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Conventi agostiniani IN SPAGNA: Santa Cruz de la Sierra

Resti del convento agostiniano di Santa Cruz de la Sierra

 

 

IL CONVENTO DI SANT'AGOSTINO A SANTA CRUZ DE LA SIERRA

 

 

 

Le rovine del convento agostiniano di Santa Cruz de la Sierra si trovano nella zona più alta di questa località della provincia di Cáceres nella comunità autonoma di Extremadura. La struttura della chiesa è a croce latina, coperta da una volta coronata da una cupola semisferica. L'accesso avviene attraverso un portale con arco con nelle nicchie gli scudi di Chaves e Mendoza, quasi identici a quelli che decorano la facciata del palazzo che la famiglia aveva a Trujillo. Ci sono resti di dipinti murali con motivi vegetali, geometrici e animali. Pale e immagini databili al 1700 fra cui una statua in granito di sant'Agostino, vi sono conservate assieme a una effigie di Nostra Signora della Consolazione e di Santa Rita.

La fondazione del monastero da parte dell'ordine agostiniano avviene nel 1629 e, poco più di due anni dopo, il villaggio viene venduto da Filippo IV a Juan de Chaves e Mendoza. Nonostante i dissidi fra nobili e il re per il possesso del monastero, i fedeli credono sempre negli effetti curativi di presunte "acque miracolose" nelle vicinanze del convento. E le "luci misteriose" che continuavano a brillare sempre di notte vengono attribuite dai monaci a Santa Rita, la suora agostiniana, la santa dell'impossibile. La sua fama come "avvocato dell'impossibile" si diffonde presto in tutta la zona.

Secondo il verbale della Corte Reale di Extremadura nel 1791 risiedevano nel convento dodici sacerdoti e quattro laici. Le entrate del monastero derivavano dalle proprietà donate dai fedeli e dalle elemosine raccolte in occasione di eventi religiosi. Il decreto di soppressione dei conventi di religiosi del 1835, decretò la fine dell'insediamento assieme ai monasteri agostiniani della provincia: quelli di Valdefuentes e Deleitosa. La comunità era formata a quel tempo da due sacerdoti, sei studenti e tre laici.