san Nicola. trasformata successivamente in moschea. Contemporaneamente la città acquisiva uno stile italiano. Fu costruita la piazza centrale, il corso, la loggia. Il 29 settembre 1646 le truppe di pascià Hussein però la cinsero definitivamente d'assedio costringendola alla resa il 13 novembre 1646. Gli Ottomani vi rimasero fino al 1897.