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VICARI GENERALI: GIOVANNI GABRIELE DI MARTINENGO

Agostino insegna ai suoi monaci in una miniatura medioevale

Agostino "summum vas scientiae

insegna ai suoi monaci

 

LXVII° VICARIO GENERALE

GIOVANNI GABRIELE DI MARTINENGO

(1515)

 

 

 

[Pag. 204] Di questo solo sappiamo essere stato insigne Predicatore, et haver dall'Altissimo ottenuti talenti tali in questo genere, che la Congregatione due anni prima fosse ordinato al Diacono l'annoverò fra suoi Predicatori, gratia insolita non solo di que' tempi, ma in ogni etade, non costumandosi permetter tal officio, se non a chi fosse d'ordine sacerdotale fregiato. Ei fu da Martinengo, castello della Diocesi, et Territorio di Bergamo, et vestì l'habito della Congregatione l'anno del Signore 1485, havendo indi fatto il novitiato suo nel Convento di Bologna. Ancor chierico predicò con sommi applausi, in Alessandria, Crema, Mantova, et Cremona; indi passato al sacerdotio continuò la gloriosa impresa sopra pergami più famosi d'Italia, havendo perciò sortito il nome d'un nuovo S. Paolo, quasi fosse nel dispensar la divina parola, emulatore del predicator delle genti. Vari officij hebbe della Congregatione, di Compagno un anno, di Visitatore tre volte, di Deffinitore otto fiate, et finalmente di V. G., al qual grado pur tre volte fu assonto cioè gl'anni 1515, 1520 et 1525. Oltre l'esser stato Presidente a Capitoli, Viceregente del P. V. G. et Priore de più nobili Monasteri dell'osservanza. L'anno 1522 subintrò nell'officio di Vic. Gen. per esssere morti l'anno medesimo ambi i precessori, cioè Andrea di Crema stato V. G. l'anno 1521, mentre trovavasi Priore in Roma, et Giacomo Filippo di Poirino creato nel Capitolo dell'anno 1522, mentre la carica essercitava; si che conforme il Breve di Leone X, 1516, 13 Settembre, toccando al V. G. stato l'anno immediate precedente, in officio al reggere la Congregatione in caso che l'attual V. G. abbandonasse la vita; Giovanni Gabriele, ch'haveva la Congregatione

[Pag. 205] governato l'anno 1520, ne prese il maneggio fin al nuovo Capitolo, che poi si celebrò nel Convento dell'Eremo l'anno 1523. Quanto fosse grato a Padri, et di sodisfatione al publico il governo di Giovanni Gabriele può servire d'argomento il vederlo di nuovo l'anno 1525, collocato nel posto di superior maggiore, conoscendo tutti in questo buon Padre e meriti eminenti per qual si voglia dignità, e prudenza impareggiabile per qual si voglia officio. Perdiamo la Memoria di Giovanni Gabriele ne registri l'anno 1526, onde si può congetturare, che l'anno medemo trovandosi in età d'anni cinquanta sette, et di religione quaranta se ne passasse all'altra vita.