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Conventi agostiniani: Portogallo

Chiesa di san Vicente a Lisbona

Chiesa di san Vicente a Lisbona

 

 

CONVENTI AGOSTINIANI PORTOGHESI

 

 

 

Nel 1554 papa Giulio III elesse vescovo di São Tomé l'agostiniano Gaspar Cão, che nel 1572 portò con sé dal Portogallo dodici confratelli che si dedicarono all'evangelizzazione di Congo, São Tomé e Príncipe.

Gli agostiniani della provincia portoghese fondarono conventi anche in Arabia, Zanzibar, Kenya, Iran, Iraq, Georgia, ma ebbero tutti un'esistenza effimera; maggiori successi ebbero in India, dove rimasero fino alla soppressione degli ordini religiosi in Portogallo nel 1834.

Le missioni agostiniane in Africa vanno messe in relazione con l'influsso e l'espansione coloniale portoghese in quelle regioni. È molto probabile che, nei viaggi e nelle conquiste realizzati in Africa dagli inviati dei re del Portogallo, li accompagnassero di quando in quando Agostiniani portoghesi, in buone relazioni con la corte. Le prime notizie certe che possediamo a questo riguardo risalgono alla seconda metà del sec. XVI. Il 6 luglio 1554, nel concistoro celebrato da Giulio III, venne creato vescovo dell'isola di Sào Tomé l'agostiniano Gaspare Cão. Dallo stesso Gaspare apprendiamo che egli si imbarcò per São Tomé nel marzo 1556 e che vi rimase ininterrottamente fino al 1565; vi era giunto insieme con alcuni altri Agostiniani: due li destinò all'antico Congo. L'operosità del vescovo Gaspare è meritevole di elogio: dovette soffrire molte incomprensioni e si vide calunniato. Furono questi i motivi che lo costrinsero a tornare in Portogallo nel 1565; ma venne ben presto scagionato da tutte le accuse. Si trattenne tuttavia ancora in Portogallo fino al 1572, data in cui ritornò all'isola, dopo aver ottenuto dal re di Portogallo i mezzi necessari per la fondazione di un seminario che rispettasse le prescrizioni del Concilio di Trento. Il suo lavoro non si limitò all'isola di São Tomé: visitò pure l'isola del Principe e l'antico Congo, guadagnandosi la simpatia del re e dei suoi grandi. Morì a São Tomé il 17 febbraio 1574. Con la sua scomparsa non cessarono le missioni agostiniane a São Tomé e nell'antico Congo. Egli stesso, quando fece ritorno nel 1572 alle sue missioni, portò con sé altri Agostiniani, fondando per loro un convento; 12 missionari partirono in quell'anno dal Portogallo per tali missioni. Nel 1573, quando era provinciale Sebastiano Toscano, furono inviati 6 religiosi, su richiesta del re Sebastiano, nella regione che aveva come centro la città di S. Jorge da Mina. Due non raggiunsero la missione, poiché furono martirizzati dagli eretici Arrochelezes, mentre salivano sulla nave; gli altri compirono molto bene la loro missione. Pietro de Grava penetrò nel regno di Comané, ottenendo la pace tra il re e suo figlio, che battezzò insieme a cinque suoi fratelli; riuscì pure a portare la pace tra gli Abramûs e quelli di Comané. Di fronte alle buone informazioni che il re del Portogallo Sebastiano riceveva dal suo governatore, egli dispose, con una lettera del 1575, che fossero appunto gli Agostiniani del Portogallo a incaricarsi della conversione di tutta la costa della Guinea. Si tratta delle "parti di Guinea e di Mina, Angola, e Congo, e di tutti i maggiori luoghi della suddetta Costa di Guinea". L'ultimo accenno fatto dalla S. C. di Propaganda Fide alla possibilità di inviare una missione ulteriore di Agostiniani in Congo è del 2 aprile 1640; ma non se ne fece nulla. Tuttavia, durante questo tempo, l'Ordine agostiniano continuava a lavorare nel porto del Congo, dove, dipendente dal convento di Aspão, l'Ordine ebbe una propria chiesa: iniziata nel 1622, essa già non esisteva più nel 1738. Durante gli anni 1615-23, divenne vescovo di São Tomé l'agostiniano Pietro de Cunha Lobo. Prima che terminasse il sec. XVII, vennero restaurate le missioni dell'Ordine nell'isola di São Tomé e regioni vicine. Stavolta, però, non si interessava della missione la provincia, che continuava a lavorare in Africa attraverso la chiesa del porto del Congo, ma la congregazione dell'Osservanza scalza dello stesso Portogallo. Il suo primo invio di missionari a São Tomé venne fatto nel 1691. Nel 1699 lasciavano il Portogallo altri 13 Agostiniani destinati a Sao Tomé, Principe e Annobòn, regno di Darda, Oeri e Judà, luoghi del continente africano. I missionari giungevano alla loro destinazione passando attraverso Bahìa (Brasile), di dove proseguivano per la loro mèta. Nell'isola di São Tomé, essi lavorarono almeno dal 1691 al 1746 e, probabilmente durante il medesimo tempo, anche nell'isola di Principe. Stettero ad Annobòn sino al 1707 e nel regno di Oeri furono attivi per altri otto o nove anni. Vi furono diversi vescovi agostiniani dell'isola; l'ultimo fu Custodio de Santa Ana (1805-16). Altro campo di missione degli Agostiniani della provincia portoghese fu la costa dei regni di Melinde e Mombaça. A questa missione pervennero dalla città di Goa, in India, dove l'Ordine possedeva missioni fiorenti. I primi Agostiniani giunsero a Mombaça nel 1598; ancora nel 1632, essi continuavano a restare gli unici missionari della regione e del regno di Melinde. Il fatto più importante di questa missione fu il martirio di tre Agostiniani, che lavoravano in quella località, e di molti altri cristiani: il martirio venne ordinato nel 1631 dal re di Melinde, Don Gerolamo Chingalia, quando apostatò dalla fede cristiana. La missione venne restaurata più tardi: appena il Portogallo riuscì a sottomettere la regione al proprio potere. L'ultimo priore del convento di Mombaça che conosciamo è il padre Antonio del Nascimento, nominato il 2 dicembre 1729. Attualmente (1972) l'Ordine ha missioni in Nigeria. Il 22 gennaio 1940 giunsero i primi agostiniani a Yola (Adamawa). Sono affidate all'Ordine due diocesi in questa missione: quella di Yola e quella di Maiduguri, appartenenti alla provincia irlandese. Un'altra missione è situata nel Congo-Kinshasa o Zaire e affidata alla provincia belga. I primi missionari partirono per il Congo il 1 luglio 1952; prestarono la loro opera inizialmente nel vicariato di Niangara, dove collaborarono con i Domenicani. Il 24 febbraio 1958, Pio XII creava per loro la prefettura apostolica di Doruma, elevata a diocesi da Paolo VI (26.9.1967). L'Ordine, negli ultimi tempi, ha lavorato pure in Etiopia: nel piccolo centro di Bisidimo, la provincia agostiniana di Germania fondò un posto di missione; il primo missionario fu il p. Manuel Goller, che parti per l'Etiopia il 20 dicembre 1958.

