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LA DEVOZIONE ALLA MADONNA DELLA cINTURA: Prosto di Piuro

Cappella di S. Agostino con l'altare alla Madonna della Cintura

Cappella di S. Agostino con l'altare alla Madonna della Cintura

 

 

 

 

PROSTO DI PIURO

 

 

 

 

Nella chiesa dell'Assunta a Prosto di Piuro esiste una cappella dedicata a sant'Agostino nella cui ancona è conservata una statua della Madonna della Cintura.

La cappella di sant'Agostino, legata alla presenza della confraternita dei cinturati, risale al 1660 quando venne fatta la richiesta di erigerla. L'autorizzazione pervenne il 12 giugno di quello stesso anno e in breve tempo fu realizzata da Antonio Casella per gli stucchi e Giorgio Solari di Carona per i marmi. Sul cartiglio in marmo bianco, posto sopra l'altare, si legge "Zona aurea / Apoc. 1 /1661".

La Confraternita della Cintura, che aveva come divisa un abito nero, aveva come sede la Cappella: la confraternita fu eretta a Prosto il 2 agosto 1659 da Padre Pietro Lanfranconi, vicario generale dell'Ordine eremitano di sant'Agostino a Roma e venne approvata dal vescovo di Como Lazzaro Carafino il 18 settembre. Venne aggregata all'arciconfraternita dei cinturati e cinturate di sant'Agostino e di santa Monica, fondata nella chiesa di san Giacomo a Bologna.

Alla confraternita di Prosto competeva l'organizzazione della processione nella selva a Ca De Doni la prima domenica di avvento, trasportata nel 1661 da papa Alessandro VII alla festa dell'Assunta.

L'8 settembre e il giorno di Natale i confratelli vendevano le cinture in pelle di vitello o montone. Nel 1785 l'attività della confraternita si fece sporadica fino alla sua scomparsa a metà del Novecento.

Presso il tesoro della chiesa dell'Annunciata a Prosto di Piuro si conserva uno splendido Stendardo dedicato alla Madonna della Cintura utilizzato dalla Confraternita della Cintura, che aveva un proprio altare nella stessa chiesa.

Lo Stendardo è in seta ricamata e dipinta su damasco bianco con ricami in oro e seta policroma. Su un lato raffigura la Madonna della cintura fra angeli e putti, mentre sull'altro lato c'è una immagine a figura intera di sant'Agostino con sullo sfondo un paesaggio. Lo stendardo venne realizzato a spese della Confraternita della Sacra Cintura nel 1758-1759 dalle Suore del monastero di San Giuliano a Como per il prezzo di 100 fiorini. Si affiancò a quello portato da Milano nel 1674 e costato 480 lire. Le suore di san Giuliano erano di regola agostiniana ed avevano preso possesso del monastero, in origine benedettino, nel 1594. Alla fine del XVI secolo era commendatario del monastero Tobia Peregrini, canonico della cattedrale e vicario generale della diocesi: per sua iniziativa, e con l'autorizzazione della Sede Apostolica, pensò al trasferimento nel complesso monastico di San Giuliano delle suore agostiniane del convento di sant'Andrea di Brunate. L'insediamento delle religiose in San Giuliano avvenne nell'autunno del 1594.