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Chiese agostiniane IN SPAGNA: Salamanca

La chiesa agostiniana agostiniana di S. Juan de Sahagun a Salamanca

La chiesa agostiniana agostiniana di S. Juan de Sahagun a Salamanca

 

 

LA CHIESA DI S. JUAN DE SAHAGUN A SALAMANCA

 

 

 

La chiesa di San Juan de Sahagún a Salamanca si presenta in stile neo- romanico. Dedicata al patrono cittadino, la chiesa si affaccia su Calle Toro. Edificata su progetto dell'architetto Joaquín de Vargas, la chiesa è stata costruita nel 1896, in uno stile che ricorda quello romanico della Cattedrale Vecchia. Fu costruito in parte con li materiali ottenuti dalla demolizione della chiesa di San Matteo, che sorgeva nello stesso luogo.

La sua facciata contiene nella parte alta un rosone e si contraddistingue per la sua torre che termina con un grande pinnacolo. Due grandi quadri offrono una rappresentazione scultorea, a destra, del miracolo del pozzo e a sinistra la pacificazione cittadina. Sono i due miracoli meglio noti che furono compiuti da San Juan de Sahagún.

 

Non si conosce molto della sua, che tuttavia è circondata da un alone leggendario. Si tramanda che il frate Agostiniano Juan de Sahagún (nato a Sahagún e vissuto fra il 1430 e il 1499) mentre passava per la via dove c'era un pozzo vide caderci dentro, un bambino. Sebbene il pozzo fosse molto profondo, il frate, per salvarlo, usò il cordone che portava legato alla vita. Il cordone che si allungò quanto bastava per essere afferrato dal bimbo che in questo modo si salvò.

Un altro miracolo avvenne in occasione di un mercato di bestiame. Un toro infuriato scappò dal recinto seminando lo scompiglio tra la folla e proprio mentre stava per travolgere una madre con il suo bambino, Fra Juan de Sahagún si interpose e lo fermò solo con una frase: "Tente, necio".

La memoria di questo miracolo si trova nella Calle Tentenecio. Anche Plaza de la Concordia ricorda un episodio della vita del Santo e cioè la pacificazione che riuscì a ottenere tra due nobili famiglie che erano in lotta, durante la quale furono uccisi i due figli di Doña Maria de Monroy. Si racconta che Doña Maria, travestita da uomo segui gli assassini che appartenevano alla famiglia Manzano che nel frattempo si erano rifugiati in Portogallo. Dopo averli uccise, portò le loro teste sulle tombe dei figli. Da quel momento, Salamanca divenne un campo di battaglia. Juan de Sahagún allora incontrò le famiglie Monroy e Manzano riuscendo a riportare la pace nell'anno 1464. Fra Juan fu sempre difensore dei deboli e degli oppressi. Per questo fu canonizzato da Papa Innocenzo XII nel 1691. Le sue reliquie si trovano dentro la Cattedrale Nuova di Salamanca.