 

 

 

Conventi Portoghesi dell'ordine di sant'AGOSTINO 

 

ANGRA  (convento di Nostra Signora de Graca sull'isola di Terceira citato nel capitolo del 1584)

ANGRA  (convento di S. Tommaso da Villanova o S. Monica)

ARRONCHES  (monastero fondato nel 1574)

ARRUDA  (monastero fondato nel 1973)

AZOIA  (comunità di santa Iria fiondata nel 1986 da Padre Arturo Carrascal)

BOLARDO  (convento di san Lorenzo dei Francesi soppresso nel 1555 da Montoya)

BRAGA  (monastero fondato nel 1516)

CASTELO BRANCO  (monastero fondato nel 1526 da una donazione di don Rodrigo Rebelo)

COIMBRA  (il Monastero di Santa Cruz, in portoghese Mosteiro de Santa Cruz, risale al 1131)

COIMBRA  (monastero di S. Anna fondato nel 1610)

EVORA  (monastero di Nostra Signora de Graca fondato nel 1512)

FONTE REAL  (convento di N. S. de Desterro attivo nel 1677)

GRIJO  (convento fondato nel 922 a regola agostiniana)

GUIMARAES (monastero consegnato agli agostiniani nel 1154 da D. Mafalda prima regina del Portogallo)

GUARDIA  (monastero fondato nel 1974)

LAMEGO  (monastero di Nostra Signora de Pietade fondato nel 1630 con chiesa terminata nel 1647)

LEIRIA  (Chiesa e convento fondati verso il 1577 su ordine del Vescovo Frei Gaspar Casal vescovo di Leiria)

LISBONA  (convento di san Vicente dei Canonici Regolari)

LISBONA  (il convento di santa Monica fondato nel 1586 da D. Maria de Abranches e distrutto nel terremoto del 1755)

LISBONA  (il complesso agostiniano di Nostra Signora della Graça viene fondato nel XII secolo)

LISBONA (convento di Nostra Signora da Penha da Franca attivo nel 1603)

LOULE'  (monastero fondato nel 1574 da precedente insediamento francescano)

MONTEMOR-O-VEILLO  (monastero fondato nel 1494 da Diego de Azambuja)

PENAFIRME  (monastero fondato nel 1226 da seguaci di Guglielmo da Malavalle)

PONTA DELGADA  (convento di Nostra Signora de Graca)

PORTO  (monastero di S. Giovanni Nuovo fondato nel 1592)

PORTO  (monastero di Serra da Pilar la cui costruzione fu avviata nel 1537)

RANA  (comunità di san Domingos)

SANTAREM  (monastero fondato nel 1376)

SOBRAL DE MONTE AGRACO  (monastero fondato nel 1976)

TAVIRA  (monastero fondato nel 1544 da p. Pedro de la Villa Vicosa)

TORRE VEDRAS  (monastero fondato nel 1367)

VILA VICOSA  (convento de santa Cruz fondato nel 1527 per testamento di Mendo Ruis de Vasconcelos)

VILA NOVA DE GAIA  (Monastero della Sierra del Pilar del XVI secolo)

VILA VICOSA  (convento e chiesa fondati nel 1267 durante il regno di Don Alfonso III)