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CONVENTI agostinianI: Capodimonte

Tela di Maratta

Tela di Maratta

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI CAPODIMONTE

 

 

 

I Frati Eremitani di S. Agostino erano sicuramente presenti in Ancona a Capodimonte, allora fuori delle mura, in un eremo intitolato a S. Agostino. I loro Confratelli del monastero di Cingoli, nel sec. XII, possiedono la chiesa di S. Stefano "... in Comitatu Anconitano ...", ossia fuori delle mura della città.

L'accenno è contenuto nella Bolla di papa Urbano III al Priore dell'Abbazia del SS.mo Salvatore o dei Ss. Quattro Coronati in Colle Bianco di Cingoli, in data 13 marzo 1186: "... quidquid habetis ..." in Comitatu Anconitano ecclesiam S. ti Stephani ". Solo dopo la bolla di papa Alessandro IV, che obbliga tutti gli Eremiti a riunirsi sotto la Regola di S. Agostino, essi abbandoneranno l'eremitaggio dell'Astagno e si trasferiranno "... nel piano della città ..." nel 1338, fondando il complesso detto appunto di S. Agostino con la chiesa che aveva il titolo di S. Maria del Popolo.

La posa della prima pietra avvenne il 9 novembre 1339 (Ciavarini C., Collezione ecc. p. 59; Saracini G., Historia ecc. p. 190) e fu rinnovata dal Vanvitelli tra il 1750 ed il 1754; l'architetto la riteneva una delle sue opere più riuscite in Ancona. Dopo l'alternanza delle soppressioni e restaurazioni, saranno definitivamente estromessi dopo il 1860 e la chiesa, di cui il Vanvitelli andava orgoglioso, sarà barbaricamente manomessa per ricavarvi una caserma nel 1862. Si salvò soltanto il portale.