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CONVENTI agostinianI: Massa Marittima

Il chiostro del convento agostiniano di Massa Marittima

Il chiostro del convento agostiniano di Massa Marittima

 

 

CONVENTO AGOSTINIANO DI MASSA MARITTIMA

 

 

 

La presenza degli agostiniani a Massa Marittima è di vecchia data: una iscrizione su uno dei capitelli del lato sud del chiostro segnava la data 1410, come anno di costruzione del monastero ad opera di un certo maestro Apelle. Il capitello è purtroppo andato perduto nell'Ottocento a causa dei lavori di demolizione che hanno interessato una parte del perimetro del chiostro per dare una apertura alle scuole comunali. In uno dei capitelli rimasti è scolpito il simbolo di S. Pietro. Dal chiostro si può accedere direttamente sulla sinistra alla chiesa. Dall'interno del chiostro si possono vedere il campanile e un tratto delle mura, le bifore della parete sinistra di S. Agostino ed il lato sinistro della medioevale chiesa di San Pietro all'Orto.

Quest'ultima chiesa venne edificata nel 1197 dal vescovo Giovanni IV, originario di Massa, a navata unica sormontata da un tetto a capriate. Da un punto di vista architettonico segna un punto di passaggio dallo stile romanico a quello gotico. Nella prima metà del XIII secolo, fino alla costruzione del Duomo di San Cerbone, la chiesa fu utilizzata come cattedrale della città. Divenuta proprietà del Comune, venne donata, il 20 febbraio del 1272, all'Ordine degli Agostiniani alla condizione che, in capo a cinque anni, venisse edificato un convento per i religiosi dell'Ordine. Con la presenza degli agostiniani la chiesa venne affrescata nei primi anni del Trecento, ma questo ciclo di dipinti non restano che due frammenti, opera di frescanti che lavoravano nell'orizzonte artistico della scuola senese. Al suo interno si conserva anche una interessante testimonianza pittorica del Duecento raffigurante La Madonna col Bambino. Nel 1312 in seguito all'edificazione nelle vicinanze di una nuova chiesa dedicata a sant'Agostino, la parrocchia di San Pietro all'Orto si spostò nella nuova chiesa.

L'edificio medioevale venne pertanto ceduto alla Compagnia della Madonna del Poggio e nel 1784 venne inglobata nel convento degli Agostiniani. Il Comune interviene con lavori di restauro ancora nel 1541. Con l'eversione dell'asse ecclesiastico, nel 1866 la Chiesa di san Pietro all'Orto diventa definitivamente proprietà comunale. La splendida Maestà di Ambrogio Lorenzetti, conservata dal 2005 nel vicino Museo di Arte Sacra, con ogni probabilità proveniva da questa chiesa, prima ancora di essere trasferito nella vicina chiesa di sant'Agostino.